Tutte le intelligenze palladiane del pianeta
si riuniranno per sei giorni nel Veneto, nel più esteso
simposio itinerante mai dedicato al grande
architetto vicentino, in occasione del quinto centenario della sua
nascita a Padova nel 1508. Dal 5 al 10 maggio
2008, settantaquattro studiosi provenienti da Europa e
Stati Uniti presenteranno le più recenti scoperte su
Palladio, che confluiranno nella grande mostra del Cinquecentenario
che aprirà nel settembre di quest'anno a Vicenza.
Lunedì 5 maggio 2008
sarà James Ackerman, il leggendario "grande vecchio" della
storia dell'architettura dell'Università di Harvard, ad
aprire a Padova il simposio con una lezione magistrale dedicata al
rapporto fecondo instaurato da Palladio fra necessità
pratiche e libertà creativa: "Decoro e licenza in Palladio".
Ackerman, che scoprì Palladio risalendo la penisola nel 1945
con l'esercito americano, è l'autore dell'ancora
fondamentale monografia sul grande architetto, pubblicata in
inglese nel 1966 (tradotta in italiano sei anni dopo). Un libro
che, con oltre centomila copie vendute e decine di traduzioni, ha
formato generazioni di studiosi e architetti anglosassoni, e ha
accompagnato gli appassionati alla scoperta di Palladio nel Veneto.
Con riconoscenza per questo suo ruolo fondamentale nella
valorizzazione del grande architetto, la città di Padova gli
conferirà la cittadinanza onoraria, con una cerimonia
fissata per lo stesso lunedì 5 maggio alle ore 16.30 presso
palazzo della Ragione.
Nei cinque giorni seguenti
saranno alcuni fra i maggiori specialisti mondiali di storia
dell'architettura a coordinare le quattordici sessioni del Simposio
che indagheranno i diversi aspetti dell'opera palladiana. Christoph
Frommel (Biblioteca Hertziana) ha selezionato gli specialisti che
indagheranno i rapporti fra Palladio e i grandi maestri della Roma
di Giulio II e Leone X, da Bramante a Raffaello; Lionello Puppi
(Università di Venezia) gli aspetti della biografia; Pierre
Gros (Université de Provence, Aix-en- Provence) i suoi
rapporti con l'architettura romana antica; Fernando Marias
(Universitad Autonoma Madrid), Werner Oechslin (Politecnico di
Zurigo) e Franco Barbieri (Università di Milano) quelli con
l'Europa e Charles Hind (Royal Institute of British Architects)
quelli con la Gran Bretagna; Howard Burns (Scuola Normale Superiore
di Pisa) gli aspetti più strettamente legati al disegno e la
progettazione; Arnaldo Bruschi (Università la Sapienza)
quelli con i suoi grandi contemporanei, da Vignola a Michelangelo;
Paola Marini (Museo di Castelvecchio) quelli con gli artisti
figurativi; Guido Beltramini (CISA Andrea Palladio) il Palladio
"scrittore"; Marco Gaiani (Università di Bologna) i nuovi
strumenti tecnologici per lo studio di Palladio; Paolo Fiore
(Università la Sapienza) i progetti per l'edilizia
residenziale, Donata Battilotti (Università di Udine) quelli
per il territorio; Deborah Howard (Università di Cambridge)
i progetti per Venezia.
Le diverse giornate del simposio si terranno
in quattro città venete: Padova (5 maggio),
Vicenza (6-7 maggio), Verona (8 maggio) e Venezia (9-10 maggio).
Insieme alle campagne venete, esse sono i luoghi di cui il segno di
Palladio ha modificato profondamente l'immagine e il destino per i
secoli a venire. Il Simposio rientra fra attività finanziate
dalla Regione Veneto nell'ambito delle attività del Comitato
Regionale per le celebrazioni del cinquecentenario della nascita di
Andrea Palladio.