Il tema della Fiera Internazionale del
Libro 2008, quest’anno, è affidato a
un interrogativo: Ci salverà la bellezza? La
domanda l’ha posta per primo Fëdor Dostoevskij sotto
forma d’una drastica alternativa: il mondo sarà
salvato dalla bellezza o sarà dannato dalla bruttezza.
Il motivo conduttore della XXI edizione della Fiera consente di
affrontare il rapporto tra canoni estetici/utilità
pratica/produzione e consumo.
Nel 2008 Torino è capitale mondiale del design, vero
linguaggio sovranazionale. Il motivo conduttore della XXI edizione
della Fiera consente di affrontare il rapporto tra canoni
estetici/utilità pratica/produzione e consumo. Saranno
invitati a discuterne i maggiori designer italiani e stranieri nel
campo della grafica, dell’architettura, delle arti applicate,
della moda, degli oggetti e degli strumenti di largo consumo (auto,
elettronica, editoria libraria e giornalistica). Come nasce un
oggetto riproducibile su scala industriale? Quali sono i rapporti
tra committenza ed artista?
Sarà Israele il Paese ospite
d’onore della Fiera 2008. La letteratura
israeliana gode da anni di una attenzione crescente, che si
cristallizzata attorno ai nomi dei suoi maggiori rappresentanti,
David Grossman, Amos Oz,
Sami Michael, Meir Shalev,
Abraham Yehoshua, o a scrittori che appartengono
alla generazione successiva , come Etgar
Keret.
I temi trattati nelle loro opere hanno assunto una valenza
universale, che non riguarda soltanto Israele, ma si pongono come
altrettante metafore dei dilemmi, delle contraddizioni e dei
conflitti che agitano il mondo contemporaneo. Ma il quadro
culturale del Paese è ovviamente molto più ricco e
articolato, a partire dal decano Aron Appelfeld, cresciuto
culturalmente nella Mitteleuropa, che sarà anche lui a
Torino.
La Fiera 2008 sarà l’occasione per conoscere la
cultura di questo Paese anche attraverso storici, saggisti,
artisti, musicisti e scienziati. Un’occasione di dialogo con
il contributo delle voci più disparate per discutere e
mettere a fuoco anche un modello di una convivenza possibile.
Lingua
Madre è il format che anche
quest’anno alla Fiera del libro è dedicato alle
identità culturali, ai meticciati, alle ibridazioni e agli
incroci che hanno immesso nuova linfa nella mappa
dell’espressività contemporanea.
Il Museo Nazionale del Cinema ospiterà nei giorni della
Fiera una rassegna cinematografica, dieci film tra nuovi e
«classici» chiamati a raccontare le varie facce del
Paese. Sono anche previsti momenti musicali, con cantautori,
esponenti della musica tradizionale e complessi klezmer, che
affondano le loro radici nella comunità ebraiche
dell’Europa orientale, in un sincretismo che è genuina
espressione delle culture popolari.
Non mancheranno eventi legati alla tradizione gastronomica e alla
cucina kashèr, ai suoi riti e alle sue simbologie.
Fiera
Internazionale del Libro 2008
8 - 12 maggio 2008
Torino, Lingotto
Fiere