Descrizione |
Con la sua attività il Centro studi ha cercato di trasformare la casa di Gobetti, in via Fabro 6 a Torino, in uno spazio aperto agli studiosi, ai giovani e alla ricerca. Il suo primo servizio è la documentazione. La biblioteca, specializzata nella storia e nella politica del '900, conta oggi più di 65.000 titoli. L'emeroteca comprende più di 4.400 testate. Il Centro ospita, accanto alle biblioteche personali di Piero Gobetti, Ada Prospero e Norberto Bobbio, anche parte della biblioteca di Franco Antonicelli e di altri studiosi torinesi quali Zino Zini, Silvio Trentin e Sergio Caprioglio. La biblioteca aderisce al Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN).L'archivio storico del Centro studi comprende, oltre al nucleo originario delle carte e dei documenti di Piero e Ada Gobetti, numerosi fondi relativi alla storia del Novecento, dell'antifascismo e del movimento operaio. Tra i principali si segnalano il fondo Franco Antonicelli, il fondo dei Consigli di gestione del Piemonte, il fondo Giuseppe Rapelli, il fondo Barbara Allason e il fondo Marcello Vitale sui movimenti politici e sociali degli anni '60 e '70. Anche in questo settore spicca il consistente archivio professionale di Norberto Bobbio consistente nell’insieme dei documenti da lui prodotti o raccolti in oltre sessant’anni di attività come studioso e come uomo di cultura. Ad intervalli regolari, fino al termine dei lavori di riordino previsti per il centenario della nascita del professore (18 ottobre 2009) verranno aperte alla consultazione le diverse sezioni dell’archivio. La prima sezione è stata presentata il 14 ottobre 2005.Le altre attività del Centro sono la promozione di manifestazioni culturali e la ricerca storica. Rientrano tra le manifestazioni culturali le mostre (come Piero Gobetti e il suo tempo, utilizzata in più occasioni anche nelle scuole), le conferenze, le presentazioni di volumi, i seminari (come quello in corso dal 1980, intitolato "Etica e Politica" e fondato da Norberto Bobbio, che nelle diverse edizioni ha condotto una ricerca inter-disciplinare sugli eventi e i grandi problemi del Novecento). La ricerca è indirizzata principalmente verso gli studi gobettiani, i temi legati all'ambiente culturalmente più vicino a Piero Gobetti (antifascismo, democrazia, movimento operaio) e ai movimenti politici e culturali del secolo ventesimo. Un altro filone di ricerca è rappresentato dagli studi sulla figura e l’opera di Norberto Bobbio. Il Centro ha pubblicato, tra il 1961 e il 1967, una serie di 12 Quaderni, prevalentemente di documentazione del proprio patrimonio bibliotecario. A partire dal 1975 pubblica, in collaborazione con l'Istituto Piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea e con l'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, la rivista Mezzosecolo. Materiali di ricerca storica, di cui sono usciti 13 fascicoli, comprendenti documenti inediti dall'archivio di Piero Gobetti, studi, memorie, interviste. Grazie alla collaborazione con il Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario gobettiano, tra il 2001 ed il 2005 è stata realizzata una versione “digitale” dell’intera raccolta de “La Rivoluzione liberale”, la più nota delle riviste create da Piero Gobetti, uscita settimanalmente dal febbraio 1922 al novembre 1925. Tale progetto ha reso facilmente accessibile una delle più importanti riviste di cultura e di politica del Novecento italiano che può essere consultata sia nel suo formato originario sia in formato testo ed interrogata secondo vari criteri di selezione. E’ stato inoltre pubblicato nel 2003 il primo volume del carteggio di Piero Gobetti (1918-1922) curato dalla professoressa Ersilia Alessandrone Perona ed edito dalla casa editrice Einaudi (prima ristampa, 2004). Si sta attualmente lavorando alla realizzazione del secondo volume che riguarda l’epistolario del 1923.Tramite il sito Internet del Centro (www.centrogobetti.it) è possibile acquisire informazioni sulla storia e sulle attività correnti del Centro, sulle iniziative in corso e sul calendario delle manifestazioni in programma. E’ possibile inoltre consultare direttamente il catalogo della biblioteca, prendere visione dell’elenco completo dei fondi archivistici disponibili, consultare la versione digitale de “La Rivoluzione liberale”, nonché accedere ad una specifica sezione è dedicata alla rassegna stampa dei principali articoli comparsi sui giornali quotidiani, relativi alle figure e all’opera di Piero Gobetti e di Norberto Bobbio. Dal sito del Centro è inoltre possibile accedere al sito dedicato all’opera di Norberto Bobbio (www.erasmo.it/bobbio) che si compone di tre settori. Il primo e il secondo settore sono costituiti rispettivamente dalla bibliografia completa degli scritti “di” Norberto Bobbio e dalla bibliografia degli scritti “su” Bobbio in continuo aggiornamento. Il terzo settore riguarda la biblioteca di studio del professore, inserita in SBN e consultabile tramite un collegamento privilegiato con il CSI Piemonte. |
Patrimonio documentale e altro |
