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Musica e musicisti a Chioggia nel Cinquecento

31 ottobre si celebra il IV centenario della morte dei compositori Giovanni Asola e e Giovanni Croce

La Fondazione Levi, in collaborazione con la Regione del Veneto, celebra il quarto centenario della morte dei compositori Giovanni Matteo Asola (1524-1609) e Giovanni Croce (1557-1609) con un programma di appuntamenti rivolti a tutto il territorio regionale.

Conferenze, convegni, giornate di studio, concerti e un’esposizione di composizioni manoscritte e a stampa allestita presso la Biblioteca Nazionale Marciana coinvolgeranno Venezia, ma anche Chioggia, Padova, Treviso, Verona e Vicenza. La commemorazione dei due musicisti, autori di un’estesa produzione polifonica e policorale, sarà anche l’occasione per avviare e realizzare iniziative di ricerca, studio, conservazione e valorizzazione della loro opera, che esercitò un significativo influsso nella vita culturale del Cinquecento.

Gli appuntamenti pubblici, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’USCI Friuli Venezia Giulia, saranno accompagnati dall’edizione degli atti degli incontri di studio, da un intervento sistematico di raccolta, catalogazione ed elaborazione dei dati su DVD, dalla scansione e dalla revisione critica su supporto informatico delle musiche di Asola e Croce trascritte da Siro Cisilino. Le singole iniziative, inoltre, saranno aperte al contributo degli enti locali e delle varie istituzione accademiche, scientifiche e artistiche presenti sul territorio.


La scelta di Chioggia, città natale di Giovanni Croce, per la prima manifestazione ufficiale ha un preciso significato. Infatti, se è vero che il musicista fu attivo soprattutto nella basilica di San Marco a Venezia, egli però era cresciuto in un ambiente che nel Cinquecento assicurò un contributo non secondario allo sviluppo della grande arte polifonica e policorale. Da Chioggia provenivano Gioseffo Zarlino, il teorico e maestro di cappella in San Marco che esercitò una funzione importante nella formazione dello stesso Giovanni Croce; ma anche Paolo Quagliati, che si affermò come organista in alcune delle principali chiese romane, e suo fratello Vincenzo cantore nella cattedrale di Padova. Durante il sec. XVI a Chioggia furono presenti personaggi come Francesco Santacroce “Patavino”, uno dei precursori della policoralità; Marco Antonio Cavazzoni, organista e compositore attivo anche a Roma, Urbino, nella basilica di San Marco e a Brescia; Girolamo Diruta, organista, teorico e compositore in contatto con i musicisti più autorevoli di Venezia.


L’appuntamento del 31 ottobre diventa così l’occasione per riaffermare la posizione assunta dalla città di Chioggia durante una delle stagioni più feconde della nostra civiltà musicale. D’intesa con il Comune e la Diocesi, sono stati organizzati tre momenti per ribadire l’importanza di conservare e valorizzare questa tradizione storica:
1 - l’intitolazione della sezione musicale della Scuola Media “Silvio Pellico” a Giovanni Croce, uno dei compositori del sec. XVI maggiormente rappresentativi della città, come occasione per affermare un’identità culturale che interessa l’intera collettività;
2 - un incontro di studio che, considerando le testimonianze giunte fino ai nostri giorni, permetta di porre in luce alcuni dei significati che l’arte musicale ha saputo esprimere nel più ampio contesto culturale, sociale e religioso della città durante il Cinquecento;
3 - l’esecuzione di un repertorio poco conosciuto di compositori, nati o attivi a Chioggia nel sec. XVI, con l’obiettivo di favorirne la rivalutazione storica e artistica, ma anche per fare apprezzare l’immutata attualità del loro linguaggio musicale.


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