
"Con la scomparsa di Vittorio Sermonti, l’intero mondo della cultura si commiata da un intellettuale che ha onorato l’Italia, interpretandone creatività, valorizzandone storia e letteratura e, soprattutto, gettando un ponte ideale tra Dante e la modernità, attraverso racconti e letture che hanno consegnato il Sommo Poeta al più vasto pubblico in tutta la sua attualità. La sua voce autorevole ed il suo insegnamento, la sua attività di attore, giornalista e dantista, il suo impegno multidisciplinare nella scrittura, traduzione, regia televisiva e teatrale, esercitati con grande passione e immenso spirito divulgativo, continueranno ad essere testimonianze esemplari della promozione culturale italiana in Europa e nel mondo."
Rossana Rummo
Con queste parole il Direttore generale per le Biblioteche e gli Istituti Culturali - Rossana Rummo rende omaggio al professor Vittorio Sermonti che - appena scomparso a Roma all'età di 87 anni - era stato insignito dalla DgBic del Mibact del Premio Nazionale per la Traduzione 2015 (ritirato lo scorso 18 marzo 2016 nel Salone Vanvitelliano della Biblioteca Angelica di Roma).
"Tradurre non solo da lingua a lingua ma da Cultura a Cultura e da voce a voce": comincia così il discorso di ringraziamento per il Premio, che racconta come questo fine dicitore abbia saputo intendere ed interpretare il suo lavoro di traduzione ed interpretazione dei testi di Dante Alighieri e dell'intera Divina Commedia, ma anche dell'Eneide di Virgilio e delle Metamorfosi di Ovidio. Per questa sua specificità, al Professore è stato consegnato il premio "per aver tradotto - si legge nelle motivazioni - con particolare acume interpretativo ed una scrittura agile ed elegante la letteratura classica e aver affrontato le letture dantesche riconsegnando alla contemporaneità la più profonda essenza dell’opera del Poeta".
I Premi Nazionali per la Traduzione sono assegnati, ogni anno, dalla Direzione Generale per le Biblioteche e gli Istituti Culturali per conto del Ministero per i beni e le Attività Culturali e del turismo che li istituì con Decreto del Ministro per i beni culturali e ambientali - il 4 febbraio 1988, e sono destinati a traduttori ed editori italiani e stranieri che abbiano contribuito alla diffusione della cultura italiana all’estero e della cultura straniera nel nostro Paese. I Premi si pongono inoltre, oltre che come segnalazione di un lavoro d’intermediazione culturale ai suoi livelli di eccellenza, anche come un osservatorio privilegiato, atto ad intercettare segni di riflessione sul concetto stesso di traduzione - nel senso più ampio e interdisciplinare del termine. La DgBic nella consegna dei Premi opera su parere dell’apposita Commissione che, per il 2015 anno in cui il professor Sermonti è stato insignito del riconoscimento, è stata istituita con Decreto del Ministro il 10 settembre 2015, ed è stata presieduta dal Professor Franco Buffoni - Ordinario di Letteratura inglese e Letterature comparate all’Università degli Studi di Cassino e composta, in qualità di esperti, dai professori: Maria Cristina Assumma, Michele Bernardini, Riccardo Campa, Daria Galateria, Matilde Mastrangelo, Camilla Miglio, Paola Maria Minucci e Claudia Scandura.
Nella sua lunga carriera Sermonti - che era nato il 26 settembre 1929 - era partito dal Teatro, un'altra forma di traduzione, firmando centoventi regie per la radio, lavorando con i più grandi attori del tempo - da Renzo Ricci a Vittorio Gassman, da Carmelo Bene a Paolo Poli, Valeria Moriconi. Amava tradurre versi e poesia e scriveva romanzi, l'ultimo autobiografico Se avessero era entrato a far parte della cinquina finalista del Premio Strega 2015. Ma alla sua passione per Dante aveva dedicato interesse ed energia; in particolare aveva prodotto tre volumi in forma di racconto critico (L'Inferno di Dante, Rizzoli 1988; Il Purgatorio di Dante, 1990; Il Paradiso di Dante, 1993) ampiamente diffusi nelle scuole e dedicati alle giovani generazioni.
La camera ardente sarà allestita sabato 26 novembre, dalle 9.00 alle 13.30, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
La voce di Vittorio Sermonti, in occasione della consegna dei Premi Nazionali per la Traduzione.
Roma, Biblioteca Angelica - 18 marzo 2016