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AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano

Tabella: Scheda di dettaglio diIstituto per la Storia del Risorgimento Italiano
Descrizione Dettaglio
Presidente Talamo Giuseppe
Telefono (+39) 066793526
Fax (+39) 066782572
eMail info@risorgimento.it
Indirizzo Piazza Venezia (Vittoriano)
Comune ROMA
Città ROMA
Provincia Roma
Regione Lazio
Descrizione   Il Museo Centrale del Risorgimento al VittorianoNel 1878, alla morte di Vittorio Emanuele II, che nel 1861, con la creazione dello stato Italiano aveva assunto il titolo di re d'Italia, il Parlamento decise di edificare a Roma un monumento dedicato al primo sovrano dell'italia unificata chiamato perciò Vittoriano. Nel monumento - che venne inaugurato nel 1911- avrebbe dovuto collocarsi anche il Museo Centrale del risorgimento, destinato a raccogliere le testimonianze relative alla trasformazione politica, economica e sociale dell'Italia nei secoli XVIII, XIX e XX. Queste testimonianze sono costituite da documenti cartacei(lettere, diari, manoscritti di opere), da quadri, sculture, disegni, incisioni, stampe, armi che, rievocando fatti e protagonisti di questo importante periodo della storia del nostro paese, formano un grande archivio della memoria del Risorgimento. Lo spazio architettonico del Museo, all'interno del complesso del Vittoriano, reca lungo le pareti, incisi nel marmo, brani di testi significativi dei maggiori testimoni della storia d'Italia, in modo che lo stesso contenitore diventa parte integrante del museo. Il percorso espositivo ora proposto ripercorre le tappe fondamentali della storia d'Italia, dalle riforme dei vari Stati della penisola nella seconda metà del Settecento alla conclusione della prima guerra mondiale, mediante testimonianze di vario genere che si prestano a diverse chiavi di lettura.Lungo la scalinata d'accesso al Museo sono state collocate numerose incisioni che illustrano i momenti preparatori del Risorgimento, dalla diffusione degli ideali della rivoluzione francese alle rievocazioni delle delle imprese napoleoniche: si tratta, in genere, di raffigurazioni simboliche che riprendono, a volte, dei temi dell'antichità classica e li trasformano in allegorie della storia moderna. La prima sezione del Museo è dedicata ai protagonisti del Risorgimento. All'interno di grandi teche sono esposti cimeli, dipinti e documenti legati a Garibaldi, Mazzini e Cavour mentre altre sezioni parallele illustrano figure della storia dell'Ottocento. Lungo la galleria si articolano invece singole sezioni incentrate sulle principali tappe delle lotte risorgimentali: dalla Restaurazione, seguita alla caduta di Napoleone, al 1848, dalla Repubblica Romana del 1849 all'impresa garibaldina dei Mille(1860) fino al ricongiungimento di Roma all'Italia (1870). Contemporaneamente, lungo la galleria, un percorso complementare e parallelo mira ad illustrare particolari "temi" storici: la Guardia Civica, il brigantaggio, la satira politica, le tecniche della figurazione storica nell'Ottocento (dai disegni alla fotografia), i cimeli/reliquia, il tricolore, le monete e le medaglie. Scandisce il percorso una selezione delle armi appartenute agli "eroi" risorgimentali. L'ultima sezione è interamente dedicata alla prima guerra mondiale. Al centro è collocato l'affusto di cannone utilizzato nel 1921 per il trasporto della salma del Milite Ignoto, mentre lungo le pareti sono disposte grandi tele illustranti le imprese delle Medaglie d'Oro e una serie di disegni e dipinti realizzati dai pittori-soldato Anselmo Bucci, Aldo Carpi e Italico Brass insieme ad altri cimeli della guerra del '15-'18. Come conclusione ideale del percorso sono stati appositamente realizzate dall'Istituto Luce delle video-istallazioni che rielaborano le immagini del film Gloria, realizzato nel 1934 con materiali originali girati dai reparti dei cine-operatori dell'esercito, collegandole a foto, dipinti e cimeli del Museo in modo da rievocare in maniera più completa e corretta le imprese dell'esercito italiano durante la guerra.         
Storia   Al centro di Roma, in Piazza Venezia, nel monumento costruito per ricordare il primo re d'Italia, Vittorio Emanuele II - e che da lui prese il nome di Vittoriano - è ubicato l'Istituto per la storia del Risorgimento Italiano, uno dei cinque Istituti storici nazionali. L'Istituto è retto da un Presidente, nominato dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali ed è coadiuvato da un Consiglio di Presidenza (18 membri, di cui 13 docenti universitari di Storia del Risorgimento e di discipline affini o studiosi di sicura fama, e 5 eletti dalla Consulta composta dai rappresentanti dei 70 Comitati Provinciali dell'Istituto).Il Consiglio di Presidenza nomina un Vice Presidente ed un Segretario Generale che durano in carica tre anni e sono rinnovabili.
Patrimonio documentale e altro   Le raccolte documentarie, costituite soprattutto da corrispondenze, sono ordinate in 1132 buste e 1093 volumi manoscritti, che raccolgono carte provenienti da acquisti, doni, lasciti testamentari, depositi, ordinati con il sistema della doppia scheda: mittente (scheda bianca) e destinatario (scheda rosa).Tra i principali fondi dell'Archivio si segnalano quello di Jessie White Mario, quello di Nicola Fabrizi, quello di Francesco Sprovieri, la raccolta Nelson Gay, la raccolta Bertelli, l'archivio di Adriano Lemmi, la raccolta azegliana, la raccolta Coltelletti, l'archivio Trotti Estense Motti, le carte Settembrini e Cairoli, le carte di Pasquale Stanislao Mancini, l'archivio di Domenico Farini, l'archivio di Timoteo Riboli, l'archivio Cadolini, l'archivio Garibaldi, le carte Massari, le carte Pierantoni, le carte Rossetti, le carte di Michelangelo Pinto, le carte di Enrico Cosenz, le carte di Stanislao Cannizzaro, le carte di Luigi Minuti, le carte di Raffaello Giovagnoli, le carte del card. Luigi Amat, le carte del generale. Luigi Capello, le carte di Costantino Perazzi, le Carte di Alessandro e Ludovico Calandrelli, le carte di Luigi Carlo Farini, le carte di Angelo Bargoni,le carte degli italiani in Corsica(Fabrizi, Carlo Pigli, Angelo Sante Padovani), le carte di Angelo Annaratone, alcuni archivi minori romani (i Bonaparte, Luigi Solidati Tiburzi, Luigi Ovidi, Callimaco Zambianchi), le carte di Gerolamo Remorino, le carte di Giuseppe Guerzoni, le carte di Carlo Poerio, le carte Dallolio, le carte Savoia, alcune carte di Ettore Ferrari, l'archivio di Giacinto Bruzzesi, le carte della contessa Adelina Del Bono, le carte di Francesco Crispi, le carte Rattazzi, le carte di Felice Albani di Adele Albani Tondi e del partito mazziniano italiano, le carte di Giuseppe Antonio Zacchia e Agostino d'Adamo. Completano l'archivio una ricca raccolta iconografica di stampe e incisioni ed un fondo fotografico relativo ai ritratti dei principali protagonisti della storia del Risorgimento Italiano e alla prima guerra mondiale (positivi e negativi). Per un maggiore approfondimento consultare la Descrizione dell'Archivio e il Regolamento per la Richiesta, la Distribuzione e la Consultazione del Materiale.
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