Una nuova proposta didattica del
Comitato Minoranze Etnico – Linguistiche del
Ministero per i Beni e le Attività culturali è la
“Grammatica Arbereshe” (Gramatike Arbereshe)
pubblicata in questi giorni e già in distribuzione. Rientra
nelle attività del Comitato Nazionale e si aggiunge alle
numerose iniziative di promozione e valorizzazione, realizzate dal
Comitato, riferite alle comunità di minoranza etnico -
linguistiche presenti in Italia.
Si tratta di
uno studio agile e di facile lettura, perché si presenta con
degli schemi che propongono, attraverso delle schede, un approccio
metodologico alla lingua Arbereshe.
L’autore, papas Emanuele Giordano, è un
esperto e attento studioso di lingua e letteratura Italo –
albanese: negli anni Sessanta aveva realizzato un
Vocabolario della lingua Arbereshe, edito dalle Edizioni
Paoline.
La
Prefazione alla Gramatike è firmata da Salvatore
Italia, Capo Dipartimento per i Beni Archivistici e
Librari del MiBAC. Mentre la Nota introduttiva è di
Pierfranco Bruni, coordinatore del Progetto sulle Minoranze etnico
– linguistiche sempre del MiBAC.
Salvatore
Italia nel suo scritto sottolinea: “Punto di partenza
irrinunciabile per un’azione di tutela e valorizzazione
della cultura arbereshe destinata a durare nel tempo,
questa Grammatica – redatta, con cura e
competenza, da Emanuele Giordano – rappresenta una
tappa di indiscutibile importanza nell’ambito del Progetto
Minoranze Etnico-Linguistiche promosso dal Ministero per Beni e le
Attività Culturali. L’esistenza di uno strumento di
sintesi organica e di codificazione linguistica che si proponga
quale punto di riferimento per le 50 comunità albanesi
attive in varie regioni d’Italia non potrà che
favorire la diffusione di una lingua letteraria, premessa
indispensabile per la crescita e la valorizzazione di quella
millenaria cultura arberesche che rappresenta per il nostro Paese
uno straordinario patrimonio di arte, poesia, costumi, riti e
tradizioni. Lo hanno ampiamente documentato le diverse
manifestazioni ideate e realizzate in questi anni da
Pierfranco Bruni, fra le quali voglio almeno segnalare la
recente mostra su 'La memoria, i luoghi, i segni, le voci
degli arbereshe' allestita presso la Biblioteca Casanatense di
Roma e l’omonima pubblicazione nell’ambito
della collana ministeriale dei ‘Quaderni di Libri e
Riviste d’Italia’.”
La ricerca
sulla cultura Arbereshe è un punto di riferimento
per un confronto con le altre comunità sulle quali il
Comitato sta lavorando. Proprio in virtù di ciò
Pierfranco Bruni, nella sua Nota introduttiva, ha
evidenziato: “La cultura Arbereshe è dentro la cultura
italiana. Così la lingua, la storia, le tradizioni,
l’arte, la letteratura. In questo caso il bilinguismo per
queste comunità è valore dell’integrazione
oltre ad essere un sistema di conoscenza di una storia condivisa.
La storia è continuità. Le realtà Italo
– Albanesi hanno sempre partecipato alla armonizzazione di
una storia comune e condivisa. L’Arbereshe appartiene a
quella storia d’Italia che ha saputo confrontarsi con i
popoli del Mediterraneo – Adriatico. La lingua è nella
geografia della storia e in considerazione di ciò si
è convinti che tramandare è trasmettere ma è
anche sapere educare attraverso strumenti certi. Gli strumenti
dell’alfabeto. In realtà una grammatica racconta non
solo la lingua ma struttura un linguaggio per un tracciato di
apprendimento nel solco di quella memoria che non si cancella se la
lingua stessa diventa un presente nel quotidiano. Salvaguardia,
tutela e promozione”.
Le
prossime iniziative, già programmate oltre a quelle
già definite e realizzate, del Comitato
riguarderanno una ricerca su un “Bene culturale per
etnia”, una pubblicazione su Beni culturali e
identità tra grecanici, occitani e arbereshe della Calabria,
uno studio sulla cultura dei Ladini, Cimbri, Mocheni, un convegno e
un volume sulla letteratura catalana e sarda, una antologia di
poeti italiani tradotti in albanese. Un percorso che diventa sempre
più interessante e ricco di stimoli culturali che
toccherà, nel corso dei prossimi mesi, le altre
comunità interessate.