
La primula, il fiore che annuncia la primavera, nella campagna social del Mibact che l'ha "colto" negli antichi erbari di Biblioteche e archivi di stato oppure l'ha trovato già scolpito nei marmi dei musei, stampato su pergamene, dipinto su porcellane, protagonista nel primo piano del busto e nelle mani della “Dama col mazzolino” di Andrea Del Verrocchio, opera conservata al Museo Nazionale del Bargello, dalla quale ha tratto ispirazione lo stesso Stefano Boeri per l’ideazione del logo dei padiglioni per la campagna di vaccinazione.
Contro l’inverno della pandemia, il patrimonio culturale statale sboccia con le primule intarsiate nel “fregio di camino” di Francesco di Giorgio Martini a Palazzo Ducale di Gubbio, ricamate sul vivace bordo di un costume tradizionale della Calabria del Museo delle Civiltà di Roma, dipinte sulle porcellane della Manifattura Discry del Servizio Raggi alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, a Genova; stampate su una cartolina del 1919 del Fondo Cesare Poma (Archivio di Stato di Biella), rappresentate nelle Cinquecentine della Biblioteca Universitaria di Cagliari, nei volumi sulla “Flora italiana ossia Raccolta delle piante più belle che si coltivano nei giardini d’Italia”, diretta e illustrata dal professor Gaetano Savi (Biblioteca Palatina di Parma), in quelli sulla "Flora Napolitana" di Michele Tenore custoditi nella Biblioteca Nazionale di Napoli o nella corona di fiori della “Ninfa alata” di Gennaro De Crescenzo, nella Saletta neoclassica di Palazzo Reale, sempre a Napoli.
Ed ancora, fioriscono:
la Biblioteca Marciana di Venezia;
la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze;
la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma;
la Biblioteca e il Complesso monumentale dei Girolamini;
la Biblioteca statale di Cremona;
la Biblioteca Marucelliana di Firenze.
Per ammirare tutte le card:
https://www.beniculturali.it/vaccinocovid