La grande tradizione culturale russa, l’esperienza
sovietica e la parallela vicenda culturale e politica nata
dall’emigrazione russa in Occidente nel loro straordinario
incontro con la Città Eterna: questo il tema della mostra
Mal di Russia amor di Roma, organizzata dalla
Biblioteca Nazionale Centrale di Roma in
collaborazione con la Regione
Lazio.
Il percorso della mostra inizia dai luoghi
“russi” della capitale: il salotto della
pricipessa Volkonskaja, assiduamente frequentato dal Belli, le sale
dell’ Hotel de Russie, il Club dei pittori russi, la libreria
russa Slovo in Piazza del Popolo, il Caffè Greco. Uno
straordinario panorama della città del 1847 e rare
fotografie della metà dell’800 ricostruiscono la
dislocazione di tali celebri luoghi.
La folta presenza di scrittori e artisti russi nella Roma
dell’ 800 è testimoniata da ritratti,
manoscritti, xilografie acquerellate di vedute romane, un disegno
preparatorio di Valadier per la costruzione del
palazzo dell l’Hotel de Russie, preziosi oggetti
quali un cofanetto e un bracciale appartenuti alla Principessa
Volkonskaja.
Una sezione della mostra è dedicata alla ricostruzione e
all’illustrazione di questo periodo, attraverso testi di
scrittori esuli della prima emigrazione e di esponenti del dissenso
degli anni ’60 e ’70, documenti quali lo
scambio di lettere tra il Presidente del Circolo Russo
e Pio XII per il tramite dell’allora sostituto
della Segreteria di Stato Giovan Battista Montini, alcune riviste
uniche nel patrimonio bibliografico italiano, con testi di poeti
come Aleksandr Blok e Valerij Brjusov ed una straordinaria grafica,
in cui si colgono, accanto alla grande tradizione russa, echi delle
contemporanee esperienze artistiche dell’Europa
occidentale.
Nel 1947 nasce la biblioteca dell’Associazione
Italia-URSS, che acquisterà nel tempo il carattere
di collezione specializzata nella cultura e nella scienza
sovietica, con un’ impressionante raccolta di riviste
fondamentali per la storia del dopoguerra. La sezione ad essa
dedicata è corredata di manifesti originali
della rivoluzione d’ottobre e affiancata
dalla biblioteca di Tommaso Napolitano, insigne esperto di diritto
sovietico, che propone interessanti esempi editoriali dell’
epoca staliniana.
Si devono alla Regione Lazio l’acquisto e la catalogazione
della Biblioteca Gogol e di quella dell’Associazione
Italia-URSS conservate presso la Biblioteca Nazionale Centrale di
Roma.
Conclude la mostra una sezione dedicata ad alcune
fra le più importanti raccolte private italiane di libri
russi e slavi: le biblioteche di Giovanni Maver ed
Ettore Lo Gatto, fondatori della slavistica in Italia, e del loro
allievo Michele Colucci, tutti operanti a Roma, che si conferma
luogo di elezione anche per gli studi sulla Russia e il mondo
slavo.
Di particolare interesse le edizioni del futurismo
russo e le tele di importanti pittori della prima
metà del ’900 espressamente dipinti per gli amici
italiani.
Mal di Russia amor
di Roma
fino al 5 gennaio 2007
Biblioteca Nazionale Centrale di Roma,
Viale Castro Pretorio 105
orario: lunedì - venerdì 10.00 - 18.00;
sabato 10.00 - 13.00.
Ufficio stampa: tel.064989-339/344;
ufficiostampa@bnc.roma.sbn