Nelle Sale Monumentali della Biblioteca nazionale Marciana, fino al 28 febbraio 2025, è disponibile la mostra Audaci e sportive. Le donne nelle riviste tra 1922 e 1945, a cura di Elena Pala e Emanuela Scarpellini dell’Università degli Studi di Milano.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la Biblioteca Nazionale Marciana e la Fondazione Casa di Oriani di Ravenna, nel quadro di una convenzione di natura biblioteconomica che prevede anche la realizzazione di iniziative culturali comuni, finalizzate in particolare alla valorizzazione delle rispettive collezioni bibliografiche e documentarie e, ove possibile, come in questo caso, coinvolgendo anche altri soggetti pubblici e privati.
La mostra, curata da Elena Pala e Emanuela Scarpellini, in collaborazione con il Centro interdipartimentale MIC Moda Immagine Consumi dell’Università degli Studi di Milano, è incentrata su un tema solo in apparenza di nicchia, ma che in realtà riguarda un aspetto tutt’altro che secondario della storia culturale del nostro Paese, quello dell’immagine femminile (e del suo uso pubblico) nelle riviste, di moda ma non solo, tra il 1922 e il 1945. Un excursus che attraversa le diverse fasi del regime, per giungere alla Resistenza, rappresentata nelle divise delle partigiane combattenti, che non hanno uniformi da ostentare e indossano piuttosto una divisa morale, insofferenti dell’armatura di regime in cui le ha ingabbiate il fascismo.
La mostra sarà articolata in tre percorsi tematici - “Tra moda e autarchia”, “In movimento”, “In uniforme” - ed esporrà un consistente numero di riviste appartenenti alle collezioni della Fondazione Oriani, della Marciana e di privati, che saranno presentate accanto a materiali vari provenienti da altre istituzioni e collezioni private: fotografie, abiti, divise, tessuti e altri documenti.
L’ambito di ricerca è quello dei cosiddetti fashion studies, una delle tante declinazioni dei cultural studies, che, nella fattispecie, intreccia storia del costume, storia di genere e storia politico-sociale.
Come ogni esposizione, anche questa non ha pretesa di completezza, ma, grazie all’attenta selezione operata dalle due curatrici, offre uno spaccato comunque significativo sull’argomento, potendo risultare di sicuro interesse tanto per gli studiosi quanto per un pubblico generalista.