Denominazione+CondividiSu
Denominazione CondividiSu

Biblioteca Angelica

Tabella: Scheda di dettaglio diBiblioteca Angelica
Descrizione Dettaglio
Logo Biblioteca Angelica
Direttore Claudia Giobbio
Sito web https://bibliotecaangelica.cultura.gov.it
Telefono +39066840801
eMail b-ange@cultura.gov.it
Indirizzo Piazza S.Agostino 8
Cap 00186
Comune Roma
Provincia (RM)
Regione Lazio
Orario

Per gli orari aggiornati consultare il sito della Biblioteca:
https://bibliotecaangelica.cultura.gov.it

Accesso

Nella Biblioteca possono entrare tutti coloro che abbiano compiuto 16 anni muniti di documento di riconoscimento personale.
La Biblioteca non ha barriere architettoniche che impediscano l'accesso alle persone con disabilità motoria. L'ingresso per le persone disabili è in Via S. Agostino 13, previa prenotazione al tel. 06/6840801.

Servizi

La Biblioteca eroga i seguenti servizi:

  • Servizio di consultazione in sede
  • Servizio di prestito esterno
  • Servizi informatici
  • Servizi bibliografici
  • Servizi aggiuntivi
Storia

Puntata TV di "Una Biblioteca, Un libro" dedicata alla Biblioteca Angelica

 

La Biblioteca Angelica è la più antica biblioteca pubblica di Roma e insieme alla Ambrosiana di Milano e alla Bodleian Library di Oxford una delle prime in Europa. Fondata nel 1604, prende nome dal vescovo agostiniano Angelo Rocca (1546-1620), scrittore erudito e appassionato collezionista di edizioni pregiate, responsabile della Tipografia Vaticana durante il pontificato di Sisto V, che negli ultimi anni del XVI secolo affidò la sua raccolta libraria di circa 20.000 volumi ai frati del convento di Sant’Agostino di Roma.

Nel corso dei secoli precedenti la biblioteca si era arricchita di preziosi manoscritti, dono di nobili romani, ovvero trascritti o posseduti dai frati stessi che alla loro morte li avevano lasciati in eredità al convento. Angelo Rocca diede alla nuova biblioteca una sede idonea, proprie rendite, un suo regolamento e volle che fosse aperta a tutti, senza limiti di stato e di censo. L’assoluta novità dell’istituzione voluta dal Rocca destò l’interesse di un pubblico sempre crescente e la fama della biblioteca si diffuse ben presto tra gli studiosi.

Nel 1661 Lukas Holste (1596-1661), custode della Biblioteca Vaticana, lasciò ai frati agostiniani la sua preziosa collezione di volumi a stampa.

Nella prima metà del Settecento, il convento romano e la sua biblioteca fecero da sfondo alle controversie religiose dell’epoca: in Angelica sono presenti edizioni di testi proibiti ancora oggi fondamentali per gli studi e le ricerche sul periodo della Riforma e della Controriforma. La Biblioteca aveva ottenuto una speciale autorizzazione a possedere libri proibiti e proprio questa deroga alla censura le permise di conservare i volumi della biblioteca del vescovo agostiniano Enrico Noris (1631-1704).

Nel 1762 fu acquistata la ricchissima biblioteca del cardinale Domenico Passionei (1682-1761) che raddoppiò il patrimonio dell’Angelica. In quegli stessi anni i frati incaricarono della ristrutturazione del convento l’architetto Luigi Vanvitelli che terminò la realizzazione dell’attuale salone nel 1765. 

Nel secolo XIX la storia dell’Angelica fu scandita dalle vicende storiche che interessarono la città di Roma: dall’invasione dei francesi alla proclamazione della repubblica mazziniana avvenuta nel 1849. 

Gli agostiniani lasciarono l’Angelica nel 1873 con il passaggio della biblioteca allo Stato italiano. I primi decenni della gestione laica della biblioteca furono segnati da importanti acquisti che ne accrebbero notevolmente il patrimonio librario: tra questi una parte della biblioteca appartenuta ai principi Massimo, un’importante collezione di opere edite da Giambattista Bodoni che si aggiunse alle edizioni bodoniane già possedute e una curiosa raccolta di libretti d’opera del XVIII e XIX secolo, provenienti dal ministro Nicola Santangelo.

