Servizi |
La Biblioteca, oltre al compito istituzionale di conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio, promuove la cultura nelle sue molteplici sfaccettature, proponendo mostre, convegni, spettacoli teatrali e concerti, insieme a tutte quelle altre attività che possono esserne da corollario. Riceve, per diritto di stampa, tutta la produzione editoriale tipografica della regione Calabria. Oltre alle segnalazioni e richieste dell'utenza, il patrimonio viene costantemente accresciuto sia con acquisti sia con donazioni da parte di privati. E' una delle biblioteche pubbliche alla quale fanno riferimento la Nazionale Centrale di Firenze e la Braidense di Milano, per dono la prima e per deposito la seconda, di opere possedute in più esemplari. Oltre alla consultazione, lettura, prestito nazionale e internazionale, l'utenza ha a disposizione un vasto catalogo di opere multimediali off line, oltre ai servizi online, ed eventuale relativa stampa. Servizio self service di foto riproduzione tramite apposita tessera. Sezioni speciali: Braille, Emeroteca, Videoteca e Musica, la sezione URP provvede a Concessione per l'uso di determinati spazi per manifestazioni culturali. Per maggiori informazioni: https://bncs.cultura.gov.it/ |
Storia |
La costruzione dell'edificio fu iniziata nel 1882, essendo insufficiente la preesistente struttura seminariale, risalente al secolo XVI, posta sul fronte dell'attuale piazza Parrasio. Questo seminario post-tridentino, nel corso degli anni, di volta in volta, secondo le esigenze e le opportunità, fu oggetto di ritocchi, restauri e adattamenti vari ad opera dei presuli succedutisi nel Governo della Chiesa cosentina fino allo scorcio del XVIII secolo.
Durante il lungo e fecondo episcopato di monsignore Camillo Sorgente (1872-1911), rettore del tempo,si ritenne necessario avviare la costruzione di un nuovo Seminario, da affiancare a quello antico, che ormai non rispondeva più alle esigenze della crescente struttura clericale.
Nacque, così, il Seminario di fine '800: opera davvero imponente, ideata e realizzata con coraggio dal Can. Raffaele Parise, parroco della Cattedrale e rettore dell'Istituto, per la realizzazione del progetto. Il rettore impegnò tutto il suo tempo e la sua disponibilità, nonchè, generosamente, tutto il suo patrimonio familiare. I lavori di costruzione furono terminati, in tempi particolarmente veloci, nel 1905
Antico e nuovo Seminario intercomunicanti si vennero, così, ad integrare in modo da poter ospitare, senza difficoltà e in ambienti comodi e decorosi, fino a120 alunni.
E' tra la prima e la seconda guerra mondiale che il Seminario vive un periodo "aureo e felice" .
Nel corso del secondo conflitto mondiale la parte più antica del complesso seminariale, risalente al XVI secolo fu completamente distrutta da un bombardamento che risparmiò invece, miracolosamente, la parte più recente del complesso.
Successivamente si cominciarono a sentire gli effetti devastanti del dopoguerra con conseguente declino del fiorente Seminario. A seguito degli eventi storici e per motivi di natura economica, relativi al costo ingente del restauro dell'immobile e del non facile ammodernamento dell'attuale struttura, si é, quindi, ritenuto vendere il vecchio stabile di fine '800.
Il massiccio fabbricato é stato rilevato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, che si é avvalso del diritto di prelazione. Restaurato e ristrutturato ospita dal 1985 la Biblioteca Nazionale, assicurando così allo stabile finalità altamente sociali e promozionali.
Nato come Seminario di vocazioni allo stato ecclesiastico, diviene santuario di sapere e di cultura per le nuove generazioni, che, ricorderanno, come, attraverso la volontà collettiva, si possa lasciare spazio al "sapere" anche tra canali e strade diverse.
Presenze archeologiche
Nuovi ed importanti dati sulla topografia antica della città di Cosenza sono emersi nel corso di alcuni interventi di scavo effettuati nell'edificio dell'ex Seminario Arcivescovile dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria in collaborazione con la Soprintendenza B.A.A.A.S. della Calabria e la Direzione della Biblioteca Nazionale.
In base alla documentazione archeologica recuperata si può, allo stato attuale, affermare che l'abitato della "metropolis" (centro politico commerciale) dei Bretti a partire almeno dalla metà del IV sec. a.C., secondo la testimonianza di Strabone, si estendeva sul pendio che dal Colle Pancrazio digrada verso la sponda sinistra del Crati.
A distanza di quattro anni dal primo intervento di scavo effettuato nel 1984 dalla Soprintendenza Archeologica nel Palazzo Pompeo Sersale in Corso Telesio, a seguito di lavori di sterro nel sotterraneo dell'ala Sud-est dell'ex Seminario arcivescovile, vennero alla luce, a circa 4 metri di profondità rispetto al piano di calpestio del cortile, alcune strutture murarie che documentano almeno tre fasi di occupazione del sito.
Interventi di consolidamento dell'ex Seminario hanno generato, agli inizi del 1990, altre importanti scoperte nell'ala Nord e nell'ala Sud-Ovest. In particolare nel vano 11 le macerie di un grosso muro in ciottoli coprono parzialmente lo scheletro di un bovino adulto, rimasto ucciso dal crollo.
