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AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Fondazione Giorgio Cini

Tabella: Scheda di dettaglio diFondazione Giorgio Cini
Descrizione Dettaglio
Presidente Giovanni BAZOLI
Telefono +39 041 5289900
Fax +39 041 5238540
eMail segreteria@cini.ve.cnr.it
Indirizzo Isola di San Giorgio Maggiore
Cap 30124
Comune VENEZIA
Città VENEZIA
Provincia Venezia
Regione Veneto
Descrizione Lo scopo della Fondazione è- restaurare l'Isola di San Giorgio Maggiore,- reinserirla nella vita di Venezia - farne un centro internazionale di attività culturali e di incontri di grande rilievo.Intuendo già all'inizio degli anni '50 lo spopolamento e il progressivo svuotamento delle attività produttive nonché una crisi di "identità" di Venezia di fronte alle crescenti esigenze della modernità, la Fondazione si impegna in primo luogo a ripristinare e a far operare nuove attività tipologicamente confacenti alla natura di questo particolarissimo tessuto urbano.Completati in circa un quinquennio gli imponenti lavori di restauro, la Fondazione ha promosso permanenti attività di carattere sociale, formativo, culturale, artistico e di ricerca (con particolare riferimento alla civiltà veneziana e veneta).
Storia  La Fondazione Giorgio Cini è costituita il 20 aprile del 1951 e ottiene il riconoscimento della personalità giuridica con Decreto del Presidente della Repubblica il 12 luglio dello stesso anno.La Fondazione Giorgio Cini fu istituita dal Conte Vittorio Cini, in ricordo del figlio Giorgio, con lo scopo di restaurare l'Isola di San Giorgio Maggiore, gravemente degradata da quasi centocinquant'anni di occupazione militare, di reinserirla nella vita di Venezia e di farne un centro internazionale di attività culturali. La rilevanza dell'impresa, una delle maggiori - come iniziativa privata - del XX secolo, è testimoniata,oltre che dall'investimento iniziale per il restauro,dalle manifestazioni promosse e ospitate e dal patrimonio, soprattutto artistico, che è conservato alla Fondazione sull'Isola e dal 1984 presso la Galleria di Palazzo Cini a San Vio.La Fondazione oltre alle proprie attività di ricerca, incontri di studio e seminari, accoglie congressi e convegni di qualificate organizzazioni scientifiche e culturali e ospita iniziative di assoluta importanza nel campo dei rapporti internazionali (in primis i due incontri dei G7 svoltisi nel 1980 e nel 1987).La presenza dei maggiori intellettuali ed artisti, nonché di personalità della politica e dell'economia e il ricordo che ne serbano gli studiosi e gli ospiti che l'hanno frequentata sono un'ulteriore testimonianza del ruolo della Fondazione Cini.
Patrimonio documentale e altro   LA BIBLIOTECA DI STORIA DELL'ARTEEdificata su disegno di Michelozzo Michelozzi, la prima biblioteca del monastero di San Giorgio Maggiore fu danneggiata in un incendio nel 1569, quindi demolita nel 1614, quando il complesso monumentale fu trasformato secondo il progetto di Andrea Palladio.Nel 1641 Baldassarre Longhena ebbe l'incarico di costruire la superba sala terminata nel 1671, che costituisce tuttora il centro vivo della biblioteca di Storia dell’Arte della Fondazione: una splendida sala decorata da tele dei manieristi Filippo Gherardi e Giovanni Coli e completata da portali marmorei. Le librerie lignee, opera del tedesco Franz Pauc, sono ornate da 52 colonne, sovrastate da statuette di personaggi illustri (56 in origine, ora 22) protagonisti nei campi del sapere.Dopo la soppressione napoleonica dell'Abbazia, i codici e i volumi andarono dispersi: alcuni all'Archivio di Stato, altri alla Biblioteca Marciana e altri ancora all'Abbazia di Praglia, dove confluirono i monaci di San Giorgio. La sala del Longhena venne spogliata delle grandi librerie e fu trasformata in deposito d'armi.Nel 1951 il restauro, ad opera della Fondazione Cini, riporta l'aula longheniana al primitivo splendore, quale risulta dalla stampa del Coronelli nelle Singolarità di Venezia. Sono state riacquistate le antiche librerie, e sono state costituite nuove collezioni librarie.Il nucleo fondamentale è formato da alcune biblioteche specialistiche di storia dell'arte, fra cui quelle appartenute a Giuseppe Fiocco, Rodolfo Gallo, Raymond van Marle, Antonio Muñoz e Achille Bertini Colosso. Ogni anno le raccolte sono implementate con circa 1700 acquisizioni. Al 1990 risale l’ingresso nel Servizio Bibliotecario Nazionale (S.B.N.) e al 1997 l'installazione di terminali per la consultazione online del catalogo. LA BIBLIOTECA DI STORIA DI VENEZIALa biblioteca di Storia di Venezia è costituita da una ragguardevole dotazione libraria e una ancor più consistente raccolta (supera i 120 titoli e opportunamente si inserisce, integrandole, nelle strutture di studio esistenti a Venezia) di riviste specializzate e periodici italiani e stranieri - taluni dei quali non reperibili altrove, nel Veneto e anche in Italia - che trattano prevalentemente della storia e della cultura dei territori che subirono l'influsso della civiltà veneziana. Alla