Ha preso ufficialmente avvio a Verona l’anno delle
celebrazioni dedicato ad Andrea Mantegna con un ciclo di
quattro conferenze intitolato Intorno ad Andrea
Mantegna organizzato dal Comune di Verona,
Assessorato alla Cultura, Musei d’Arte e Monumenti e dagli
Amici di Castelvecchio e dei Civici Musei d’Arte.
Il ciclo si propone infatti quale
iniziativa preparatoria alla grande mostra
promossa dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del quinto
centenario della morte di Andrea Mantegna e articolata nelle
tre città in cui l’artista visse e operò:
Padova, Verona e Mantova. L’esposizione aprirà al
pubblico nelle tre sedi il 16 settembre prossimo.
La prima conferenza, intitolata Mantegna
visto da Verona, è stata tenuta dal professor Sergio
Marinelli, ordinario di storia dell’arte moderna
all’Università Ca’ Foscari di Venezia il giorno
mercoledì 25 gennaio nella Sala Convegni del Palazzo della
Gran Guardia di Verona.
L’intervento del professor
Marinelli si è concentrato sulle
peculiarità del grande artista in relazione alle due opere
realizzate dal maestro per la città di Verona: il Trittico
di San Zeno del 1456-1459 e la Madonna in gloria fra santi e angeli
per Santa Maria in Organo del 1497 (ora al Castello Sforzesco di
Milano). L’esposizione veronese Andrea Mantegna e le Arti
a Verona 1450-1500 sarà infatti incentrata su questi
due capolavori.
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Il calendario dei successivi
incontri, che si terranno nella Sala Convegni e
nell’Auditorium (22/02 e 1/03) del Palazzo della Gran
Guardia, è il seguente:
- 1 febbraio, ore 17.30, Alberta de
Nicolò Salmazo, docente all’Università degli
Studi di Padova, Andrea Mantegna e Padova 1445-1460
- 22 febbraio ore 17.30, Ugo Bazzotti,
direttore del Museo Civico Palazzo Te a Mantova, La chiesa di
Santa Maria della Vittoria e la sua pala
- 1 marzo, ore 17,30, Rodolfo Signorini,
conservatore del Museo di Palazzo d’Arco a Mantova, La
“Camera Dipinta” di Andrea Mantegna: un’idea
greca.
L’ingresso è libero fino ad
esaurimento dei posti.
Per gli studenti del corso di Scienze della Conservazione dei Beni
Culturali la frequenza al ciclo di conferenze sarà valida
per un credito formativo.