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AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Società Dalmata di Storia Patria

Tabella: Scheda di dettaglio diSocietà Dalmata di Storia Patria
Descrizione Dettaglio
Presidente dott. Marino Zorzi
Telefono Non disponibile
Fax Non disponibile
eMail sddsp@sddsp.it
Indirizzo Via Reiss Romoli 19, 00143
Comune ROMA
Città ROMA
Provincia Roma
Regione Lazio
Descrizione   Il compito di conservare la memoria della cultura italo-dalmata è stato attuato dalla Società Dalmata di Storia Patria soprattutto con il lavoro storiografico: la pubblicazione di saggi, di fonti, di studi, da parte di studiosi italiani e stranieri, spesso di altissimo valore scientifico. Basti ricordare, tra gli italiani, Masimiliano Pavan, Ugo Tucci, Sante Graciotti, Paolo Preto, Lorenzo Braccesi, Giuliano Bonfante, Girolamo Arnaldi, Sergio Anselmi, Ulderico Bernardi, Domenico Caccamo, Rita Tolomeo, Bruno Crevato Selvaggi, Carlo C. Cipriani, insieme con un fedele gruppo di studiosi viennesi e ungari, ai quali si aggiungono collaboratori serbi e croati.   Attraverso la scelta dei soci e dei collaboratori la Società vuole contribuire a creare in Italia e all'estero delle nuove generazioni di ricercatori, forniti di obiettivi di ricerca e strumenti di lavoro adeguati ai tempi.  E' a loro - in particolare agli Istituti universitari italiani interessati alla storia dell'Est Europa (spesso immemori della Dalmazia) e a quelli slavi dedicati all'Italia e alla cultura italiana - che la Società Dalmata di Storia Patria intende affidare il compito di concentrare l' attenzione sul bacino adriatico, anche come luogo deputato di amicizia e di integrazione tra Ovest ed Est europeo, ruolo svolto per secoli dalle terre e dalle genti dalmate, come la rumorosa pubblicistica incolta, partigiana e faziosa, scorda in continuazione.      Ovviamente a ciò si aggiunge, pur nella ridotta disponibilità di risorse,  la partecipazione a convegni, il supporto di giovani studiosi universitari ed appassionati di storia, la valorizzazione di archivi privati e pubblici, In particolare un progetto già in corso, FIDA,  sta portando all’approfondito studio con i metodi archivistici contemporanei, degli archivi storici della costa orientale dell’Adriatico.
Storia  La Società Dalmata di Storia Patria fu fondata il 26 marzo 1926, in Zara da poco  ricongiunta al Regno d'Italia. Non era  la Dalmazia che l'Italia avrebbe voluto; ma Zara, quale sua vecchia capitale, poteva almeno ambire a considerarsi la rappresentante spirituale di tutta la Dalmazia, o almeno custode della sua memoria storica. Oggetto specifico di interesse della Società Dalmata di Storia Patria non era la Dalmazia allora politicamente appartenente all'Italia, ma la Dalmazia storica, dal Golfo del Carnàro alle Bocche di Càttaro.Per la singolare posizione geo-politica di Zara rispetto all'Italia peninsulare nel primo dopoguerra, la Società Dalmata presentò fin caratteri di comunanza e di anomalia rispetto alle altre  Società e Deputazioni di Storia Patria in quanto il territorio di riferimento, la Dalmazia, era nella quasi totalità non più giuridicamente italiano e gli Italiani di Dalmazia erano un gruppo destinato a ridursi, ma non a scomparire. Da ciò il duplice grande compito: scientifico di studiare la "storia patria" , patriottico di perpetuare la memoria del contributo dato dai Dalmati alla civiltà italiana. Il primo presidente della Società, Giuseppe Praga, storico insigne, direttore dell'Archivio di Stato  della Biblioteca Comunale Paravia di Zara, autore tra l'altro di un'epocale Storia della Dalmazia. La vita della Società Dalmata non fu mai facile, dati i tempi del primo dopoguerra e le vicende disastrose vissute con la seconda guerra mondiale ed il secondo dopo-guerra. Già nel 1935,  la Società Dalmata fu forzatamente sciolta e unita alla Regia Deputazione di Storia Patria per le Venezie quale "Sezione Dalmata". Ci fu poi la guerra e con l'esodo degli italiani di Dalmazia il blocco delle attività.        Rinacque a Roma per iniziativa di alcuni Dalmati esuli in Italia, nel 1961, affiancati poi  da studiosi italiani e stranieri, che non avevano alcun legame specifico con la Dalmazia, fra molte difficoltà materiali ed ideologiche.Frutto dell'attività della Società sono le varie decine di volumi degli "Atti e memorie della Società Dalmata di Storia Patria" e dei collaterali "Studi e testi".  Significativi i convegni organizzati  anche in collaborazione con varie Università, la "Società Dante Alighieri", con l'"Istituto della Enciclopedia Italiana", la "Fondazione Giorgio Cini" di Venezia, l'"Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere e Arti" La Società è stata onorata della medaglia dei benemeriti della cultura e di un francobollo celebrativo.
Patrimonio documentale e altro Le vicende della travagliata storia della Società hanno portato alla perdita del patrimonio bibliografico in precedenza accumulato. Tuttavia una biblioteca sociale, specializzata sulla Dalmazia, è esistente e continuamente aggiornata, con pubblicazioni rare italiane e straniere. Ovviamente è a disposizione dei Soci ma anche degli studiosi, previo accordo per le modalità dio consultazione.Oltre un migliaio di volumi con alcune centinaia d’opuscoli, in corso di inserimento nel SBN.
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