Descrizione |
Dettaglio |
Presidente |
Sara FERRI |
Telefono |
0577 47002 |
Fax |
0577 47002 |
eMail |
fisiocritici@unisi.it |
Indirizzo |
Piazzetta Silvio Gigli 2 (già Prato di Sant'Agostino) |
Comune |
SIENA |
Città |
SIENA |
Provincia |
Siena |
Regione |
Toscana |
Descrizione |
L’Accademia dei Fisiocritici, la cui denominazione storica completa è “Accademia delle Scienze di Siena detta de’ Fisiocritici”, ha come scopo l’incremento e la divulgazione della cultura scientifica.Il termine Fisiocritici, appositamente coniato dal greco, si può tradurre con “ricercatori della natura” per sottolineare la volontà di “scrutinare ed indagare con giuditio i segreti della natura e quasi come giudici ributtare dalle scienze naturali ciò che è falso per meglio apprendere quello che è vero”, come si legge nelle Costituzioni dell’Accademia risalenti alla fine del Seicento. |
Storia |
Il 17 marzo 1691 Pirro Maria Gabbrielli, docente di Medicina e di Botanica nell’Ateneo senese, insieme ad alcuni colleghi ed allievi dava vita all’Accademia delle Scienze di Siena con l’intento di offrire una interpretazione sperimentale del mondo fisico: scelta antiaristotelica che si inseriva nel clima di rinnovamento culturale e scientifico europeo. Per gli Accademici venne coniato il termine “Fisiocritici”, fondendo due parole greche con il significato di “ricercatori della natura”, a sottolineare che lo scopo era quello di “scrutinare ed indagare con giuditio i segreti della natura e quasi come giudici ributtare dalle scienze naturali ciò che è falso per meglio apprendere quello che è vero”, come si legge nelle primitive Costituzioni dell’Accademia.La pietra di paragone con cui si distinguevano l’oro e l’argento veri da quelli falsi divenne l’emblema della nuova Istituzione mentre per motto furono scelte le parole “veris quod possit vincere falsa” tratte dal De rerum natura di Lucrezio Caro. A protettore e patrono venne eletto San Giustino, Padre della Chiesa, filosofo e martire del II secolo.Periodi di fervida attività scientifica si alternano a periodi oscuri, di semplice sopravvivenza. Particolarmente vivaci furono gli anni successivi alla sua costituzione caratterizzati, fra l’altro, da esperimenti scientifici aperti alla cittadinanza, come quelli condotti a dimostrazione dell’esistenza del vuoto con la macchina pneumatica costruita dai primi Fisiocritici sulla base di quella ideata dal fisico inglese Boyle. Lo stesso fondatore dell’Accademia realizzò nella sede della Sapienza una delle quattro meridiane a camera oscura allora esistenti in Europa. Nella seconda metà del Settecento l’Accademia conquista una posizione di grande fama nei circoli culturali europei occupandosi di problemi sanitari e igienici, agrari e ambientali del territorio senese e iniziando nel 1761 la pubblicazione de Gli Atti dell’Accademia delle Scienze di Siena detta de’ Fisiocritici. È in questo periodo che sono ammessi all’Accademia i più grandi scienziati e letterati del tempo e nasce, grazie a cospicue e preziose donazioni, quello che diviene il primo Museo di Storia Naturale della Toscana, ancor oggi continuamente accresciuto. Dopo una faticosa ripresa nel secondo dopoguerra, l’Accademia comincia a rinascere grazie anche alla costituzione, nell’Ateneo senese, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali che le porta nuova linfa con naturalisti di varie discipline. L’Accademia costituisce oggi una sorta di archivio della memoria del territorio. |
Patrimonio documentale e altro |
La Biblioteca dell’Accademia dei Fisiocritici è una biblioteca di conservazione. Specializzata in materie scientifiche, possiede opere edite a partire dal XVI secolo e riguardanti la medicina, le scienze naturali, l’agraria, la fisica, la chimica, la farmacia e la storia della scienza. Si è andata costituendo fin dai primi anni di vita dell’Accademia, fondata nel 1691, grazie ad acquisti, donazioni, lasciti, scambi con altre Istituzioni scientifiche italiane ed estere che tutt’oggi proseguono.Il patrimonio è stimato in circa 35.000 volumi fra monografie, miscellanee, annate di periodici, con 160 testate di periodici correnti e 1.000 cessate. Sono inoltre da quantificare esattamente i 20 fondi costituiti quasi tutti per donazione a partire dalla fine del Novecento. Conoscere esattamente il posseduto è infatti impossibile a causa della cronica mancanza di risorse umane e della scarsità di risorse finanziarie in cui versano l’Accademia dei Fisiocritici e la sua Biblioteca. La Biblioteca è parte del Servizio Bibliotecario Senese coordinato dall’Università di Siena: oltre 4.000 i record bibliografici presenti nell’archivio unico delle biblioteche senesi consultabile via internet alla pagina http://www.asb.unisi.it/asb/ita/. Le opere possedute sono raramente rintracciabili in altre biblioteche del territorio senese. Sono presenti qui, ad esempio, riviste scientifiche ottocentesche di accademie e istituzioni europee ed extraeuropee e importanti trattati di storia della medicina e di scienze naturali dei secoli scorsi. Fondi di particolare rilievo con pubblicazioni dei secoli XVI-XIX: il Fondo Paolo Mascagni (1755-1815), costituito da circa 1.000 monografie, 170 opuscoli e 33 testate di periodici; il Fondo Antico I e il Fondo Antico II comprendenti in totale circa 1.500 pubblicazioni. In questa Biblioteca si conducono ricerche storiche soprattutto per tesi di laurea, dottorati di ricerca, tesi e tirocini di master specialistici, di tutte le facoltà universitarie.La Biblioteca è consultabile al mattino dal lunedì al venerdì e nei pomeriggi di lunedì e martedì, su appuntamento ai numeri 0577 232801, 0577 47002. |