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Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata

Tabella: Scheda di dettaglio diBiblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata
Descrizione Dettaglio
Logo Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata
Direttore Padre Andrea Pedditzi; Padre Francesco De Feo (Conservatore)
Sito web https://bibliotecagrottaferrata.cultura.gov.it/
Telefono (+39) 0694541584 Biblioteca , (+39) 069459309 Abbazia
Fax (+39) 0694541550
eMail bmn-grf@cultura.gov.it
PEC bmn-grf@pec.cultura.gov.it
Indirizzo Corso del Popolo, 128
Cap 00046
Comune GROTTAFERRATA
Città Grottaferrata
Provincia Roma
Regione Lazio
Orario

https://bibliotecagrottaferrata.cultura.gov.it/la-biblioteca/orari/
 

Accesso
Età minima 18 anni
Documento di identità valido.
Per la consultazione dei codici lettera commendatizia da parte di una istituzione accademica.
Per maggiori informazioni:
Storia
Fin dalla sua fondazione nel 1004 l’Abbazia di Grottaferrata ha avuto la propria raccolta di libri e la formazione stessa della Biblioteca è strettamente connessa alla vita religiosa della comunità monastica ed alla sua storia. Al primo nucleo, costituito dai testi già posseduti dal fondatore san Nilo  e i suoi compagni prima di stabilirsi nel Tuscolano,  si sono aggiunti quelli dovuti alla intensa attività dei copisti criptensi durata fino alla metà del XX secolo e quelli entrati in seguito a scambi con altri monasteri dell’Italia meridionale, a donazioni ed acquisti.. Un primo elenco del 1462 riporta 129 codici greci e 2 latini, passati, secondo un inventario del 1727, e dopo il trasferimento di 41 manoscritti alla Biblioteca Vaticana per ordine di Paolo V nel 1614, a 149, tutti greci, tranne 4 latini e 1 italiano.  Il catalogo a stampa di Antonio Rocchi del 1883 ne descrive 605.
Tutti i libri, compresi i manoscritti, furono collocati, intorno al 1770, in una sala destinata alla Biblioteca, nella fabbrica nuova del Monastero, al secondo piano dell’ala sud, che fu dotata, nel 1798-9, di una scaffalatura lignea di elevato valore artistico ed architettonico, opera del monaco criptense Vincenzo Rosati, in legno e radica d’ulivo, per complessivi metri lineari 256 circa.
Nel 1873 la Biblioteca, insieme a tutti gli edifici dell’Abbazia, passò ai beni demaniali dello Stato italiano. Nel 1874, l’Abbazia, e con essa la Biblioteca, venne riconosciuta Monumento nazionale. In virtù di tale riconoscimento è sottoposta alla cura diretta del Governo e affidata alla custodia dei monaci con atto di delega, ed è attualmente alle dipendenze del Ministero per i Beni e le Attività culturali e annoverata tra le Biblioteche pubbliche statali nel Regolamento organico del 1967.  Dal 2001 la Biblioteca si è trasferita negli ambienti, opportunamente restaurati e funzionalmente arredati, siti all’ultimo piano del rinascimentale palazzo degli abati commendatari.

 

Fondi

Attualmente la Biblioteca conserva circa 1197 manoscritti, compresi i frammenti raccolti in cartelle, 71 incunaboli, 700 cinquecentine e circa 50.000 volumi.
Dei 1197 manoscritti, 575 sono greci,  239 latini, 303 italiani, 12 etiopici, 9 arabi, 3 turchi, 1 ebraico.
Tra i manoscritti si segnalano i 3 autografi di S. Nilo, copiati nel 965; il codice scritto nel 985 dal discepolo di S. Nilo e primo abate di Grottaferrata, Paolo, e contenente le lettere di Isidoro di Pelusio; manoscritti letterari quali la raccolta completa delle poesie di Cristoforo Mitileneo ed il romanzo epico Digenis Akritas in due codici cartacei del XIII secolo; il Typikon del monastero, copiato da Giuseppe Melendita nel 1299-1300 e 47 codici melurgici con notazione musicale. Si segnalano anche i 60 codici palinsesti dei secoli XIII-XIV, con i quali la Biblioteca ha partecipato al progetto europeo “Rinascimento virtuale”, conclusosi nel 2004.

Carta Qualità dei Servizi

https://bibliotecagrottaferrata.cultura.gov.it/la-biblioteca/modulistica/

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