
In occasione della Mostra Qui canto io, sostenuta dalla Fondazione Bideri, Mariano d’Amora ha indagato un aspetto dell’attività artistica di Eduardo Scarpetta, ad oggi non pienamente approfondito, ossia il suo contributo come paroliere musicale, giungendo alla creazione del primo Canzoniere scarpettiano.
Nell’ambito della ricerca, un ruolo chiave è stato svolto dal rinvenimento dell’Archivio personale di questo Autore dal quale sono emerse circa settanta commedie sfuggite alle varie pubblicazioni succedutesi dopo la sua morte (1925), e, come tale, mai giunte all’attenzione dei posteri. Suddette commedie, al pari di molti scritti inediti, hanno restituito oltre cinquanta brani (tra questi, almeno due, Il gelsomino e La piccola bocca non sono mai stati eseguiti).
Il Canzoniere si compone di 214 titoli suddivisi tra canti di scena e brani commerciali, la cui datazione oscilla dal 1872 al 1923
Saranno presenti all’incontro:
la Direttrice della Biblioteca Nazionale, Silvia Scipioni ed il Curatore.
Grazie alla partecipazione di: Tommaso Castello (tenore), Antonio Saturno (chitarra), Aniello Rossi (flauto) e Francesco Bove (mandolino), dopo molti anni, saranno eseguiti dal vivo sei brani di Eduardo Scarpetta: Ammore vero, Alla mia cara Maria, Nu core fauzo, Non me lassa’, Me so cagnato oie né, Baciami.