
La Fondazione per i Beni culturali ebraici in Italia ha organizzato l’incontro introdotto da Dario Disegni, presidente dell’Associazione, nel quale, alla presenza dell’autrice e studiosa Chiara Pilocane, sarà mostrata questa preziosa composizione bilingue ebraico – italiana dedicata al duca Carlo Emanuele I di Savoia da un ebreo piemontese, Diodato Segre. Lo studio che rappresenta un unicum inedito composto di una parte in prosa e di una parte in poesia, risale al 1622. Il lavoro illustra la storia del manoscritto, costituito da 15 carte, analizza il testo, di cui pubblica la trascrizione completa e la traduzione delle parti ebraiche ampiamente commentate, e – grazie soprattutto all’ausilio della ricerca archivistica – tenta di ricostruire il contesto di produzione e fruizione e la figura dell’autore.
All’inizio del secolo scorso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino vantava una vasta e importante raccolta di codici ebraici, formatasi fra XVII e ZIZ sec. e costituita da manoscritti di varia provenienza, datati fra XII e XVIII sec.; un così ricco patrimonio fu drammaticamente menomato nel 1904, quando un incendio scoppiato nei locali della biblioteca divorò circa la metà dei codici ebraici, insieme a molti altri libri. Tutti i manoscritti che in qualche modo sopravvissero – quasi sempre, comunque, in forma mutila – riportarono danni assai gravi e molte pagine o frammenti superstiti per lungo tempo giacquero non identificati. Questa pubblicazione è stata ritrovata nell’ambito dell’impegnativo lavoro di restauro, identificazione e ricomposizione dei codici, durato oltre un secolo.