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Accordo MiBAC - Associazioni Editori

Firmato il 14 luglio 2011 per la promozione della convenzione per il deposito legale dei documenti digitali e la licenza per la loro utilizzazione

Il 14 luglio 2011, a Roma, nella sede  della  Direzione generale per le biblioteche  gli istituti culturali e il diritto d'autore  del Ministero per i beni e le attività culturali, alla presenza del  Sottosegretario Francesco Maria Giro, è stato firmato un accordo  tra il Direttore generale Maurizio Fallace e i Presidenti delle associazioni maggiormente rappresentative  dei settori dell'editoria:  AIE, FIEG, USPI (successivamente MEDIACOOP il 21 Settembre 2001 e e ANES il 17 Ottobre 2011).

e ANES il 17 Ottobre 2011L'accordo,  al quale hanno aderito anche altre due associazioni, Mediacoop e ANES, ha lo scopo di promuovere la sperimentazione  del deposito legale, delle opere digitali native (born digital), diffuse in internet, nelle Biblioteche  nazionali centrali di Roma e di Firenze e limitatamente alla copia di back-up, nella Biblioteca nazionale Marciana di Venezia.

Sono stati presentati due documenti, messi a punto da un gruppo di lavoro congiunto, istituito dalla Direzione generale: un modello di convenzione ed un'ipotesi di  contratto di licenza, che gli editori e le biblioteche depositarie  potranno adottare, a seconda delle loro esigenze e specificità, per agevolare l'avvio della sperimentazione di questa tipologia di deposito.

La Direzione  generale  e i responsabili delle associazioni  degli editori, apponendo  congiuntamente la  firma  alla  lettera con la quale i  due documenti saranno  fatti conoscere agli editori, hanno manifestato l'intenzione di promuovere concretamente l'avvio della sperimentazione   entro gennaio 2012.

Questa giornata è  una tappa importante perchè ha segnato  la conclusione di un lungo e serrato confronto tra il mondo delle biblioteche e gli editori, necessario per realizzare la completa attuazione  della Legge  del deposito legale del 2004 e del relativo Regolamento del 2006  (L.106/2004,  DPR 252/2006).

Il deposito legale, cioè la consegna obbligatoria da parte degli editori delle loro  pubblicazioni  nelle biblioteche, è lo strumento normativo che  consente la raccolta e la conservazione dei diversi prodotti editorali in archivi nazionali e regionali. 

Nel  testo rinnovato  della legge è stato inserito  anche l'obbligo del deposito per le opere digitali native (born digital).

L'Italia si  allinea così a tutti quei paesi che in Europa e nel mondo, negli stessi anni, hanno innovato le  rispettive leggi del deposito legale ed hanno  parimenti  affrontato la sfida del digitale,  aprendo un vasto confronto tra le parti  interessate, pubbliche e private: editori  da un lato, istituzioni  pubbliche depositarie dall'altro. 

In tutte le elaborazioni a carattere tecnico e politico   che sono state diffuse, a livello europeo ed internazionale,  negli ultimi 10 anni  (basti ricordare la Carta UNESCO  sulla conservazione del digitale del 2004), appare evidente la  convinzione  che il patrimonio digitale è una risorsa insostituibile  per la crescita dell'informazione e della conoscenza. 

L'obiettivo dell’Amministrazione è quello di adeguarsi  ai  tratti significativi  della nostra epoca:  lo sviluppo   della  società dell'informazione  e della conoscenza, l'utilizzo ampio e diffuso delle reti e dei servizi su queste disponibili.

Il   metodo del confronto  tra le parti, finora seguito, continuerà e  si rafforzerà durante il periodo di  sperimentazione, previsto nell'arco di tre anni, a partire dal 2012.

Dopo tale periodo si potrà finalmente  delineare un sistema condiviso ed efficiente  del deposito legale  ed in particolare  saranno definite, mediante l'emanazione di un regolamento specifico, le procedure  relative alle opere digitali.

Documenti

 Il Comunicato Stampa

(documento in formato pdf, peso 17Kb)


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