Dal 1940 conserva in deposito circa 10.000 volumi di proprietà dell’Accademia Letteraria dell’Arcadia.

Tra il 1944 e il 1952, la Biblioteca Angelica si adoperò per l’acquisizione dei dieci volumi degli autografi di Luigi Zanazzo, contenenti inediti di composizioni e raccolte di proverbi di opere teatrali e di canti romaneschi. Ricevette inoltre la donazione di documenti dell’attività poetica e letteraria di Domenico Gnoli (1838-1915) e il carteggio dell’archeologo Felice Barnabei (1842-1922).

Nel 1975 la Biblioteca Angelica accolse la biblioteca del critico letterario Arnaldo Bocelli (1900-1974) che comprende testi di letteratura italiana del Novecento. Nel 2005 è pervenuto in dono il Fondo Cardone costituito da volumi di letteratura francese e italiana degli ultimi anni dell’Ottocento mentre nel 2009 è stata acquisita, in dono, la raccolta libraria del professor Achille Tartaro con opere in gran parte di critica letteraria.

 

Patrimonio

L’Angelica possiede e tutela circa 200.000 volumi di cui più di 100.000 editi dal XV al XIX secolo costituiscono il fondo antico della biblioteca.

Il Fondo manoscritto è costituito da circa 3.000 volumi divisi in tre fondi in base alla scrittura (latina, greca e orientale) e da circa 24.000 documenti sciolti, tra cui i carteggi Barnabei, Bocelli, Gnoli e gli autografi Zanazzo.

Gli incunaboli sono più di 1.100 e le cinquecentine circa 20.000.

Le incisioni, i disegni e le carte geografiche sono costituiti da circa 10.000 esemplari. 

I periodici sono 640 testate, di cui 150 correnti.

Tra i pezzi più preziosi per antichità e valore artistico sono da ricordare un manoscritto del IX secolo contenente il Liber memorialis dell’Abbazia di Remiremont, un codice della Divina commedia finemente miniato del secolo XIV, un delizioso Libro d’Ore con stupende miniature di mano fiamminga del XIV secolo, il De Balneis Puteolanis del secolo XIII con mirabili miniature di scuola siciliana.

Tra gli incunaboli va ricordato il De Oratore, il primo libro stampato in Italia a Subiaco nel 1465, il De Civitate Dei, anch’esso sublacense e un esemplare della prima edizione della Divina Commedia stampato a Foligno nel 1472. Per le cinquecentine la prima edizione dell’Orlando furioso, edita a Ferrara nel 1521. Per quanto riguarda i disegni, le stampe e le carte geografiche risultano di particolare interesse una collezione di disegni di vedute di città dell’Italia meridionale della fine del XVI secolo, nonché numerosi atlanti e 85 carte nautiche del XVIII secolo di provenienza olandese.

I settori più ricchi, che vengono ancora oggi incrementati in base ad acquisti e donazioni, comprendono opere sugli studi agostiniani, la storia della Riforma e Controriforma, testi di letteratura italiana e sul teatro dal XV al XVIII secolo, edizioni rare, opere su Roma, periodici italiani e stranieri dei secoli XVII-XVIII.

Fondi

Lo sviluppo della Biblioteca è legato ad alcuni cospicui fondi, acquistati o donati, che ne hanno delineato la fisionomia. I principali fondi sono:
Fondo Convento Agostiniani
Fondo Angelo Rocca
Fondo Lucas Holstenius
Fondo Enrico Noris
Fondo Domenico Passionei
Carteggi e autografi di Zanazzo, di Gnoli (6486 pezzi, 1130 corrispondenti) di Bernabei (17.548 pezzi, 3000 corrispondenti) e di Bocelli (6200 pezzi, 1800 corrispondenti)
Fondo dell'Accademia Letteraria dell'Arcadia

Carta Qualità dei Servizi

https://bibliotecaangelica.cultura.gov.it/?page_id=1577

Fotogallery

Condividi su:

torna all'inizio del contenuto