Dalle ricerche di Alan
Lomax e Diego Carpitella alla
documentazione di questue pasquali tuttora in uso alle porte di
Bari, finalmente fruibile per studiosi ed appassionati
un'impressionante quantità di documenti sonori di
straordinario valore culturale.
Intervengono:
Silvia Godelli - assessore alla cultura
Regione Puglia
Domenico
Ferraro - presidente Altrosud
Vincenzo Santoro - coordinatore
progetto
Maurizio Agamennone - consulente
scientifico
Giovanni Rinaldi - direttore Casa Di Vittorio
Cerignola
Nicola Scaldaferri - responsabile
LEAV-Università di Milano
A seguire "Chi suona e canta non muore mai",
rassegna di musiche tradizionali a cura di Gianni Amati e Annamaria
Bagorda.
Passiuna tu
Christù (Antimo Pellegrino,
Zollino)
Il canto pasquale delle comunità grecaniche del Salento,
eseguito da due voci alternate accompagnate dalla fisarmonica.
Decaduta l'originaria funzione di canto di questua, la Passione
è oggi eseguita la mattina della domenica delle Palme e la
mattina del Sabato Santo.
Il Venerdì Santo
dell'Alta Murgia (Grumo Appula)
Eseguito a più voci maschili tutti i venerdì di
Quaresima, fino al momento della processione dell'Addolorata, il
canto del Venerdì Santo, con la sua straordinaria forza
espressiva, segna ancora oggi il paesaggio sonoro della Pasqua di
numerose comunità dell'Alta Murgia.
I fornai, tarantelle e
canti di questua dell'Alta Murgia
(Toritto)
La notte dell'antivigilia di Natale, con una lenta tarantella
cantata sulla fisarmonica e la chitarra francese, si apre la
questua annunciata dal "grido" che un tempo i garzoni dei fornai
pubblici lanciavano all'arrivo della squadra di suonatori.
Lu Lazzarenu e matinate del
Salento jonico (Famiglia De Prezzo,
Sannicola)
Un lacerante canto di questua eseguito, alla vigilia della domenica
delle Palme, da un gruppo di cantori che, con l'organetto o la
fisarmonica, ripetono poi il giro delle famiglie visitate la notte
del Sabato Santo cantando matinate, riproposte dai Fratelli De
Prezzo con un'impeccabile vocalità antica, malgrado la loro
giovane età.
Canti all'organetto e sul
traino dalla Valle d'Itria (Famiglia Zizzi,
Cisternino)
Ben tre generazioni della famiglia Zizzi che, da sempre trainieri,
allevatori e commercianti di cavalli, suonatori e cantatori,
rappresentano un raro caso di continuità familiare
nell’esecuzione degli stili di canto e di ballo
sull'organetto per un repertorio legato al loro lavoro.
Il Sabato Santo della Valle
d'Itria (Coniugi Albanese,
Cisternino)
Dal pomeriggio del Sabato Santo alla mattina di Pasqua, coppie di
suonatori visitano le masserie e le case di campagna cantando
sull'organetto un lungo canto di Passione e di questua, secondo una
tradizione ancora radicata di cui i coniugi Albanese sono i
migliori interpreti.
Serenate e pizziche
pizziche della Bassa Murgia (Ostuni)
Le serenate che, dalla festa di sant’Antonio Abate fino al
Carnevale, tutti i giovedì sono eseguite nel giro delle
case, al suono del tamburello e dell’organetto, concluse, a
notte inoltrata, dalle pizziche pizziche che gli uomini ballano con
forti allusioni di carattere sessuale.
Zampogne e fischietto del
Sub Appennino Dauno (Francesco Capobianco,
Panni)
Uno degli ultimi costruttori e suonatori di una zampogna di canna
che, sopravvissuta a Panni, nel Subappennino Dauno e l'unica ancora
in uso in Puglia, è caratterizzata da un chanter con tre
fori e un lungo bordone con una grande zucca essiccata
all'estremità.
Canti sulla cupa cupa e
tarantelle del carnevale dall'Alta Murgia
(Altamura)
Una questua eseguita da gruppi mascherati con il tamburo a frizione
che con il suo suono grave accompagna canti a strofette e narrativi
e, assieme al tamburello, lunghe tarantelle cantate, caratterizzate
da un sostegno ritmico estremamente intenso.
Canti arbëresh
dell'Alto Salento Jonico (V. Felice e P.
Talò, San Marzano di San Giuseppe)
Il repertorio, profondamente legato al mondo femminile e composto
da canti sul lavoro, canti religiosi e ninne nanne, eseguiti a una
o più voci, di una comunità albanofona che conserva
tuttora un forte legame con le proprie radici culturali.
Chi suona e canta non muore
mai
rassegna di musiche tradizionali
per l'inaugurazione dell’Archivio Sonoro della
Puglia
Bari, 30 marzo ore 18,
Cittadella della Cultura
(Biblioteca Nazionale, Archivio di Stato)
via Oreste Pietro 45
http://www.archiviosonoro.org/puglia/