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AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Societa' Filologica Friulana

Tabella: Scheda di dettaglio diSocieta' Filologica Friulana
Descrizione Dettaglio
Presidente dott. Lorenzo Pelizzo
Telefono +(39) 0432/501598
Fax +(39) 0432/511766
eMail info@filologicafriulana.it
Indirizzo Palazzo Mantica, Via Manin, 18 - 33100
Provincia Udine
Regione Friuli Venezia Giulia
Descrizione Ricca di una ininterrotta tradizione di studi, sostenuta da oltre 4.000 soci e attiva sull’intero territorio del Friuli storico con le quattro sedi di Gorizia, Pordenone, Tolmezzo e Udine, la Società Filologica costituisce uno dei principali punti di riferimento culturale della Regione.La sede principale si trova nel prestigioso Palazzo Mantica, nel cuore di Udine. L’edificio risale al XVI sec.; la facciata principale è dominata dall’ariosa pentafora, che segna il centro del motivo assiale di vuoti e pieni. Il centro è sottolineato ancor più dal bel bassorilievo della Madonna con Bambino murato sotto il poggiolo e dovuto allo scalpello di Carlo da Carona, scultore lombardo attivo in Friuli nella prima metà del Cinquecento. I lavori di restauro, eseguiti nel 1986, hanno portato alla luce veri e propri tesori artistici che fanno conoscere meglio la storia del palazzo. Al piano terra si è potuto accertare che le stanze decorate con stucchi di fine Settecento mascherano soffitti in legno a travi viste del tipo alla sansovina che appartengono al primitivo palazzo rinascimentale. Della decorazione a fresco che doveva ornare nel Cinquecento tutto l’edificio non rimane che un breve lacerto in una stanza verso il cortile interno, opportunamente staccato e ricollocato in sito. Al primo piano sono stati recuperati alcuni soffitti dipinti nell’Ottocento, presumibilmente dall’udinese Giovanni Masutti.La produzione editoriale della Filologica è molto vasta. Tre sono, in particolare, i periodici distribuiti dalla Società.Ce fastu? ‘Che fai?’ (semestrale), già Bollettino della Società Filologica Friulana (dal 1920), che riprende, nel titolo, il frammento del De vulgari eloquentia (I, 11) in cui Dante accenna alle caratteristiche linguistiche della regione friulana. Rivista di impostazione e contenuti scientifici raccoglie lavori e contributi dei migliori specialisti di linguistica, filologia, tradizioni popolari, storia e arte che investigano l’entità etnica e culturale del Friuli.Sot la Nape ‘Sotto la Cappa’ (bimestrale), pubblicato dal 1949, è rivista di taglio divulgativo, di impostazione fresca e piacevole, proponendo, accanto a ricerche su aspetti della storia e della vita del Friuli e della gente, argomenti legati all’attualità e saggi di letteratura friulana contemporanea. Svolge la funzione di Bollettino della Società.Strolic ‘Astrologo’ (annuale), dal 1920, è attualmente supplemento di Sot la Nape e si inserisce nella ricca tradizione friulana dei lunari di fine anno; brioso e vario, traccia “auspici” per l’anno successivo con aneddoti, riflessioni e racconti tratti dalla quotidianità.I titoli già pubblicati dalla Società, tra monografie, miscellanee, saggi, opere di letteratura e di poesia sono oltre 15.000. Di particolare impegno e pregio sono i volumi monografici dedicati alle località del Friuli che di volta in volta ospitano l’annuale Congresso Sociale (i “Numeri Unici”). Si segnalano inoltre le raccolte dei Racconti popolari, la Biblioteca di studi linguistici e filologici, gli Strumenti per lo studio della lingua e della cultura friulane, la collana di letteratura Agâr, i Quaderni di toponomastica friulana, nonché tutta la produzione per la scuola e per i ragazzi. Agli alunni delle scuole dell’obbligo la Società distribuisce gratuitamente, ogni anno in circa 20.000 copie, il diario bilingue friulano-italiano Olmis.Importante patrimonio della Società Filologica Friulana è l’Archivio fotografico Pellis. Si tratta in particolare di 7156 fotografie (lastre, negativi, positivi), realizzate tra il 1925 e il 1942 da Ugo Pellis mentre girava le più sperdute località d’Italia,in qualità di raccoglitore unico dell’Atlante Linguistico Italiano, per censirne e registrarne il patrimonio linguistico locale. Attualmente la Società Filologica è impegnata nel progetto di catalogazione e di digitalizzazione di questi preziosi documenti, un progetto che prevede anche la realizzazione di una banca dati consultabile via Internet.Una convenzione stipulata con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il sostegno della Soprintendenza archivistica per il Friuli-Venezia Giulia, ha permesso di avviare, nel febbraio del 2003, il progetto Documenti antichi dagli archivi friulani. Tale progetto si propone di realizzare una raccolta di documenti, ampia e sistematica, delle fonti antiche in volgare friulano dalle origini alla fine del XV secolo. L’operazione di raccolta, schedatura ed edizione dei documenti antichi in friulano costituisce uno dei più importanti e impegnativi programmi di studio degli ultimi anni nel campo dell’archivistica, della paleografia e della filologia friulana e si presenta, al tempo stesso, come iniziativa preliminare e necessaria in vista della realizzazione, o della ripresa, di fondamentali opere di linguistica e di lessicografia friulana.Il patrimonio documentario antico, che è stato indagato e schedato con la collaborazione di esperti archivisti, paleografi e filologi, è costituito in gran parte da quaderni di contabilità dei camerari dei comuni e delle confraternite delle maggiori località della Regione, dagli atti notarili e di cancelleria, dagli inventari di beni, dagli elenchi di contribuenti o di testimoni a processi. In seno alla Società Filologica è poi attivo il Centro di Toponomastica friulana. Costituito nel 1991, il Centro si occupa della raccolta e dello studio dei nomi di luogo antichi e moderni del territorio regionale, fornendo oltretutto consulenze ai Comuni friulani impegnati nella riscoperta e valorizzazione del proprio patrimonio toponomastico.Nel campo della formazione linguistica e culturale, la Società Filologica organizza, fin dal 1948, corsi di aggiornamento per insegnanti per l’insegnamento del friulano nelle scuole elementari e medie, riconosciuti dai Provveditorati agli studi, prima, e ora dall’Ufficio scolastico regionale. La Società Filologica è inoltre attiva nel campo dei corsi di formazione linguistica rivolti a dipendenti di enti pubblici e privati, a seguito anche dell’approvazione della legge n. 482 del 1999 sulle minoranze linguistiche storiche, ed è presente in numerosi comuni della Regione con i cors pratics di lenghe furlane ‘corsi pratici di lingua friulana’, di vari livelli e aperti alla generalità della popolazione.Numerose sono, inoltre, le attività di promozione della lingua e della cultura friulana realizzate in convenzione con enti pubblici e privati, con la RAI e le emittenti locali, con quotidiani e settimanali della regione.
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