Lunedì 6 novembre,
alle ore 15,30, la Sala Ferri del
Gabinetto Vieusseux a Palazzo Strozzi, ospiterà un
pomeriggio di studio dedicato a Giovanni Papini,
dal titolo Per Giovanni Papini, organizzato dalla
Fondazione Primo Conti e dal Gabinetto G.P.
Vieusseux.
Un nuovo omaggio all’intellettuale e
scrittore fiorentino nel cinquantenario della morte (1956-2006),
affidato ad un interessante excursus all’interno delle
vicende editoriali delle sue opere, oggetto negli ultimi anni di un
rinnovato interesse. Novità di fresca pubblicazione (dai
carteggi con Piero Bargellini, Aldo Palazzeschi, Roberto Ridolfi,
alla imponente bibliografia degli scritti dell’intellettuale
fiorentino; dagli atti del convegno Papini e il suo tempo,
organizzato in Palazzo Vecchio nel 2003, al reprint di testi quali
Le felicità dell’infelice)
diverranno terreno fertile per tornare a discutere attorno alla
figura e all’opera del grande scrittore. Interverranno
François Livi, Enrico Ghidetti, Giorgio Luti, Gino Tellini,
Franco Contorbia, Sandro Gentili, Andrea Aveto e Cosimo Ceccuti,
studiosi che hanno condotto le loro indagini prendendo le mosse
dalle carte personali di Papini, soprattutto corrispondenza e
manoscritti, conservate nell’Archivio della Fondazione Primo
Conti. L’Archivio di Giovanni Papini, di proprietà
della Regione Toscana, è, infatti, uno dei 35 fondi
archivistici che la Fondazione custodisce e che, secondo gli
obiettivi di diffusione e di fruizione del suo cospicuo patrimonio
(circa 100.000 documenti tra carte manoscritte, foto d’epoca,
prime edizioni e volumi moderni), l’ente fiesolano mette a
disposizione di tutti coloro che sono interessati astudiare ed
approfondire l’affascinante periodo delle avanguardie
storiche.
Durante la serata, che è stata resa possibile grazie al
contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e ha visto
la collaborazione della Biblioteca Nazionale Centrale e del
Dipartimento di Italianistica dell’Università di
Firenze, sarà allestita una vetrina con alcune delle
più recenti e significative pubblicazioni dedicate a Papini,
con particolare attenzione alle molte ed importanti edizioni uscite
durante l’anno in corso
attingendo dalla documentazione, ancora in larga parte inedita,
conservata nell’archivio privato di uno degli intellettuali
più prolifici e discussi della prima metà del
Novecento.