Patrimonio documentale e altro |
La biblioteca della Fondazione Spadolini Nuova Antologia si compone di circa 100.000 volumi di storia, politica, cultura dall’illuminismo all’età contemporanea. Essi sono dislocati in tre sedi distinte, secondo le disposizioni del suo fondatore, Giovanni Spadolini, ma inseriti in un unico catalogo informatizzato. La sede, per così dire “storica” della biblioteca è presso la sede della Fondazione, nella “casa dei libri” di Giovanni Spadolini, situata a Firenze in via Pian dei Giullari n. 139. Essa comprende - dopo la raccolta carducciana posta all’ingresso della villa - il settore relativo a Giovan Pietro Vieusseux, con le collezioni dei periodici Antologia, Nuova Antologia, Giornale Agrario, Archivio storico italiano, Guida all’Educatore, gli epistolari e i saggi di e su Vieusseux, Tommaseo, Capponi, Lambruschini, Ridolfi, Foscolo, Manzoni, Leopardi e altri autori dell’Ottocento (Villari, De Amicis, Zanichelli etc.). Un settore della biblioteca è riservato alla Critica letteraria e alla letteratura del Novecento, con le opere di Papini, Prezzolini, Palazzeschi, Ojetti etc. e la collezione delle riviste della Firenze dei primi anni del XX secolo (Il Regno, Hermes, Il Leonardo, La Voce, Lacerba, L’Unità) e del periodo fra le due guerre (Dedalo, Pegaso, Pan, etc. ). La stanza cosiddetta dei “maestri e compagni” presenta straordinarie raccolte per autore, da Croce (con la Critica e i Quaderni della Critica e la raccolta pressoché completa delle sue edizioni) a Gentile, da Gobetti (con Energie Nuove, Rivoluzione liberale, Il Baretti) a Salvemini, Salvatorelli, Omodeo e De Ruggiero (con le riviste della Resistenza e del secondo dopoguerra, da La Nuova Europa al Mondo), compresa L’Acropoli alla collezione completa dei classici de “I Meridiani” (Mondadori). Al piano superiore, con le collezioni complete dei classici de “La Pleiade” e la “Ricciardi”, si trovano il settore dell’Illuminismo, della rivoluzione francese e del periodo napoleonico; quello dedicato a Firenze e alla Toscana fra storia, politica e cultura, con particolare attenzione alle opere di e su Dante, Petrarca, Boccaccio, Machiavelli e Guicciardini. Continue sono le richieste di depositi, lasciti e donazioni non solo relative a volumi, ma anche a periodici e oggetti di interesse storico e documentario. Il Fondo Lusini che consta di circa 900 volumi sulla storia di Firenze e della Toscana, ivi compresi volumi preziosi pubblicati fra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento. Le raccolte di carte, quali quelle di Giuseppe Montanelli e di Guido De Ruggiero e la collezione di oggetti e cimeli di epoca napoleonica e risorgimentale che fu di Marcella Olschki, donata dall’editore Alessandro Olschki. Tali cimeli integrano la ricca collezione di Giovanni Spadolini, specialmente concentrata sull’età napoleonica e sull’ampio periodo risorgimentale: dipinti, stampe, incisioni, bandiere e oggettistica d’epoca. Particolarmente ricca è la galleria di quadri di artisti del ‘900: spiccano nell’ampia raccolta personalmente messa insieme da Giovanni Spadolini, le “stanze” dedicate a Ottone Rosai, Ardengo Soffici, Giorgio Morandi, alla scuola macchiaiola. Particolarmente gustosi gli acquerelli di Leo Longanesi, gli allusivi dipinti di Nino Caffè e la satira politica di Nino Maccari. Suggestivo il quadro allegorico di Dino Buzzati dedicato all’«invidia». Nella sede della Fondazione è presente anche il suo archivio storico ripartito in: archivio documentario, archivio iconografico e archivio fotografico. L’archivio documentario comprende: Fondi di personaggi dell’Ottocento come Ferdinando Zannetti, Giuseppe Montanelli; Carteggi di personaggi dell’Ottocento come Pasquale Villari; Fondi di personaggi del Novecento: Romolo Murri, Paoletti - Le Monnier, Guido De Ruggiero, Giovanni Spadolini; Carteggi di personaggi del Novecento: Alfredo Oriani, Georges Sorel e Luigi Federzoni, Ugo Ojetti, Nellie Galiani nonché fra gli altri lettere autografe di: Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini, Tito Speri, Bettino Ricasoli, Thaon de Revel, Nello Rosselli, Eugenio Montale. L’archivio iconografico comprende il patrimonio di stampe, incisioni e disegni raccolti da Giovanni Spadolini e successivamente integrati dalla Fondazione, di soggetti storico-artistici vari dal Settecento ai nostri giorni. Di particolare rilievo il Fondo Guido Spadolini, padre del fondatore. L’archivio fotografico si articola in tre fondi: Archivio Giovanni Spadolini, Archivio della Fondazione e della Nuova Antologia, con le immagini corrispondenti alle attività della Fondazione e della rivista, Archivio fotografico sulla storia contemporanea, con le immagini raccolte prevalentemente in funzione delle opere storiche di Giovanni Spadolini e di altre pubblicazioni della Fondazione. Nella sede “nuova” della biblioteca situata in via Pian dei Giullari n. 36/A aperta al pubblico dal 1997, si trova il catalogo generale dell’intero patrimonio librario già classificato; qui sono presenti i fondi che costituiscono, nel loro insieme, il prevalente settore di storia contemporanea, autentica specializzazione e peculiarità della biblioteca: Stato e chiesa (con la raccolta della Civiltà cattolica e altri periodici), Risorgimento, Età giolittiana, Guerra e dopoguerra, Fascismo, Resistenza, Secondo dopoguerra, Partiti politici, Diritto, Economia, Istituzioni, Editoria e Giornalismo. A parte il settore dei “Paesi esteri” (con fondi librari di particolare interesse per la storia politica e culturale di Francia, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Portogallo, Stati Uniti d’America, Russia e Israele). Sono altresì presenti il Fondo “Vita Finzi” relativo alla storia e al diritto internazionale e il Fondo Gasparotto. I Fondi Paolo Ungari, Andrea Ragusa, Franco Molfese (il più autorevole studioso della questione meridionale), Mario Bernocchi (il maggiore esperto di storia delle monete e la Donazione Ivan Boris (specialista di studi su Garibaldi in America Latina), nonché il patrimonio librario dell’antica associazione culturale fiorentina “Leonardo”. Un’intera sala è riservata alle enciclopedie e alle opere generali, con la collezione del Corriere della Sera e del Popolo d’Italia, già proprietà di Luigi Albertini. Presso questa sede si trova inoltre l’emeroteca, ricca di periodici e quotidiani che vanno dal Settecento a tutto il Novecento. Nella sede “cittadina” della Fondazione, la casa natale di Giovanni Spadolini, situata in via Cavour n. 28, sono conservati i fondi librari di “Arte”, “Beni Culturali”, “Storia delle città italiane”. |