
In occasione di questa personale all’Accademia nazionale di San Luca, Daniele Puppi (Pordenone, 1970) mette in discussione l’idea di spazio euclideo, concependo il proprio lavoro come un vero e proprio work in regress: le opere nascono infatti dopo un periodo di gestazione trascorso all’interno degli spazi espositivi, durante il quale l’artista sperimenta l’ambiente e instaura con esso una relazione quasi carnale, sondandone limiti e potenzialità. Puppi ci catapulta in medias res: con un sussulto, un lampo, un abbaglio. Il titolo della mostra, Eh, lampu!, richiama infatti una tipica espressione del sardo logudorese che esprime meraviglia o stupore di fronte a un improvviso e inaspettato “fulgore” — il lampo. La sua apparizione, rapida e vivida, manda in tilt l’osservatore: lo disorienta, lo riorienta, lo proietta in un’altra realtà percettiva.
Un aggregato di energia — un fulmine, appunto — scaturisce dai quattro lavori esposti, che, come una scarica elettrica, attraversano e trasformano gli ambienti architettonici di Palazzo Carpegna, alterandone radicalmente la percezione.
La mostra, realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è corredata da un catalogo bilingue (italiano/inglese) edito da Electa.
Ingresso gratuito