Il 25 e il 26 gennaio
al Palazzetto degli Specola di
Pisa, via Santa Maria 26, ci sarà
Ettore Majorana prospettiva del
centenario un interessante convegno di studi
promosso dalla Domus Galilaeana e dall'Istituto
Italiano di Studi Germanici.
Nel 1906 nasceva a Catania Ettore Majorana,
geniale fisico teorico, investigatore del nucleo dell’atomo,
scomparso misteriosamente dopo aver ottenuto per chiara fama la
cattedra nell’Università di Napoli. A conclusione
dell’anno centenario durante il quale numerose iniziative
sono state promosse per ricordarne la vita e l’opera, un Ente
di ricerca, l’Istituto Italiano di Studi Germanici di Roma, e
un’Istituzione culturale, la Domus Galilaeana di Pisa che ne
conserva un prezioso Fondo archivistico, hanno sommato i rispettivi
progetti di ricerca dedicando a Majorana due giornate di studio,
con l’intervento di alcuni tra i più autorevoli
esponenti della Fisica odierna e di Studiosi dei rapporti tra la
scienza italiana e quella tedesca.
Ettore Majorana copre con il mistero della sua scomparsa il
profondo e irrisolto problema di una nuova visione della
realtà naturale, impostata in una breve serie di anni dalla
relatività di Albert Einstein, dalla quantistica di Max
Planck e Niels Bohr e dall’indeterminismo di Werner
Heisenberg. Altre geniali personalità, e tra esse quella di
Enrico Fermi protagonista della fissione nucleare, si muovevano
nella fisica dei primi decenni del Ventesimo secolo. Ma consistenti
indizi lasciano presumere che Majorana abbia avvertito più
acutamente e nitidamente di altri la profonda trasformazione in
corso dell’immagine scientifica del mondo. In qual senso, con
quali nuove certezze?
Il suo silenzio, la sua genialità intuitiva, la sua
capacità di adottare con piena padronanza un linguaggio, la
matematica, parallelo e complementare a quello comune, fecero di
Majorana l’antesignano di una situazione storica e la vedetta
di un nuovo orizzonte problematico. Chiamato per meriti eccezionali
alla Cattedra di Fisica teorica dell’Università di
Napoli a fine 1937, dopo aver dato inizio a un corso di lezioni di
cui sopravvivono gli appunti e alcuni degli ascoltatori, Majorana
scomparve in un viaggio di ritorno da Palermo a Napoli, il 26 marzo
’38, dopo aver annunciato una fine della propria vita che
poteva attribuirsi a suicidio, e aver subito dopo revocato tale
annuncio. Presunto suicidio e scomparsa rimasero collegati, nella
cifra misteriosa di un grande genio del pensiero scientifico:
secondo Enrico Fermi, pari a Galilei e a Newton.
Il Convegno convocato a Pisa dalla Domus
Galilaeana ripercorrerà questa vicenda, con
le connesse prospettive scientifiche a opera di Protagonisti della
Fisica italiana odierna: R. Barbieri, G.F. Bassani Presidente della
Società Italiana di Fisica, G. Battimelli, C. Bernardini, E.
Fiorini, f. Guerra, L. Maiani, L.Radicati di Brozolo, N.
Robotti.
E’ un Progetto di ricerca che sancisce l’unità
di umanesimo e scienza attraverso l’accennata convergenza
della Domus Galilaeana e dell’Istituto Italiano di Studi
Germanici, di recente divenuto Ente di ricerca, che è
intervenuto per i sostanziali rapporti di Majorana con
l’ambiente scientifico tedesco dei suoi anni, in particolare
con la Scuola di Lipsia e Werner Heisenberg.