Altri settori di unità lavorative antiche sono venuti in luce nel cortile sul lato verso via Cafarone. Particolarmente significativi i resti dello zoccolo in doppio parametro di ciottoli di un grande edificio ellenistico caratterizzato a Ovest da un corridoio che proseguiva con un portico sorretto da colonne lignee inserite in apposite buche. Gli scavi effettuati nella Biblioteca Nazionale si pongono come esempi di indagine archeologica a scala urbana, finalizzata, non solo ad un incremento di conoscenza, ma anche al recupero ed alla fruizione di porzioni significative del centro storico. |
Fondi |
AMANTEA
Il fondo è stato acquistato dalla Biblioteca per il suo contenuto particolare. E' composto da circa 3000 volumi a carattere specificatamente storico - letterario che illustrano la cultura e la società del '900.
BEDARIDA.
Acquisto della Biblioteca. Il fondo, appartenuto al professore Henri Bedarida, docente all'università della Sorbona, costituito sia da materiale librario che da manoscritti (corrispondenza personale e con case editrici, recensioni, discussioni, tesi, carte di lavoro), ha arricchito la biblioteca di testi, risalenti alla prima e seconda metà del novecento, sulla critica di autori italiani dal trecento al novecento; su studi di letteratura italiana sempre dello stesso periodo; sugli influssi reciproci tra la cultura letteraria italiana e quella francese.
Importante ricordare che i testi sono prevalentemente in lingua francese.
BELLINI.
Acquisto della Biblioteca. Manoscritti e documenti riguardanti le vicende legate alle esequie ed alla sepoltura di Vincenzo Bellini, in terra di Francia.
D'APOLITO
Dono della famiglia D'Apolito nel 1993. Raccolta bibliografica di opere del 1800 -1900 a carattere letterario- artistico. Di particolare pregio sono le Rime del Petrarca del 1786 e " De contributi sopra Seneca " datati 1689.
DE ROSE
Acquisto della biblioteca , il fondo rappresenta un primo approccio verso nuove forme di cultura. Costituito da 102 fotografie formato(30x30) hanno come oggetto le principali bellezze architettoniche e artistiche della Calabria.
FASANO
Dono della famiglia Fasano. Fondo appartenuto all'editore calabrese, raccoglie le pubblicazioni realizzate dalla casa editrice omonima negli anni 1970-1980 e una raccolta di 80 testate di periodici di vario argomento.
GAUDIO
Fondo bibliografico privato della famiglia Gaudio a carattere storico - giuridico. Composto da circa 1000 volumi inerenti l'attività politica svolta dal Senatore Gaudio.
GAVAZZENI
Acquisto della biblioteca. Il fondo è appartenuto al musicista Gavazzeni
Stanislao e Giuseppe GIACOMANTONIO
Gli eredi dei musicisti Stanislao e Giuseppe Giacomantonio hanno donato alla Biblioteca Nazionale di Cosenza tutte le opere, in massima parte manoscritta, i documenti e le carte autografe, nonchè alcuni oggetti personali di questi due musicisti (padre e figlio) che rivestono un ruolo notevole nella
musica italiana del Novecento. Il fondo è composto da oltre 2.700 carte.
GIULIANO
Acquisto della Biblioteca. Il fondo è composto da monografie, carteggi, manoscritti musicali e altri cimeli del Real Circolo Bellini di Catania. I manoscritti musicali (40) sono stati composti in occasione del centenario della nascita di Vincenzo Bellini. La parte più consistente del fondo riguarda il carteggio intercorso tra il Giuliano (direttore del circolo) e personalità della letteratura, della musica e della cultura italiana e internazionale del secondo ' 800.
MANODORI
Dono di Alberto Manodori, in occasione della mostra su Cristoforo Colombo nel 1992. Raccoglie tutto il materiale monografico, fotografico e iconografico esposto presso la
Biblioteca Nazionale di Cosenza. Il materiale è stato raccolto nel catalogo:"L'immaginario Colombiano. Cento anni di produzione libraria e di immagini".
PELLICANO-CASTAGNA
Fondo antico appartenuto alla famiglia Pellicano Castagna e donato alla biblioteca nel 1993. A carattere letterario- storico -religioso contiene opere di particolare pregio come " la Gerusalemme liberata" di Torquato Tasso del 1611 e i " 5 canti " di Camillo Camilli dello stesso anno.
SCALZO
Il fondo comprende le opere composte dal maestro Giuseppe Scalzo, in massima parte destinate alla esecuzione bandistica, che la famiglia Scalzo ha donato alla Biblioteca Nazionale di Cosenza. Il fondo è composto da oltre 4.500 carte e comprende sonate, sinfonie, marce militari,
opere sinfoniche e funebri, musiche leggere e folkloristiche.
SICILIA
Della sezione "Fondi speciali" fa parte anche il fondo Francesco Sicilia, donato periodicamente, a far data dal 1987, dal Direttore Generale Francesco Sicilia alla Biblioteca; considerata indubbiamente la sede più adatta per accogliere e conservare pubblicazioni concernenti la conoscenza e la conservazione del patrimonio culturale italiano. Il fondo è ricco di cataloghi di mostre e congressi tenuti in Italia sui beni artistici, archivistici, architettonici, storici e librari. Per il grande interesse di studio sono da segnalare le pubblicazioni riguardanti i restauri, la conservazione e la conoscenza di detto patrimonio.
VICHI
Acquisto della biblioteca del fondo bibliografico appartenuto alla famiglia Vichi di Roma. Composto da circa 1000 volumi a carattere storico - letterario - artistico. Al suo interno vi è una
cospicua raccolta di estratti curata da Anna Maria Vichi Giorgetti in materia bibliografica. |