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Mundi - Museo nazionale dell’Italiano

A Firenze, sono esposte carte, documenti, visioni multimediali che tracciano la storia della Lingua: un patrimonio da tutelare - dice il Ministro Franceschini - in un luogo di studio, di ricerca, di innovazione

Nasce il MundiMuseo nazionale dell’Italiano dove sono esposte, accanto a visioni multimediali ed interattive, le carte e i documenti storici e giuridici che ricostruiscono la storia della lingua italiana: nell’ex monastero della Santissima Concezione, all’interno del Complesso di Santa Maria Novella a Firenze si incontrano le vie di una Lingua antica e vitale, fin dalle sue origini.
MUNDI è l'acronimo per Museo nazionale dell’Italiano, un termine che attinge alla provenienza latina della Lingua, pur alludendo all’internazionalità dell’Italiano, alla sua presenza nel mondo globale, all’immediatezza dei suoi scambi culturali.


Il Progetto
Il progetto – finanziato dal Ministero della Cultura su impulso del ministro Dario Franceschini – è promosso dal Comune di Firenze, dall’Accademia della Crusca, dall’Accademia dei Lincei, dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, dall’ASLI (Associazione per la Storia della Lingua Italiana) e dalla Società Dante Alighieri, rappresentati in un gruppo di lavoro presso la Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore, coordinato da Luca Serianni - professore emerito di Storia della Lingua italiana.

Le Biblioteche d’Italia
A partire da alcuni importanti prestiti delle Biblioteche d’Italia, è ricostruito, inizialemnte in due sale, un itinerario con sezioni storiche ma anche interattive e multimediali: si parte da un’iscrizione pompeiana che testimonia i cambiamenti del latino parlato, preludio ai volgari d’Italia; particolamente prezioso il celebre Placito di Capua, sentenza giudiziale del giudice Arechisi, manoscritto su pergamena (marzo X sec) proveniente dalla Biblioteca Statale del Monumento Nazionale Abbazia Montecassino, l’atto giuridico del 960 nel quale appare la prima testimonianza “ufficiale” redatta in italiano: “Sao ko kelle terre…”. Dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze giunge La Commedia, con le 15 canzoni di Dante Alighieri, codice manoscritto nel quale Boccaccio, a pochi anni dalla morte di Dante, copia di propria mano l’opera dantesca. E’ patrimonio della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il manuale culinario di Pellegrino Artusi - La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. In esposizione inoltre, autografi e cimeli straordinari tra i quali c’è la prima edizione del Vocabolario del 1621, conservato all’Accademia della Crusca alla quale si deve la “Quarantana” dei Promessi Sposi, edizione definitiva del capolavoro di Alessandro Manzoni.

Lo Spazio
Le prime due sale sono già aperte al pubblico per conoscere l’origine, l’evoluzione e la vitalità dell’Italiano - da Dante a Pasolini, presente nella sceneggiatura autografa del film Mamma Roma.
Uno spazio che sarà ulteriormente ampliato: "il passaggio dall'idea alla realizzazione pratica di questo luogo – ha continuato Franceschini - è stato veloce e nel prossimo futuro ci saranno ulteriori ampliamenti, fino al completamento nel 2023. Vogliamo che questo sia lo spazio dove possano incontrarsi tutti coloro che si occupano di lingua italiana e per questo, partendo dalle scuole e dalle università, coinvolgeremo tutti coloro che lo fanno da sempre".

Per info: https://cultura.comune.fi.it/dalle-redazioni/inaugurato-il-museo-mundi


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