Storia |
L'Accademia delle Arti del Disegno trae la sua origine dalla più antica Accademia e Compagnia dell'Arte del Disegno istituita da Cosimo I de' Medici, il 13 gennaio 1563, su suggerimento di Giorgio Vasari. In origine vi erano iscritti tutti gli operatori nel campo artistico fiorentino, che formavano il 'corpo' della Compagnia, mentre un ristretto numero di artisti costituiva l'Accademia con la responsabiltà di sovraintendere alle attività artistiche nel principato mediceo. Tra i primi Accademici figuravano Michelangelo Buonarroti, Giorgio Vasari, Bartolomeo Ammannati, Agnolo Bronzino, Francesco Da Sangallo. Fino dalla sua fondazione l'Accademia primeggiò tra le istituzioni culturali sia come scuola d'arte che come custode delle tradizioni artistiche nazionali. Un ruolo che si manifestò con chiarezza con gli apparati allestiti per le esequie di Michelangelo nel 1564, e per le nozze di Francesco de' Medici con Giovanna d'Austria nel 1568.Gli Accademici furono chiamati anche ad esaminare i progetti dell'Escuriale su richiesta di Filippo II di Spagna e, dal 1602, sovraintesero all'esportazione delle opere d'arte. Dopo avere ricevuto nuovi statuti nel 1585, l'Accademia assolse ai suoi compiti istituzionali fino al 1784, quando venne riformata dal granduca Pietro Leopoldo di Lorena, e venne chiamata Accademia delle Belle Arti. In tale circostanza, mentre le vennero tolte le responsabiltà di 'ordine professionale' degli artisti, le furono riconosciute le competenze della formazione artistica attraverso la scuola, e della soprintendenza sulle arti del Granducato di Toscana affidate ad un Collegio di Accademici. Nel 1873 l'Accademia venne distinta in due diversi corpi, il Collegio degli Accademici, cioè l'Accademia delle Arti del Disegno, e l'istituto d'insegnamento. Ancora le vennero riconosciute competenze specifiche in materia di salvaguardia e protezione delle opere d'arte, come attestano gli statuti successivi, e in particolare l'ultimo approvato con decreto del Presidente della Repubblica del 17 maggio 1978 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 192 dell'11 luglio 1978. Bibliografia: Accademie e istituzioni culturali a Firenze, a cura di Francesco Adorno, Firenze, Olschki, 1983. Z. Wazbinski, L'Accademia medicea del Disegno a Firenze nel Cinquecento, Firenze, Olschki, 1987. |
Patrimonio documentale e altro |
Nel corso della sua storia secolare, l'Accademia ha sempre disposto di pregevoli opere d'arte che, riunite dal granduca Pietro Leopoldo nel 1784, sono andate a costituire la celebre Galleria, quale atélier di formazione per gli allievi dell'Accademia di Belle Arti. Oggi la Galleria dell'Accademia è aperta al pubblico nella sede di via Ricasoli n. 60. L'attuale Accademia delle Arti del Disegno è rimasta proprietaria di mirabili opere d'arte tra cui emerge il 'Fiume' di Michelangelo donato da Bartolomeo Ammannati, ora in deposito presso il Museo di Casa Buonarroti a Firenze. Nel corso della sua storia secolare, l'Accademia ha sempre disposto di pregevoli opere d'arte che, riunite dal granduca Pietro Leopoldo nel 1784, sono andate a costituire la celebre Galleria, quale atélier di formazione per gli allievi dell'Accademia di Belle Arti. Oggi la Galleria dell'Accademia è aperta al pubblico nella sede di via Ricasoli n. 60. L'attuale Accademia delle Arti del Disegno è rimasta proprietaria di mirabili opere d'arte tra cui emerge il 'Fiume' di Michelangelo donato da Bartolomeo Ammannati, ora in deposito presso il Museo di Casa Buonarroti a Firenze. Altre opere sono state depositate al Museo Nazionale del Bargello, al Museo dell'Opera del Duomo, e alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti. Nella sua sede sono infine raccolte ed esposte numerose opere d'arte, ricevute in deposito dallo Stato o donate dagli accademici. Tra queste un tabernacolo affrescato dal Pontormo, un affresco di Mariotto di Nardo, e gli sportelli d'organo dipinti da Francesco d'Antonio già nella chiesa di Orsanmichele. L'Accademia dispone inoltre della cappella di San Luca alla SS. Annunziata e di una sala per le esposizioni in Piazza San Marco. Per il Lascito Bianchi amministra le rendite di un immobile finalizzate ad un premio di pittura, e per il Lascito Conti assegna ad un giovane artista uno studio di Piazza Donatello attraverso un concorso quinquennale. Nell'archivio sono riuniti numerosi fondi di documenti e di disegni, lascito di accademici defunti. Alcuni sono stati catalogati, altri sono in via di catalogazione. Per la consultazione di questi fondi documentari è richiesto il preventivo nulla osta della Soprintendenza Archivista per la Toscana. I fondi della Biblioteca:Fondo Luigi Bellincioni1937. Legato.Il fondo è costituito