Il 5 febbraio 2008 alle ore
17, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di
Roma, la presentazione dell’ultimo libro di Italo
Moscati, pubblicato da Lindau, Sergio Leone. Quando il cinema era
grande.
Insieme all’autore intervengono il critico Fulvia
Caprara, l’attore Giuliano Gemma e la
giornalista radiofonica Baba Richerme.
Dopo i libri su Anna Magnani, Vittorio De Sica, Sophia Loren,
Pier Paolo Pasolini e Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, Moscati
continua l’esplorazione sugli anni più vivaci del
cinema italiano, attraverso uno dei suoi registi più
creativi e originali, Leone. Se il cinema italiano è stato
grande, allora uno dei nomi che ancora oggi lo rappresenta meglio
è Sergio Leone.
Sono passati più di quarant’anni, quarantatre per
l’esattezza, da quel Per un pugno di dollari che
Leone realizzò nel 1964. Nessuno poteva prevedere che il
film avrebbe ottenuto uno straordinario successo e sarebbe stato il
western italiano più conosciuto nel mondo.
C’era una volta in America (1984) costituisce il suo ultimo
capolavoro e il suo forte addio al cinema. Fedele alle radici di
famiglia (il padre Roberto Roberti era regista, la madre Edwige era
attrice, entrambi all’epoca del muto), Leone stava preparando
prima di morire un grande film sulla battaglia di Leningrado.
Sarebbe stata un’altra tappa dell’esplorazione, carica
di sguardi epici, di un artista che - nei suoi brevi 60 anni di
vita - aveva fatto tutto nel cinema (persino l’attore, in
gioventù).
A ricordarlo resta l’omaggio di Italo Moscati.
Italo Moscati, regista, scrittore,
sceneggiatore, insegna Storia dei Media e Arti Visive della
Contemporaneità all’Università di Teramo. Tra i
suoi ultimi volumi, ricordiamo Gioco perverso. La vera storia di
Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, da Cinecittà alla guerra
civile, I piccoli Mozart, Sophia Loren. Storia dell’ultima
diva, tutti editi da Lindau; e Anna Magnani, Vittorio De Sica,
Pasolini passione, editi da Ediesse-Eri.