La Fondazione Levi, in
collaborazione con la Regione del Veneto, celebra il quarto
centenario della morte dei compositori Giovanni Matteo Asola
(1524-1609) e Giovanni Croce (1557-1609) con un programma
di appuntamenti rivolti a tutto il territorio regionale.
Conferenze, convegni, giornate di studio,
concerti e un’esposizione di composizioni manoscritte e a
stampa allestita presso la Biblioteca Nazionale Marciana
coinvolgeranno Venezia, ma anche Chioggia, Padova, Treviso, Verona
e Vicenza. La commemorazione dei due musicisti, autori di
un’estesa produzione polifonica e policorale, sarà
anche l’occasione per avviare e realizzare iniziative di
ricerca, studio, conservazione e valorizzazione della loro opera,
che esercitò un significativo influsso nella vita culturale
del Cinquecento.
Gli appuntamenti pubblici, in collaborazione
con la Fondazione Giorgio Cini, l’Università Ca’
Foscari di Venezia e l’USCI Friuli Venezia Giulia, saranno
accompagnati dall’edizione degli atti degli incontri di
studio, da un intervento sistematico di raccolta, catalogazione ed
elaborazione dei dati su DVD, dalla scansione e dalla revisione
critica su supporto informatico delle musiche di Asola e Croce
trascritte da Siro Cisilino. Le singole iniziative, inoltre,
saranno aperte al contributo degli enti locali e delle varie
istituzione accademiche, scientifiche e artistiche presenti sul
territorio.
La scelta di Chioggia, città natale di Giovanni Croce, per
la prima manifestazione ufficiale ha un preciso significato.
Infatti, se è vero che il musicista fu attivo soprattutto
nella basilica di San Marco a Venezia, egli però era
cresciuto in un ambiente che nel Cinquecento assicurò un
contributo non secondario allo sviluppo della grande arte
polifonica e policorale. Da Chioggia provenivano Gioseffo Zarlino,
il teorico e maestro di cappella in San Marco che esercitò
una funzione importante nella formazione dello stesso Giovanni
Croce; ma anche Paolo Quagliati, che si affermò come
organista in alcune delle principali chiese romane, e suo fratello
Vincenzo cantore nella cattedrale di Padova. Durante il sec. XVI a
Chioggia furono presenti personaggi come Francesco Santacroce
“Patavino”, uno dei precursori della
policoralità; Marco Antonio Cavazzoni, organista e
compositore attivo anche a Roma, Urbino, nella basilica di San
Marco e a Brescia; Girolamo Diruta, organista, teorico e
compositore in contatto con i musicisti più autorevoli di
Venezia.
L’appuntamento del 31 ottobre diventa
così l’occasione per riaffermare la posizione assunta
dalla città di Chioggia durante una delle stagioni
più feconde della nostra civiltà musicale.
D’intesa con il Comune e la Diocesi, sono stati organizzati
tre momenti per ribadire l’importanza di conservare e
valorizzare questa tradizione storica:
1 - l’intitolazione della sezione musicale della Scuola Media
“Silvio Pellico” a Giovanni Croce, uno dei compositori
del sec. XVI maggiormente rappresentativi della città, come
occasione per affermare un’identità culturale che
interessa l’intera collettività;
2 - un incontro di studio che, considerando le testimonianze giunte
fino ai nostri giorni, permetta di porre in luce alcuni dei
significati che l’arte musicale ha saputo esprimere nel
più ampio contesto culturale, sociale e religioso della
città durante il Cinquecento;
3 - l’esecuzione di un repertorio poco conosciuto di
compositori, nati o attivi a Chioggia nel sec. XVI, con
l’obiettivo di favorirne la rivalutazione storica e
artistica, ma anche per fare apprezzare l’immutata
attualità del loro linguaggio musicale.