da 50 filze di 975 fascicoli e 196 grafici. Tra i disegni del fondo va messa in evidenza una serie di opere denominate "Ricordi dei primi studi", che consta di 23 disegni. Sono presenti progetti per il piano regolatore di Firenze, campanili, cimiteri, teatri, edifici vari delle province di Firenze e Pisa.Fondo Fabia Borroni Salvadori1987. Dono di Laura Borroni.Il fondo è costituito da 116 tra cataloghi, opuscoli, estratti e volumi relativi alla storia dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e con rappresentazioni dal XVI al XIX secolo. Fondo Raffaello BrizziPervenuto per lascito familiare alla morte di Raffaello Brizzi.Il fondo è costituito da una serie di progetti per opere pubbliche, tra cui il Banco di Roma a Lucca, le scuole comunali ad Altopascio, il palazzo comunale a Montecatini. Bibliografia: C. CRESTI, Montecatini 1771-1940. Nascita e sviluppo di una città termale, Milano 1984, pp. 78 e sgg.Fondo Giuseppe CastellazziIl fondo è costituito da fotografie con vari soggetti: architettura italiana, tedesca, austriaca, arte islamica, pittura e scultura. Vi sono anche disegni di grandi formati, documenti e attestati. Fondo Emilio De FabrisLascito alla morte del De Fabris.Il fondo è composto da una serie di progetti, databili fra il 1859 ed il 1861, per la costruzione della barriera alle Cascine, mai realizzata.Fondo miscellaneo di disegni e incisioniPer lascito degli Accademici e dei loro familiari.Miscellanea di disegni non firmati, esercitazioni scolastiche o prove d'esame, bozzetti, studi, progetti, piante per opere architettoniche. Il fondo delle incisioni contiene opere di vari artisti. Fondo miscellaneo di fotografieSeconda metà del XIX secolo.Il fondo contiene fotografie di mostre, cataloghi di vari artisti nonchè la documentazione dell'operazione di recupero d'arte trafugate dai nazisti nella seconda guerra mondiale. Fondo miscellaneo di fotografie di architetturaDocumentazione pervenuta dalla seconda metà del XIX secolo.Il fondo comprende foto relative a: ricostruzione del Lungarno dopo la guerra; facciata del palazzo medievale Altucci (Arezzo); Cappella Levi (Firenze); ricostruzione della cuspide del campanile di S. Agostino (Arezzo); facciata della chiesa di Badia (Arezzo); Cassa di Risparmio (Arezzo); cappella delle Suore Ausiliatrici (Firenze); soffitto del duomo di Pistoia; lavori architettonici di Adriano Alberto Padova a Firenze dopo i bombardamenti.Fondo miscellaneo di fotografie di pitturaIl fondo comprende fotografie di vari artisti e di vari soggetti: cappella di S. Luca alla SS. Annunziata; Madonna con Bambino, crocifissi del '300 e '400, affreschi di scuola umbra.Fondo miscellaneo di fotografie di sculturaSeconda metà del XIX secolo.Il fondo comprende foto della Cappella di S. Luca alla SS. Annunziata e altre foto di sculture alluvionate.Fondo Alfredo GianniniIl fondo comprende una serie di disegni del Giannini databili fra gli anni 1930 e 1940 per la realizzazione di mobili.Fondo Lega d'azione per la difesa estetica di FirenzeFondo miscellaneo in due filze e 17 fascicoli contenenti documenti databili fra il 1925 e il 1953.Fondo Manetti1885. Lascito della Famiglia Manetti.Il fondo consta di sei serie di documenti e disegni di viaggi, materiali di ingegneria civile e idraulica inerenti alla Maremma, alla Val di Chiana, a Bientina e a Livorno. Bibliografia: A. MANETTI, Mio passatempo. scritto postumo con note e catalogo descrittivo dei documenti dell'arch. F. Francolini, Firenze 1885. Alla scoperta della Toscana Lorenese. Architettura e bonifiche, (cat. mostra), Firenze, 1984. Fondo Carlo MichonIl fondo è composto di disegni, incisioni e annotazioni relative alla chiesa di S. Maria del Soccorso di Livorno e al castello di Caprarola.Fondo Gaspero PaolettiIl fondo è costituito da un volume con una raccolta di disegni delle fabbriche dei Bagni di Montecatini, lavori vari, ricordi e schizzi delle opere dell'architetto Gaspero Paoletti.Fondo Gino PapiniIl fondo comprende una serie di disegni a matita acquerellati, una serie di fotografie e bozzetti per il Teatro della Pergola.Fondo Rodolfo Siviero Legato.Il fondo è costituito da nove filze di documenti relativi al recupero di opere d'arte trafugate dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Fondo Società amici del paesaggioIl fondo è costituito da nove contenitori con 44 fascicoli databili dal 1942 al 1953 relativi alla tutela del paesaggio in Toscana. Fondo Gaetano Trentanove1937. Legato.Circa 400 fotografie di opere dell'artista più una serie di bozzetti a tempera (circa 20) successivamente realizzati. Ritagli di giornali molti dei quali americani, locandine, elenchi di opere, corrispondenza varia. Piccola serie di bozzetti a lapis. |