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Il manoscritto giovanile passato inosservato ed inedito è stato intercettato da Marcello Andria e Paola Zito che ne hanno curato la pubblicazione per i tipi di Le Monnier Università.
Il volume “Leopardi e Giuliano imperatore. Un appunto inedito dalle carte napoletane “ è stato presentato alla Biblioteca Nazionale - Sala Rari- con interventi di Maria Iannotti, Giulio Sodano, Francesco Piro, Rosa Giulio, Silvio Perrella, Lucia Annicelli.
L’inedito conferma l’importanza della raccolta leopardiana napoletana che si presenta sempre più completa, mettendo a disposizione degli studiosi un panorama integrale dell’opera di Giacomo Leopardi.
Si tratta di un ‘quadernetto’ formato da quattro mezzi fogli, ripiegati nel mezzo in modo da ottenere otto facciate, recanti una lunga e fitta lista alfabetica di autori antichi e tardo antichi (circa 160 i lemmi), ciascuno dei quali seguito da una serie di riferimenti numerici. (oltre 550 nel complesso). E' uno scritto di Leopardi appena sedicenne, assiduo frequentatore della biblioteca paterna, che realizza un accurato e capillare spoglio dell'Opera omnia di Giuliano Imperatore, ricorrendo all'autorevole edizione di Ezechiel Spanheim, apparsa a Lipsia nel 1696.