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Fondazione Stauros Italiana

Tabella: Scheda di dettaglio diFondazione Stauros Italiana
Descrizione Dettaglio
Telefono 0861975727
Fax 0861.9772520
eMail stauros@libero.it
Indirizzo Contrada San Gabriele, 187
Città ISOLA DEL GRAN SASSO D'ITALIA
Provincia Teramo
Regione Abruzzo
Descrizione  STAURÓS (la parola greca significa Croce) è un’Associazione Internazionale, fondata per promuovere lo studio del Vangelo della Passione di Cristo. Essa intende, soprattutto a livello di ricerca scientifica, prendere iniziative e appoggiare progetti che indaghino il significato della dottrina e dell’annunzio della Passione di Cristo, in tutte le sue dimensioni ed espressioni. È singolare che in questi ultimi tempi la riflessione nelle comunità cristiane si concentri progressivamente sul suo argomento più proprio, cioè parli di Dio in relazione alla Passione e Morte di Gesù Cristo. Proprio in questo avvenimento centrale della storia umana i pensatori cristiani scoprono il volto autentico di Dio e la sua presenza nel mondo. L’attenzione rinnovata al mistero della croce nasce dalla consapevolezza che ‘la parola della croce’ conserva anche nei nostri giorni il suo significato provocatorio, che si deve proclamare.
Storia  Nel primo Sinodo della Congregazione (25 settembre - 6 ottobre 1972) venne avanzata la proposta di una fondazione ordinata alla promozione dello studio del Vangelo della Passione denominata 'Staurós' (croce), come riferimento biblico-universale. La proposta presentava la fondazione come organismo stimolante e coordinante ricerche e studi circa il significato della Passione di Cristo nelle sue varie dimensioni ed espressioni.La fondazione avrebbe avuto come caratteristica la dimensione ecumenica con ampia collaborazione di tutte le forze operative interessate al settore passiologico.Veniva constatata l'urgenza di attuazione di tale istituzione; perciò come fase preparatoria alla realizzazione del progetto venne designato un responsabile che avrebbe compiuto sondaggi, formulato schemi dello statuto e schemi di regolamento organico, proponendo un bilancio preventivo e un comitato consultivo.Nel dicembre dello stesso anno il delegato per il progetto, P. Harry Gielen, provinciale belga, inviava alle Provincella Congregazione lo schema degli Statuti e del Regolamento organico, indicando le successive tappe per la realizzazione del progetto.Il 7 maggio del 1973 il P. Generale, con lettera, rivolgeva ai Superiori Provinciali l'invito ufficiale di partecipazione all'Assemblea di fondazione, indetta per il 15-19 ottobre 1973 in Belgio. L'appuntamento era a Kortenberg, nella casa di ritiro 'Notre Dame du Cénacle'.Insieme al P. Generale P. Teodoro Foley parteciparono 34 membri e quattro segretari; inoltre il P. Stanislas Breton, il P. José Augustin Orbegozo, attuale Generale, il P. Melgosa e quattro suore di Bolton.Dopo cinque giorni di intenso lavoro e di discussioni anche animate, venne firmato l'Atto di fondazione della 'Associazione Staurós Internazionale', realizzando così quello che era stato da sempre 'un desiderio antico e universale della Congregazione'.Staurós avrebbe dovuto promuovere un lavoro ad alto livello, di respiro ecumenico; essere espressione del nostro tempo e per il nostro tempo. Come gruppo religioso internazionale infatti, la Congregazione non potrebbe essere fedele ad un voto speciale senza provvedere una piattaforma obiettiva e strutturata, adatta alle esigenze e dimensioni del nostro tempo. Per la caratteristica dell'ecumenicità Staurós, sebbene sgorgata dall'ambito della Congregazione Passionista, formava una promanazione indipendente. La Sede centrale venne fissata in Belgio, a Lovanio, Leopoldstraat 12.Nell'Assemblea CIPI (Comunità Interprovinciale dei Passionisti Italiani) del 18-21 novembre 1973 venne deciso di aprire una segreteria Staurós che curasse le eventuali iniziative intraprese dalla sede centrale di Lovanio.Il 22 aprile 1974 P. Adriano Di Bonaventura e P. Flavio Di Bernardo vennero chiamati a collaborare nella Segreteria Staurós italiana la cui sede era fissata a S. Gabriele. Tuttavia, poiché al momento i locali destinati non erano disponibili, e d'altra parte gli interessati, insegnando presso l'Istituto Teologico Marchigiano di Ancona, risiedevano a Recanati, praticamente la sede ufficiale rimase nella casa provincializia fino al 1977, quando venne trasferita nella nuova casa di Pescara, in Via Clitunno 42. È necessario ricordare, a questo punto, un fatto avvenuto nell'anno della fondazione di Staurós (1973). La Signora Adele Biondini, Vedova Crescenzi, morendo aveva lasciato in legato al P. Adriano Di Bona-ventura, una proprietà denominata 'Il Torrione', sita nel centro del paese nativo, Controguerra (Te), per onorare la memoria del suocero, certo Comm. Francesco Crescenzi, con qualche iniziativa culturale.Per realizzare tale volontà testamentaria, nella nuova casa di Pescara venne eretto il 'CENTRO CULTURALE STAURÓS Francesco Crescenzi'.Nel 1987, per esigenze tecniche e burocratiche, al fine di ottenere più facilmente contributi finanziari dalle istituzioni pubbliche e private, venne istituita 'STAURÓS INTERNAZIONALE ASSOCIAZIONE ITALIANA Francesco Crescenzi', indipendente da Lovanio, pur assumendone lo statuto originario.Il 15 settembre 1991, per esigenze di maggiori spazi espositivi, non realizzabili a Pescara, Staurós venne trasferita presso il Santuario di S.Gabriele, dove, per convenzione venten-nale, le vennero assegnati circa 1500 mq per la Sede ufficiale e le sue attività culturali ed espositive.Per dare poi maggiore solidità e consistenza all'attività culturale ed artistica di Staurós, la Provincia religiosa di Maria SS. della Pietà (PIET), che si estende nella fascia adriatica dal Po al Molise, quale unico ente responsabile anche dal lato economico, trasformò l'Associazione in 'FONDAZIONE STAURÓS ITALIANA' (24-11-1993), che il 31-12-1994 venne riconosciuta dalla Regione Abruzzo.
Patrimonio documentale e altro Promanante dalla Biennale, quale frutto di donazioni degli artisti espositori, esso oggi è uno dei più rappresentativi in Italia, con una fornitissima Biblioteca d'arte contemporanea e un Centro di Documentazione sull'arte contemporanea.
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