Il XV
Seminario Internazionale di Etnomusicologia
organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali
Comparati intende per una volta ribaltare la consueta relazione
osservatore/osservato che da sempre caratterizza l’indagine
etnografico-musicale, ponendo proprio l’etnomusicologia come
oggetto di riflessione e valutazione da parte di musicisti e
cantori che praticano le musiche di tradizione orale studiate dagli
etnomusicologi.
In che modo la ricerca etnomusicale ha
influito sugli sviluppi e sugli esiti attuali di forme, strumenti,
generi, stili e repertori delle tradizioni di cui si è
occupata? Quanto ha contribuito alla loro conoscenza e diffusione e
quanto invece ne ha determinato una sorta di mitizzazione e di
“imbalsamazione”?
Fino a che punto le indagini
etnomusicologiche e i vari movimenti di folk revival e di recupero
delle musiche native, sviluppatisi nel secolo da poco concluso, si
sono reciprocamente condizionati nella costruzione di
un’ideologia della salvaguardia e della valorizzazione delle
cosiddette “identità musicali”?
In che misura la circolazione interculturale delle diverse culture
musicali del mondo, favorita dalla documentazione etnomusicologica,
ha contribuito alla creazione di nuove forme, linguaggi e
sensibilità nel quadro della produzione musicale
contemporanea?
Queste sono alcune delle questioni a cui il
Seminario 2010 intende rispondere, partendo dal racconto
dell’esperienza diretta degli etnomusicologi che partecipano
ai lavori: Giorgio Adamo, Steven Feld, Francesco Giannattasio,
Giovanni Giuriati, Ignazio Macchiarella, Speranţa
Rădulescu, e dei musicisti: Emil Mihaiu, Moya Aliya Malamusi,
Marian Serban, Riccardo Tesi e i cantori de su Concordu ‘e su
Rosariu di Santu Lussurgiu Giovanni Ardu, Mario Corona, Roberto
Iriu e Antonio Migheli.
Ingresso libero
Nell’ambito delle tre giornate di
studio, venerdì 29 gennaio, gli stessi musicisti si
esibiranno al Teatro Fondamenta Nuove in un emozionante confronto
tra le differenti tradizioni musicali. L’appuntamento
è il frutto di una collaborazione tra la Fondazione Giorgio
Cini e il Teatro Fondamenta Nuove.