biblioteca si aggiunge un'importante microfilmoteca che si propone come complementare rispetto alla sterminata documentazione offerta dall'Archivio dei Frari. LA BIBLIOTECA DI LETTERE E TEATRO La biblioteca di Lettere e teatro è dotata di circa 15.000 volumi e 300 periodici, riguardanti la musica, il teatro e la danza. In particolare va segnalata una specifica sezione dedicata alla letteratura e alla lingua veneta.Presso l'Istituto sono consultabili le seguenti raccolte e collezioni:- La raccolta Rolandi di libretti d'opera, 37.562 titoli, tra cui i primi libretti pubblicati, i cosiddetti "antenati" ed esemplari rari, tutti schedati e disponibili per la consultazione, cha vanno dalla seconda metà del Cinquecento al primo Novecento- L'Archivio Iconografico Teatrale (A. I. T.) costituito da circa 16.000 schede fotografiche- La biblioteca, di circa 3000 volumi, appartenuta al coreografo Aurel Milloss (1906 - 1988) sul balletto e la cultura della danza nel mondo- La biblioteca appartenuta al musicologo Gallia, donata alla Fondazione nel 1990, principalmente legata a tematiche wagneriane.Previa richiesta scritta e per appuntamento sono consultabili anche:- La biblioteca appartenuta al compositore Gian Francesco Malipiero- La sezione dei Fondi manoscritti conservati presso la Fondazione riguardante i carteggi di illustri personalità del mondo letterario e teatrale (Eleonora Duse, Gabriele D'Annunzio, Giovanni Pascoli, Diego Valeri, ecc.)LA BIBLIOTECA DI MUSICAAll'Istituto di Musica è affidata la custodia degli archivi musicali di San Giorgio.L'Istituto dispone infatti di fondi e archivi di documentazione originale e riprodotta che costituiscono diretta fonte di di ricerca e di studio, dando occasione alla pubblicazione di saggi, edizioni critiche, cataloghi di studi, ecc., e anche alla produzione di esecuzioni musicali sopratutto di inediti o di composizioni rare.- Archivio della musica polivocale sacra e profana veneta: 4900 opere in microffilm e 3500 in riproduzione fotografica- Fondo Casella: autografi musicali, carteggi, scritti, recensioni, programmi di concerti- Fondo Malipiero: documentazione originale, autografi musicali, carteggi, scritti, recensioni, programmi di concerti, abbozzi, sillogi di recensioni, progetti di opere, biblioteca musicale, colonne sonore, nastri, copie di film, 40.000 pezzi- Fondo don Siro Cisilino: raccolta di 650 volumi di trascrizioni in partitura di musica polifonica rinascimentale e tardo rinascimentale- Sezione musicale del Fondo Milloss: biblioteca musicale del coreografo di 600 pezzi- Fondo Boito: manoscritti musicali, carteggi, versioni originali autografate dei libretti per musica, 300 pezzi- Fototeca e microfilmoteca dell'opera goldoniana e della farsa veneziana da Mayr a Rossini, 150 partiture- Raccolta delle fonti librettistiche e musicali del teatro goldoniano in riproduzione microfilmataAfferiscono altresì all'Istituto di Musica il Fondo Oscar Mischiati e il Fondo RudgeLA BIBLIOTECA DI "VENEZIA E L'ORIENTE"Il patrimonio librario della biblioteca dell'Istituto "Venezia e l'Oriente" comprende più di 34.000 volumi, oltre 300 periodici.Un progetto di catalogazione, avviato da alcuni anni, permette agli studiosi di accedere tramite il computer dell'Istituto a due dei principali fondi, quello bizantino e vicino orientale e quello indiano, mentre è in corso di completamento la catalogazione elettronica del fondo estremo-orientale.Per quanto riguarda il settore indologico, è di fondamentale importanza la donazione da parte di Alain Daniélou dell'intera sua biblioteca nel 1971. Il catalogo del fondo Daniélou è attualmente consultabile on line.LA BIBLIOTECA DELL'ISTITUTO VIVALDILa biblioteca dell'Istituto Italiano Antonio Vivaldi, costantemente aggiornata, raccoglie le opere - testi, saggi, articoli e tesi di laurea - edite nel mondo riguardanti la vita e l'opera di Antonio Vivaldi.Sono state inoltre costituite una nastroteca e una discoteca comprendenti gran parte delle registrazioni discografiche, nonché la documentazione sonora degli avvenimenti musicali di particolare rilievo, relativi a Vivaldi e ai suoi contemporanei.Con l'ingresso dell'Istituto Vivaldi, nel 1978, la Fondazione Cini ha acquisito l'archivio, pressoché completo - in copia fotografica, fotostatica o in microfilm - delle fonti manoscritte e a stampa delle composizioni di Antonio Vivaldi conservate nelle biblioteche di tutto il mondo.È in corso il trasferimento su supporto informatico dell'intero archivio.BIBLIOTECA DI "VENEZIA E L'EUROPA"L'Istituto "Venezia e l'Europa" condivide il patrimonio librario della biblioteca dell'Istituto "Venezia e l'Oriente" che comprende più di 34.000 volumi e circa 300 periodici. Il progetto di catalogazione, avviato da alcuni anni, permette agli studiosi di accedere tramite il computer dell'Istituto a due dei principali fondi, quello bizantino e vicino orientale e quello indiano, mentre è in corso di completamento la catalogazione elettronica del fondo estremo-orientale.
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