E’ aperta alle Scuderie del Quirinale,
la mostra Caravaggio, ideata da Claudio Strinati e curata da
Rossella Vodret e Francesco Buranelli tutti e tre componenti della
Giunta Esecutiva del Comitato
Nazionale per le Manifestazioni dedicate alle celebrazioni del IV
Centenario della morte di Michelangelo Merisi da Caravaggio
(1571 – 1610), posta sotto l'Alto Patronato del Presidente
della Repubblica e su impulso della Soprintendenza Speciale per il
patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il polo
museale della città di Roma, la mostra accoglie alcune delle
eccezionali ed accertate opere del Caravaggio con un percorso di
grande impatto e semplicità, privo di polemiche
attribuzioniste e basato invece su ferrei criteri filologici e
storicizzati. Si offre una visione comparata e cronologica delle
fasi stilistiche e della maniera pittorica che hanno reso celebre
Michelangelo Merisi, e la sua capacità creativa ed esecutiva
rivoluzionaria che ha stravolto i cardini della storia
dell’arte trascendendo sia dalla rigida gerarchia dei
soggetti rappresentati ma soprattutto dalla loro
idealizzazione.
La luce naturale e reale con la quale Caravaggio riesce a far
filtrare l’acme dell’azione ha infatti il potere di
rendere reali le scene e coinvolgere sia emotivamente che
fisicamente lo spettatore, è forse questa la caratteristica
che, assieme alla sua vita leggendaria, lo hanno reso un artista
eccezionale.
L’attendibilità e il rigore con cui le opere esposte
sono suddivise, nelle fasi della giovinezza, del successo e della
fuga, su fondali di colori rispettivamente diversi, indagano
Caravaggio non solo per la sua rilevanza estetica ma anche
psicologia e, come sostiene Claudio Strinati, quello che più
appassiona il pubblico e contorna Caravaggio di una fama che pochi
artisti del passato hanno, è questa trasposizione del piano
esistenziale-personale nell’opera figurativa.
Il modo con cui Michelangelo Merisi rende questo passaggio avviene
in maniera carnale attraverso contrasti di luce e ombra, pieni e
vuoti, che non trasfigurano nulla ma anzi esplicitano quanto
avviene nelle sue rappresentazioni.
Il rigore che guida l’intento della mostra, si esprime
attraverso un percorso chiaro che vuole esaltare un confronto
inedito tra opere e soggetti, così avviene per la Cena
in Emmaus, 1606, proveniente dalla Pinacoteca di Brera, messa
a confronto con la precedente versione della National Gallery (1601
– 1602), questa linearità consente allo spettatore di
riflettere sui rimandi tematici, ma soprattutto sulla resa
drammatica dei due dipinti.
Con lo stesso criterio di grande semplicità e allo stesso
tempo di grande spessore, prosegue l’accostamento delle
pitture “giovanili”, Ragazzo con canestra di
frutta della Galleria Borghese, il Bacco degli
Uffizi, assieme alla Canestra di frutta che esce per la
prima volta dalla Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
Monumentale e solitaria, invece si presenta la
Deposizione, concessa in via del tutto eccezionale dai
Musei Vaticani, e che nella sua grandiosità richiede una
sosta privilegiata del visitatore.
Oltre alla Deposizione, tra i prestiti eccezionali, figurano
l’Incoronazione di Spine dal Kunsthistorisches
Museum di Vienna, i Bari del Kimbell Art Museum di Forth
Worth o la straordinaria Annunciazione del Museo di
Nancy.
Presenti in mostra sono poi i Musici del Metropolitan
Museum di New York, il Suonatore di liuto
dell’Ermitage e l’Amore vincitore della
Gemaldegalerie di Berlino o le tre versioni del San Giovanni
Battista rispettivamente dei Musei Capitolini e della Galleria
Corsini di Roma e del Nelson-Atkins Museum di Kansas City.
Oltre alle opere già citate, sempre in questa ottica di
chiarezza di intenti, alla mostra si ricollega un affascinante
percorso cittadino che allo scopo di non snaturare il significato
delle opere dal loro contesto originario, permette di visitare i
grandi capolavori di Caravaggio presenti nelle loro stesse chiese
romane, poiché concepiti e pensati in funzione di questi
ambienti.
La mostra è inserita nelle manifestazioni ufficiali promosse
dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del IV centenario della
morte del Caravaggio, istituito dal Ministero per i Beni e le
Attività Culturali presieduto dal Prof. Maurizio
Calvesi.
Scuderie del Quirinale
20 febbraio – 13 giugno 2010