Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanee, via di San Michele 22
Cap
00153
Comune
ROMA
Provincia
Roma
Regione
Lazio
Durata
Anno di istituzione
D.M. 19 aprile 2005
Presentazione
Il Comitato, istituito con Decreto del Ministro per i beni e le
attività culturali del 19 aprile 2005, è affiancato
da una Giunta esecutiva e da gruppi di lavoro che si occupano delle
diverse iniziative. Franco Albini nasce a Como nel 1905 e si laurea
in architettura al Politecnico di Milano nel 1929 e compie un breve
apprendistato presso lo studio Ponti-Lancia. L’incontro con
Persico e i giovani architetti esponenti della nuova architettura
orientano i suoi interessi verso il razionalismo. Nel dopoguerra si
inserisce nella ricerca per la riforma del movimento razionalista.
Dal 1962 entra a far parte dello studio Albini, del quale fa parte
anche Franca Helg Antonio Piva, e nel 65 Marco Albini.
L’attività professionale dello studio si estende dal
design alla progettazione architettonica e urbanistica. Un
particolare rilievo riveste nella sua attività lo studio del
rapporto con le preesistenze, esplicitato specialmente negli
allestimenti museali all’interno di antichi palazzi genovesi
e nell’inserimento di nuove architetture nel contesto
costruito come nel caso degli uffici Comunali di Genova. Le
iniziative che il Comitato intende proporre sono: una grande mostra
allestita presso la Triennale di Milano, un convegno conclusivo a
Roma, e una serie di altre iniziative tra le quali una giornata di
studio a Genova sui musei progettati da Albini e sulla loro
conservazione e restauro. Mostre e convegni dovrebbero indagare i
diversi aspetti dell’attività dell’architetto e
designer. Ricorrendo nel 2005 anche il centenario della nascita di
Carlo Mollino e Ignazio Gardella, le manifestazioni in programma
sui tre architetti verranno raccordate individuando gli aspetti
comuni della loro ricerca ottimizzando gli sforzi e le risorse
disponibili. Il confronto fra le tre figure condurrà ad una
più ampia riflessione sulla cultura architettonica italiana
del Novecento. Le mostre verranno pensate e realizzate anche in una
versione ”leggera”, in modo che si possano spostare in
più sedi e essere raccolte tutte, alla fine del ciclo delle
manifestazioni, a Roma presso il MAXXI.