Descrizione |
Nessuna informazione disponibilLa Fondazione Istituto per la Storia dell'Età Contemporanea - ISEC è una ONLUS costituita nel 2002. Ha lo scopo di raccogliere, conservare, ordinare e porre a disposizione degli studiosi i documenti atti a ricostruire la vita sociale, politica ed economica dell'Italia contemporanea.Ha raccolto negli anni una imponente documentazione di imprese industriali (che occupa circa 4 km lineari), comprendente carteggi amministrativi, disegni tecnici, preziosi libri - matricola, ecc.). Molto ampia è anche la parte che permette la ricostruzione di vicende personali di uomini politici e la vita della organizzazioni sindacali e dei partiti politici: tutte le carte sono consultabili nel suo ARCHIVIO (link). Possiede inoltre una larghissima dotazione libraria in cui stanno diverse biblioteche tecniche (Biblioteca ISEC ). Ha inoltre il compito di promuovere ricerche e pubblicazioni di valore scientifico, e in questo si rivolge precipuamente ai giovani studiosi (Pubblicazioni)Infine organizza convegni, seminari, pubblici dibattiti sia nell'area metropolitana milanese sia in altre sedi italiane o straniere, in collaborazione con altri Istituti con analoghe finalità; nelle scuole affianca la formazione degli insegnanti e offre corsi per gli studenti. In collaborazione con il Comune di Sesto San Giovanni ha aperto l'Archivio Bottega Sacchi, che presenta tra l'altro un'originale dotazione documentaria.e. |
Storia |
L’Isec nasce nel 1973 come Istituto milanese per la storia della resistenza e del movimento operaio (Isrmo) per iniziativa di protagonisti della Resistenza e di studiosi di storia contemporanea dell’area milanese, con l’obiettivo di raccogliere e conservare fondi archivistici e librari per la storia politica, sociale, economica del Novecento.In anni più recenti una particolare attenzione è stata rivolta alla storia economica dell’area milanese, soprattutto all’evoluzione delle grandi imprese industriali attive dalla seconda metà dell’Ottocento.L’impegno nella salvaguardia della documentazione archivistica e bibliografica è stato sin dai primi anni accompagnato dall’attività di ricerca, entro il più ampio quadro della storia dell’Italia contemporanea, dalla pubblicazione di monografie, e dalla edizione di fonti e strumenti bibliografici e archivistici. Attualmente le pubblicazioni della Fondazione sono edite da Guerini & Associati nelle collane, appositamente realizzate, “Ripensare il Novecento” (fonti e strumenti) e “Promemoria”.La Fondazione organizza convegni e seminari di studio in collaborazione con analoghe istituzioni italiane ed europee; offre consulenze di didattica della storia e, sulla base di convenzioni con le università milanesi, propone stage per gli studenti. Fornisce consulenze per la costituzione e l'ordinamento di archivi storici a soggetti esterni (aziende, associazioni, scuole).Nel maggio del 2008 la Fondazione ha stipulato una convenzione con la Direzione generale degli archivi in base alla quale le è stato riconosciuto il ruolo di “Archivio economico territoriale”.Dal 2009 è socio sostenitore di “Museimpresa” e fa parte della rete “Archivi del ‘900”.Nel corso degli ultimi anni ha stipulato convenzioni con le principali università milanesi per l’utilizzo dei propri materiali archivistici e bibliografici.L’archivioL’archivio, dichiarato di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza archivistica regionale della Lombardia nel 1984, conserva documentazione che illustra aspetti della vita sociale, politica, economica e culturale italiana, dal Cinquecento ai giorni nostri; dalle prime forme di industrializzazione al sorgere delle grandi imprese, dalle lotte della Resistenza all’attività di movimenti e partiti politici e organizzazioni sindacali. L’archivio è suddiviso in tre sezioni:- “Antichi”: conserva archivi di antiche famiglie lombarde: la documentazione testimonia le vicende della proprietà fondiaria milanese e lombarda a partire dal Cinquecento, in particolare per quanto riguarda le questioni ereditarie, i passaggi di proprietà, le colture e le prime forme di attività manifatturiera; - “Politico-sociali”: conserva documentazione relativa alla Resistenza (in particolare nel Milanese), al movimento operaio, a partiti, organizzazioni, associazioni e movimenti democratici, a personalità del mondo politico e culturale milanese;- “Imprese e lavoratori”: conserva da un lato la documentazione degli organismi dei lavoratori di alcune tra le più importanti imprese del Milanese: commissioni interne, consigli di fabbrica, consigli di gestione, Cln aziendali, sezioni aziendali dei partiti politici e dei sindacati; dall’altro gli archivi di grandi imprese milanesi e nazionali, che hanno avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo industriale dell'Italia. Tra i più significativi: l’Archivio storico Breda (1899-1985), costituito da documentazione cartacea (600 ml), 45.000 immagini fotografiche, 10.000 disegni tecnici di prodotti e impianti, 1.000 bozzetti pubblicitari; l’Archivio storico Ercole Marelli (1896-1980; 849 faldoni, 35.000 stampe fotografiche); l’Archivio storico della Società italiana per le strade ferrate meridionali (Bastogi) (1862-1984, 150 ml).Questi archivi sono caratterizzati da una grande ricchezza tipologica: accanto alla documentazione cartacea, i disegni tecnici dei prodotti e degli impianti permettono l'indagine delle trasformazioni tecnologiche e della cultura di progetto; le planimetrie svelano il farsi del paesaggio industriale; le fotografie narrano quasi un secolo di storia del lavoro e della tecnica; i bozzetti pubblicitari, firmati spesso da grafici molto noti (vale la pena citare Araca, Boccasile, Huber), sono espressione di una cultura della comunicazione che ancora oggi qualifica l’immagine internazionale di Sesto San Giovanni e dell’area milanese. Gli inventari dei fondi archivistici sono consultabili on line sul sito della Fondazione (www.fondazioneisec.it) . |
Patrimonio documentale e altro |
La biblioteca conserva circa 80.000 volumi di storia contemporanea politica, sociale ed economica; oltre 10.000 opuscoli stampati in Italia e all'estero dal 1860 a oggi; 3.500 testate: dai grandi quotidiani nazionali ai giornali antifascisti clandestini, dai giornali sindacali di fabbrica e di categoria alle riviste di storia contemporanea. Da segnalare alcuni fondi speciali, come la biblioteca tecnica Ercole Marelli (3.300 volumi), la biblioteca dell'Ufficio studi della Falck, conosciuta come Biblioteca Armando Frumento (3.500 volumi circa), la biblioteca del Centro ricerche e controlli (Cer.co) Falck (4.000 volumi) e la biblioteca Aem (16.000 volumi, comprendenti la biblioteca dell’uomo politico ed economista Roberto Tremelloni). Presso l'Istituto è depositata la biblioteca del Collegio degli ingegneri e architetti di Milano, costituita da circa 21.000 volumi fra monografie e periodici di carattere tecnico-scientifico, editi dalla metà del ’500 ai giorni nostri.Il settore consultazione è costituito da circa 1.000 volumi fra repertori, inventari archivistici, bibliografie, tesi di laurea collocati a scaffale aperto in sala studio, unitamente a 80 riviste correnti di storia contemporanea.Il patrimonio bibliografico della Fondazione Isec, corredato da cataloghi cartacei, è consultabile on line all’indirizzo del Servizio Bibliotecario Nazionale (www.sbn.it) oppure sull’Opac della Regione Lombardia. |