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PREMI NAZIONALI PER LA TRADUZIONE Edizione 2022

I premi sono stati assegnati su parere dell'apposita Commissione, presieduta dal Prof. Michele Bernardini

Il 13 giugno 2022 sono stati attribuiti i Premi Nazionali per la Traduzione, destinati a traduttori ed editori italiani e stranieri che abbiano contribuito, con le loro opere, ad elevare la quantità e la qualità degli scambi reciproci fra la cultura italiana e le altre culture. I premi riferiti all’edizione 2022 sono stati assegnati su parere dell’apposita Commissione, presieduta dal Prof. Michele Bernardini e di cui fanno parte i professori: Maria Cristina Assumma, Franco Buffoni, Daria Galateria, Alessandra Lavagnino, Camilla Miglio e Barbara Ronchetti.

I premi sono così attribuiti:

Quattro Premi maggiori a:

Mario Fortunato da decenni tra i massimi professionisti del settore, traduttore in italiano, ha curato la traduzione di "Autobiografia di un perdigiorno" dello scrittore inglese Evelyn Waugh. Ha saputo scegliere le sfide traduttive più alte, dal francese di Guy de Maupassant, all’inglese di Virginia Woolf di cui ha tradotto impeccabilmente tra l’altro: Orlando, Londra, Lunedì o martedì. Tutti i racconti.

Jorge Gimeno (Spagna) traduttore dall’italiano al castigliano ha tradotto le tre cantiche dantesche, con testo italiano a fronte secondo l’antica vulgata stabilita dal Petrocchi. La traduzione è corredata, sempre a cura di Jimeno, di una ‘Introduzione generale alla Divina Commedia, di un Prologo per ogni cantica, con una traduzione metrica in endecasillabi spagnoli, che rispetta al massimo le risorse formali del testo dantesco.

Black Coffee Edizioni da sei anni si occupa soprattutto di letteratura Nord-Americana, statunitense e canadese, con particolare attenzione alle realtà indipendenti e alle voci femminili più coraggiose. La casa editrice è stata fondata da due valenti traduttori letterari: Sara Reggiani e Leonardo Taiuti. Fra gli autori pubblicati da Black Coffee spiccano con ottime traduzioni Alexandra Kleeman, Rita Bullwinkel, Mary Miller e Kiese Laymon.

Legas (U.S.A.) Casa editrice che opera principalmente nel campo della traduzione e della diffusione della cultura italiana in Nord America, in particolare attraverso il prestigioso Journal of Italian Translation. Con la pubblicazione di Arba Sicula e Sicilian Studies, viene dedicata da Legas particolare attenzione alla cultura siciliana, terra di origine del fondatore della casa editrice, Gaetano Cipolla.

Quattro Premi speciali a:

Bruno Arpaia, è autore di romanzi tradotti in 12 lingue, brillante e colto traduttore di numerosi autori spagnoli e latinoamericani. Già meritevole del Premio Instituto Cervantes per la traduzione di “In cerca di Klingsor” di Jorge Volpi. Tra i tanti autori che ha tradotto si annoverano José Ortega y Gasset e Gabriel Garcìa Màrquez. Ha curato inoltre il Meridiano Mondadori delle opere narrative di Gabriel Garcìa Màrquez e quello dedicato a Mario Vargas Llosa.

Gianluca Coci professore ordinario di lingua e letteratura giapponese, ha all’attivo anche un numero elevato di traduzioni di opere che in questi anni ha selezionato con costanza e pubblicato presso diverse ed importanti case editrici. Ha tradotto del Premio Nobel Oe Kenzaburō, “La foresta d’acqua” e Belka” di Furukawa Hideo. L’originalità che il traduttore dimostra nelle proposte editoriali, sia di opere dei grandi maestri del Novecento, sia di talenti ancora poco conosciuti in ambito internazionale, costituiscono un prezioso esempio di solida professionalità traduttiva e affidabile fedeltà al testo.

Stefano Pellò specialista della lingua neopersiana, insegna presso l’università Ca’ Foscari di Venezia. E’ autore di numerose traduzioni da questa lingua, di opere classiche rese con estrema perizia e conoscenza dei complessi risvolti stilistici che questi testi nascondono. Nel 2005 propose, insieme a Gianroberto Scarcia, la traduzione di una selezione dei ghazal di Hȃfez. Sua è la traduzione di un raro testo del poligrafo musulmano duecentesco ‘Aufi, “Le gemme della memoria” che è apparso per i tipi di Einaudi nel 2019.

Antonio Castonuovo traduttore dal francese, ha abbondonato l’iniziale formazione in medicina per una variegata attività saggistica, in particolare sul futurismo e sulla patafisica. Studioso di aforismi è tra i realizzatori dei “Millelire”, libri senza copertina a mezzo centesimo. Ha tradotto testi complessi di Alfred Jarry, Andrè Gide e Apollinaire. In particolare la traduzione di "La fisiologia del flaneur" di Louis Huart, riproduce la grazia ottocentesca dell’originale e traduce anche la svagata indagine di chi gironzolava senza meta a inizio Ottocento.

Documenti

 Comunicato stampa

(documento in formato pdf, peso 166Kb)


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