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Nuovo autografo di Giacomo Leopardi

La Biblioteca nazionale di Napoli acquisisce una lettera autografa del poeta di Recanati indirizzata all’amico - il Conte Carlo Emanuele Muzzarelli: si arricchisce così, ulteriormente, il prezioso fondo Leopardiano

La Biblioteca nazionale di Napoli si è aggiudicata all’asta della FINARTE di Libri, Autografi e Stampe (lo scorso 18 novembre), una rara lettera di Giacomo Leopardi, scritta da Bologna il 18 dicembre 1825 e indirizzata al Conte Muzzarelli, personaggio di riferimento dello scenario culturale romano.
La lettera va ad arricchire il fondo Leopardiano della Biblioteca che conserva oltre l’80% delle corrispondenze inviate da parenti ed amici allo stesso Leopardi con un impegno che è rivolto ad incrementare il nucleo di lettere scritte dallo stesso Leopardi a letterati ed amici per svelarne quegli aspetti artistici, poetici e personali legati alle specifiche tappe di luoghi e momenti storici.

Così il testo della lettera:
"Eccellenza Reverendissima, ebbi la pregiatissima sua dei 4 del corrente, delle gentilissime espressioni della quale debbo ringraziarla senza fine. Profittando della licenza che Ella me ne ha conceduta, ho fatto stampare qui le sue belle quartine in un foglietto periodico di cui le mando copia. Se Ella ne desiderasse qualche altro esemplare, vedrei di poterla servire. Le spedisco ancora per parte dei miei ospiti, che la riveriscono cordialissimamente, il certificato in favore del Dottor Guidetti, il quale insieme coi Sigg. si terrà da lei sommamente graziato, ottenendo per di lei mezzo la nota licenza. La prego a compiacersi di ritornare i miei saluti distinti alla Signora Orfei. So che ella è stata qui qualche giorno, e m'informai dove abitava, con intenzione di farle visita, ma in quel tempo appunto fui obbligato da un incomodo di salute a tenermi in casa per più settimane, e però non mi fu possibile di vederla. Ella mi conservi la benevolenza che senza mio merito mi ha conceduta, e all'occasione non mi risparmi, persuadendosi che io sono veramente di cuore e sempre sarò Di V. Ecc. Revma. Dmo Obbmo servitore. Giacomo Leopardi."

Si tratta di un documento autografo di particolare interesse bibliografico e storico, di cui si trovano riferimenti in letteratura; più volte citato negli epistolari e repertori, si rivela utile ad una maggiore comprensione della personalità del poeta. La lettera ci presenta un comportamento di Giacomo Leopardi diverso dall’abituale, sempre schivo e riservato; nella missiva, infatti, il poeta, testimonia l’apprezzamento per i versi scritti in suo onore dal conte Muzzarelli, accogliendo compiaciuto di farli pubblicare. Il Muzzarelli dedicò infatti al poeta il componimento "Al Conte Giacomo Leopardi". Lo stesso fu poi pubblicato proprio nel 1825 sul "Caffè di Petronio", un periodico settimanale diretto da Pietro Brighenti.

Ulteriori approfondimenti:
http://www.bnnonline.it


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