Fino al 4 giugno 2006
il grande artista sarà il protagonista di un’ampia
esposizione, allestita nella sua casa mantovana, dal titolo
"A casa del Mantegna".
La mostra, che rientra nel programma
celebrativo nazionale del V centenario della scomparsa di Andrea
Mantegna (13 settembre 1506), è stata promossa dalla
Provincia di Mantova in collaborazione con il Comitato Nazionale
per le Celebrazioni del V Centenario della morte di Andrea
Mantegna, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
la Regione Lombardia, il Comune di Mantova, il Centro
Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te.
Documenti autografi, libri, sculture
e dipinti degli anni mantegneschi sono concessi per questa
mostra da musei italiani e stranieri. L’obiettivo che essa si
pone è di illustrare il profilo
artistico di Andrea Mantegna durante i quasi cinquant’anni
della sua attività a Mantova al servizio dei
Gonzaga, di far rivivere la vita della Corte, le figure
dei committenti e dei letterati, assieme alla cultura nel
marchesato mantovano negli anni della permanenza del Mantegna
(1460-1506).
Un’importante sezione dell’ampia
rassegna è riservata alla presentazione,
questa volta ricorrendo a riproposizioni virtuali di straordinaria
efficacia, di una serie di capolavori del Mantegna
che neppure nell’anno del Centenario potranno tornare a
Mantova: i Trionfi di Cesare pensati per il Palazzo di San
Sebastiano a Mantova ed oggi ad Hampton Court, lo Studiolo e la
Grotta di Isabella d’Este, e, proposta assolutamente inedita,
la chiesa in cui era collocata la pala della Madonna della Vittoria
(oggi al Louvre), unica opera del maestro esposta ai fedeli
mantovani fino agli inizi dell’Ottocento. Ampio spazio
sarà riservato anche alla Camera Dipinta detta degli Sposi
del castello di San Giorgio che il visitatore della mostra
avrà modo prima di studiare nella sua ricostruzione virtuale
e successivamente di ammirare dal vero grazie ad un biglietto unico
che permette la visita della mostra nella casa dell’artista e
nella reggia gonzaghesca. L’itinerario mantegnesco si snoda
poi in altri luoghi della città con la visita al Palazzo di
San Sebastiano del marchese Francesco II Gonzaga dove era collocato
il Trionfo di Cesare, alla basilica di Sant’Andrea dove si
trova la cappella funeraria del maestro e alla chiesa di Santa
Maria della Vittoria che sarà aperta per la prima volta al
pubblico.
L’esposizione è
suddivisa in due percorsi principali corrispondenti ai due piani
della casa. Al pianoterra vengono affrontati alcuni temi
della cultura cittadina alla fine del Quattrocento, insieme con i
personaggi e le opere più significative del momento.
L’età tardogotica e la Dieta
mantovana con la presenza di Pio II in città, il gusto
rinascimentale e gli artisti che operano nella corte gonzaghesca
come Leon Battista Alberti, i primi committenti del maestro
padovano (Ludovico II Gonzaga e Barbara di Brandeburgo che
richiesero la decorazione della Camera Dipinta detta degli Sposi),
le figure di Francesco II Gonzaga e della moglie Isabella
d’Este, i musicisti, gli intellettuali e letterati degli anni
in cui Mantegna operò a corte. Il percorso al pianterreno si
conclude con una sala dedicata ad un capolavoro del maestro, il
Redentore del Museo di Correggio, e con un ambiente che presenta
una nuova e approfondita riflessione sulla dimora progettata dal
maestro in città. Le vicende costruttive dell’edificio
si intrecciano necessariamente a quelle della vita del pittore e si
connettono alla riflessione sull’edilizia residenziale a
pianta centrale presente nella trattatistica del Quattro e
Cinquecento. Particolarmente interessanti risultano i rilievi
scientifici realizzati con innovative tecnologie informatiche
dall’Università di Ferrara.
Dopo aver assaporato l’atmosfera di
un’epoca, eccola riprodotta al primo piano della casa questa
volta ricorrendo ad un sofisticato laboratorio
virtuale che si avvale di avanzate tecnologie che
consentono al visitatore di accostarsi e interagire con le
ricostruzioni virtuali di ambienti e cicli pittorici: tra le molte
opere, inserite nel loro contesto, la Camera Dipinta detta degli
Sposi di Palazzo Ducale, il Trionfo di Cesare oggi ad Hampton
Court, lo Studiolo e la Grotta di Isabella d’Este, e la
chiesa in cui era collocata la pala della Madonna della Vittoria
oggi al Louvre. Sempre al primo piano della casa sarà
ricostruita, con un progetto specifico destinato a stimolare la
curiosità e l’interesse attivo dei visitatori di ogni
età, la bottega dell’artista ripensata con tutti gli
oggetti d’uso quotidiano del maestro.
La mostra è curata da Rodolfo
Signorini con la collaborazione di Daniela Sogliani.
Sede
della mostra: Casa del Mantegna
Via Acerbi n. 47 - 46100 MANTOVA
Tel. 0376 360506 - Fax. 0376 326685
e-mail: casadelmantegna@provincia.mantova.it
Orario
di apertura: Dal martedì alla domenica dalle
10.00 alle 18.00
(ultimo ingresso ore 17.30)
Giorno
di chiusura: Lunedì