Quarto appuntamento con "Medioevo in
Libreria", ciclo di conferenze, eventi e visite guidate,
giunto alla sua Quinta Edizione, in corso alla Libreria del
Castello Sforzesco di Milano:
Sabato 27 gennaio 2007
Ore 10,00: Visita guidata: San Maurizio e la parte medievale del
Museo Archeologico. Ritrovo davanti al Museo in c.so Magenta,
15.
Ore 15,30: A tavola nel Medioevo, percorso gastronomico e
cronologico nelle prelibatezze della cucina medievale. Goti e
Bizantini. A cura dell dott.ssa Giovanna Motta.
Ore 16,00: Silvia Lusuardi, Università Cattolica di Milano:
Urbanistica e archeologia nella Milano longobarda e franca
Silvia Lusuardi è professore ordinario di Archeologia
medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano;
è direttore dell’Istituto di Archeologia e
vicedirettore della Scuola di Specializzazione in Archeologia. I
suoi studi si sono concentrati soprattutto sullo studio
dell’Italia settentrionale in epoca gota e longobarda, con
particolare riferimento al territorio lombardo e friulano; in
questo ambito ha coordinato numerose ricerche archeologiche,
promosse varie giornate di studio e congressi, e approfondito temi
specifici della cultura materiale e dello sviluppo insediativo, con
attenzione specifica anche alle questioni di carattere
metodologico.
Domenica 28 gennaio 2007, ore 16,
Libreria del Castello Sforzesco, Milano. L'Associazione
Culturale Italia Medievale è lieta di invitarvi alla
presentazione dell'ultima pubblicazione di Laura Fenelli "Il Tau,
il fuoco e il maiale" pubblicato dal Centro Studi sull'Alto
Medioevo di Spoleto, con la partecipazione dell'autrice.
Il volume ricostruisce le vicende
dell’ordine dei canonici regolari di sant’Antonio Abate
prendendo le mosse dall’arrivo delle reliquie del santo
eremita nel Delfinato francese nel 1070: da asceta della Tebaide,
vissuto tra il III e il IV secolo, Antonio diventa il patrono di
una congregazione di laici, trasformatasi alla fine del XIII secolo
in un potente ordine diffuso capillarmente in tutta Europa. Gli
antoniani svolgono compiti assistenziali e ospedalieri, dedicandosi
quasi esclusivamente alla cura di una malattia, l’ignis sacer
o “fuoco di sant’Antonio”, che si manifesta in
Francia in singolare coincidenza con l’arrivo delle reliquie
e le cui cause sono, per tutto il Medioevo, sconosciute. Ben
presto, alla biografia ufficiale del santo, scritta da Atanasio nel
IV secolo, si sovrappongono nuove narrazioni e leggende:
l’immagine dell’asceta viene progressivamente
riplasmata e il severo eremita diventa, nell’Occidente
cristiano, un santo da invocare durante le epidemie, insieme
burlone e vendicativo, vicino agli animali e spesso affiancato al
maiale, un santo che protegge dal fuoco, metaforico e reale, e
insieme, con il fuoco vendica e punisce. Senza prescindere dalle
principali vicende antoniane, ricostruite in gran parte grazie a
una fonte cinquecentesca, l’Antonianae historiae compendium,
e seguite fino allo scioglimento dell’ordine prima della
Rivoluzione Francese, lo studio si configura come storia sociale ed
economica di un ordine e delle sue risorse economiche – dal
privilegio di questua all’allevamento dei maiali –
storia di un santo e del suo culto, e, infine, storia di una
malattia e delle sue terapie. Una significativa parte della ricerca
è dedicata agli aspetti medici: la sintomatologia del
“fuoco di sant’Antonio”, ricostruita attraverso
testi cronachistici e trattati di medicina, e le terapie messe in
atto negli ospedali antoniani, temi finora poco approfonditi dalla
storiografia. Per far luce su queste tematiche sono state
utilizzate fonti di tipologie diverse, dal diario di viaggio dei
pellegrini, alle cronache, alla novellistica, e affiancate alla
ricostruzione storica alcune ipotesi sulla percezione che i
contemporanei avevano dei canonici: apprezzati per i loro compiti
assistenziali, ma spesso, a causa della loro ricchezza e della
protezione del papato, presi a modello di religiosi corrotti,
avidi, ingannatori.
Laura Fenelli
Profilo e bibliografia
Laura Fenelli (Parma, 1980) si è laureata in Lettere Moderne
nel 2003 presso l’Università di Bologna con una tesi
in storia dell’Arte Medievale dal titolo Sant’Antonio
Abate. storia leggenda iconografia seguita da Massimo Ferretti e
Massimo Montanari. Le sue ricerche si sono concentrate inizialmente
sulla storia dei canonici regolari di sant’Antonio Abate,
analizzando in particolare gli aspetti sociali, economici e
assistenziali della vita dell’ordine (pellegrinaggio
medievale a Saint-Antoine, privilegi di questua, allevamento del
maiale, terapie messe in atto negli ospedali antoniani per la cura
dei malati di "fuoco di sant’Antonio"). Il progetto di
dottorato vuole analizzare la figura di sant’Antonio Abate
attraverso un intreccio di fonti diverse: i testi agiografici, le
leggende tardo medievali, il patrimonio folklorico, ma soprattutto
le testimonianze iconografiche. Nella primavera del 2006 ha
trascorso un periodo di ricerca di tre mesi e mezzo a Parigi presso
l’École des hautes Études en Sciences sociales,
sotto la supervisione del prof. J.C. Schmitt.
Pubblicazioni:
- Cronaca della LII Settimana di Studio del Centro Italiano di
Studi sull’Alto Medioevo, Comunicare e significare
nell’Alto Medioevo in «Quaderni medievali», 58,
dicembre 2004 (in collaborazione con Ilaria Prosperi).
- Recensione a Civiltà del legno. Per una storia del legno
come materia per costruire dall’antichità ad oggi, in
«Archivio storico italiano» 602, IV (ottobre-dicembre),
2005.
- Recensione a A. Campanini, Il villaggio scomparso. Rivalta di
Reggio nei secoli IX-XIV, in «Archivio storico
italiano» 604, II (aprile-giugno), 2005.
- Recensione a Libro dei conti della famiglia Guastavillani
(1289-1304), a cura di E. Coser e M. Giansante, in «Archivio
storico italiano», 605, III, 2005.
- Porci per la città. Statuti urbani e privilegi papali per
la circolazione dei maiali di sant’Antonioin Laboratorio
sulle fonti di archivio. Ricerche su società e istituzioni a
Bologna nel tardo Trecento,a cura di A. Campanini, R. Rinaldi,
Bologna 2005 (Dpm quaderni - ricerche e strumenti 3).
- Il tau, il fuoco e il maiale. I canonici regolari di
sant’Antonio Abate tra assistenza e devozione, Spoleto
2006.