
I manoscritti originali dei poeti raccontano il processo creativo del fare artistico, ne testimoniano la genesi. Cancellature, aggiunte, varianti, rifacimenti e note a margine finiscono per mettere in evidenza il carattere “visivo” della scrittura, instaurando un dialogo tra parola e immagine capace di trasformare la parola stessa in immagine. Questa idea era alla base di Originali, esposizione sulla “scrittura” curata da Lamberto Pignotti alla Biblioteca comunale centrale di Firenze (oggi Biblioteca delle Oblate) a gennaio del 1979 e riproposta a marzo dello stesso anno nelle sale di Palazzo Braschi a Roma con il titolo “Nascita della poesia”.
Alle due esposizioni parteciparono letterati e pittori di varia estrazione, ma soprattutto i più noti artisti dell’epoca nel campo della poesia sperimentale, che contribuirono a connotare il percorso espositivo di una forte valenza iconica e a farne una tappa significativa di un decennio disseminato di manifestazioni culturali dedicate alla scrittura.
La mostra allestita alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze rievoca le due esposizioni del 1979 attraverso le carte dell’archivio del poeta, entrato a far parte delle collezioni dell’istituto fiorentino nel 2023. I manoscritti del 1979 e le opere inviate successivamente a Pignotti, sono oggi in dialogo con venti libri d’artista selezionati dalle raccolte della Biblioteca nazionale centrale di Firenze, che provengono dal Fondo d’artista, costituito dalla preziosa raccolta di Loriano Bertini, e dal Fondo di Documentazione sul libro d’artista. In un significativo percorso nel percorso, i libri sono posti in relazione con le opere su carta dei principali esponenti della poesia visuale italiana, a testimoniare la connessione tra l’aspetto visivo della scrittura e il mondo del libro e della produzione editoriale in un’accezione più ampia.