
La Biblioteca nazionale centrale di Roma ha inaugurato lo spazio dedicato allo scrittore alla presenza del Ministro Dario Franceschini che ha detto: "Le Biblioteche sono luoghi vivi, dove c'è la sacralità, l'emozione e la magia della presenza degli autori" e il Dg Paola Passarelli: "La Biblioteca è la foresta della cultura". Il direttore Andrea De Pasquale, dopo la sua relazione, ha introdotto gli interventi ai quali si è aggiunta la dottoressa Anna Maria Buzzi - Dg Archivi e Giovanna Calvino, figlia dello scrittore, che nel ringraziare tutti, ha assicurando la continuità della presenza della sua famiglia.
Dopo la presentazione, il ministro è entrato nella Sala Calvino, visitandola e soffermandosi - senza trascurare gli arredi, sulle librerie e sui testi, ordinati coi criteri voluti dallo stesso Calvino.
Alla BNCRm si visita la Sala Italo Calvino
Il salotto dell'ultima casa romana di Italo Calvino - in Piazza di Campo Marzio 5, ed il suo laboratorio di scrittura con le tre librerie bianche che conservano tutta la biblioteca dello scrittore nell’ordinamento originario, con doppie file di libri a palchetto; poi le sue tre scrivanie, fedeli testimoni della sua attività, e le immancabili macchine da scrivere: alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, nasce la Sala Italo Calvino che recupera atmosfere e tradizioni dell'autore dei romanzi e di racconti apprezzati in egual misura dal grande pubblico e dalla critica, uno dei maggiori scrittori del Novecento e uno degli esponenti della cultura italiana di più consolidato prestigio internazionale. A Italo Calvino è stata intitolata una sala riservata specifica presso la Sala dedicata alla letteratura contemporanea e ai fondi d’autore denominata Sala Falqui.
In seguito alla Convenzione di Comodato siglata dal direttore della Biblioteca Andrea De Pasquale con Giovanna Calvino, l’Istituto diventa il luogo di conservazione del fondo archivistico e bibliografico di Italo Calvino, ma anche dei vari arredi, oggetti, quadri, presenti nell’abitazione di Roma, dove lo scrittore visse gli ultimi anni della sua vita.
La Sala Calvino intende non solo ricostruire il laboratorio di scrittura di Italo ma divenire essa stessa un laboratorio di studi e ricerche internazionali sulla figura e sull’opera dello scrittore, che, in virtù della sua attività, ha attraversato e spesso definito le linee della letteratura novecentesca. Per questo viene costituito anche un Centro di documentazione dedicato allo scrittore dove sarà possibile consultare tutta la bibliografia delle opere, scritti, traduzioni e della critica, in costante aggiornamento, attraverso pubblicazioni già in possesso dell’Istituto e quelle che perverranno per deposito legale, acquisto e dono, anche da parte di Giovanna Calvino.
Inoltre è stato siglato un accordo con il Dipartimento di Lettere e culture moderne della Sapienza Università di Roma col quale è stato trasferito presso la Biblioteca il Fondo Italo Calvino tradotto, costituito nel 2018 e conservato alla Sapienza in seguito alla donazione da parte di Esther Singer Calvino e Giovanna Calvino.
Invece, l’accordo siglato con la casa editrice Einaudi ha permesso il trasferimento a Roma dei libri appartenuti a Calvino rimasti a Torino, che dopo la sua morte furono donati da Esther Singer Calvino alla casa editrice.
Il progetto è parte della politica di conservazione e valorizzazione di biblioteche d’autore e archivi letterari, portata avanti negli ultimi anni dalla Biblioteca nazionale centrale di Roma che in Spazi900 ha creato un museo permanente degli scrittori novecenteschi, recuperando, in occasione dell’inaugurazione della Sala Calvino, il riallestimento, nonchè l'ampliamendo della sezione dedicata a Calvino all’interno del museo letterario, con nuovi documenti anche inediti, video e pannelli iconografici, insieme alle sezioni su Carlo Emilio Gadda, Cesare Pavese e sui Premi letterari.
Video dell'inaugurazione della Sala Italo Calvino alla BNCRm.
Per approndire: www.bncrm.beniculturali.it