La biblioteca e l'emeroteca raccolgono attualmente circa 60.000 volumi, e oltre 4.400 collezioni storiche di giornali e riviste. Le raccolte correnti dei periodici sono invece 58: 3 giornali quotidiani, 55 a periodicità diversa.Biblioteca storica del Centro GobettiSi tratta di un patrimonio librario di altissimo livello, che si compone di alcuni fondi storici e dei volumi acquistati direttamente dal Centro studi, talora attraverso collezionisti e librerie antiquarie. L'emeroteca conserva collezioni di particolare ricchezza e pregio del primo Novecento, in particolare le raccolte complete originali delle riviste gobettiane ("Energie Nove", "La Rivoluzione liberale" e "Il Baretti"). Nel complesso si configura pertanto una biblioteca specializzata su alcune figure e correnti della cultura e della politica italiane del Novecento, ma anche - più in generale - sulla vicenda nazionale dall'Unità ai giorni nostri e sulla storia del pensiero politico contemporaneo. È un punto di riferimento obbligato, ovviamente, per gli studiosi di Piero Gobetti e di Ada Prospero, dell'antifascismo di matrice liberaldemocratica, nonché del pensiero e dell'opera di Norberto Bobbio. La biblioteca aderisce al Sistema Bibliotecario Nazionale (S.B.N.), la rete informatica nazionale che fornisce un catalogo unificato delle biblioteche italiane, accessibile dal sito www.sbn.it e, a livello regionale, dal sito www.regione.piemonte.it/opac (servizio "Librinlinea"). Biblioteca personale di Piero GobettiIl nucleo storico centrale della biblioteca è rappresentato dai volumi che appartennero a Piero Gobetti, recanti in molti casi la data di acquisto (o di lettura) e talora appunti manoscritti a margine, o brevi note dello stesso Gobetti. Sono in tutto 3120 opere, che spaziano dalla filosofia alla storia, alla letteratura (di particolare rilievo sono le opere di letteratura russa, alle quali i giovanissimi Piero e Ada dedicarono com'è noto molta attenzione, cimentandosi anche in alcuni lavori di traduzione). L'intero materiale è catalogato in SBN. Biblioteca personale di Ada Prospero Marchesini GobettiAlla morte di Ada, nel 1968, la sua biblioteca personale dalla casa di Reaglie (Torino) fu trasferita nei locali del Centro studi. Si tratta di 2500 volumi, schedati e nella quasi totalità inseriti in SBN. Le sezioni più rilevanti riguardano la pedagogia, i problemi della scuola e la letteratura per l'infanzia, cioè i campi in cui nel secondo dopoguerra Ada esplicò la maggior parte della propria iniziativa; significative sono anche alcune raccolte di periodici e di riviste, riguardanti i medesimi problemi, nonché numerosi bollettini realizzati da istituti scolastici negli anni Cinquanta e Sessanta. Biblioteca Franco AntonicelliI circa 6000 volumi, che compongono questa sezione della biblioteca, riflettono la varietà degli interessi storici, politici e letterari di Antonicelli, nonché la sua passione per i volumi rari e le antichità librarie. Le sezioni più corpose sono quelle di letteratura, comprendente la maggior parte dei classici italiani ed esteri, quella di storia, specializzata nella storia d'Italia e d'Europa a partire dalla metà dell'Ottocento, e quella dedicata al fascismo e all'antifascismo nel periodo tra le due guerre. Anche questo materiale è interamente catalogato e inserito in SBN. Biblioteca Sergio CaprioglioI circa 5000 libri dello studioso dell’antifascismo italiano e torinese, Sergio Caprioglio, vertono sulla storia del Novecento con particolare riguardo ai primordi del pensiero socialista. Si segnala un cospicuo gruppo di pubblicazioni in lingua russa e in altre lingue dell’Europa orientale. Sono iniziati la catalogazione e l’inserimento in SBN.Biblioteca Norberto BobbioLa donazione della biblioteca Bobbio al Centro Gobetti, annunciata nel 1989, è proseguita negli anni successivi ed è stata ufficializzata nel 1996. Le principali aree della biblioteca sono la filosofia e le scienze sociali e politiche. Sezioni specifiche sono dedicate alla filosofia del diritto (la più ampia), alla filosofia della politica, alla filosofia della scienza e alla filosofia italiana del Novecento. Le scienze sociali e politiche, a loro volta si suddividono, in sociologia, diritto, politica, quest'ultima distinta in due filoni: scienza della politica e storia del pensiero politico. La biblioteca comprende un piccolo settore antiquario. I volumi e gli opuscoli già conservati al Centro sono circa 20.000, che corrispondono più o meno ai due terzi dell'intera biblioteca. I materiali che vengono regolarmente trasferiti dalla abitazione del professore ai locali del Centro studi vengono classificati, catalogati e inseriti in SBN e messi a disposizione del pubblico. Per quanto riguarda l'emeroteca, sono state trasferite 60 testate complete e numerosissime incomplete; il suo nucleo centrale è costituito dalle riviste di filosofia e di storia del pensiero politico, tra le quali la "Rivista di filosofia", la "Rivista di storia della filosofia", la "Rivista internazionale di filosofia del diritto", "Filosofia politica" e "Teoria politica". Acquisizioni diverseIn questa sezione sono conservati volumi e opuscoli di alcuni autori di fondi documentari tra i quali Zino Zini e Silvio Trentin, catalogati e inseriti in SBN.ArchiviIl Centro studi conserva un patrimonio archivistico, consistente in 38 fondi storici, per un totale complessivo di circa 150 metri lineari. Si tratta nel complesso di una documentazione di grande importanza, alla quale attingono di frequente studenti, dottorandi, ricercatori, professori universitari, appassionati delle vicende storiche del XX secolo. Il lavoro per la conservazione in condizioni idonee, per l'ordinamento, la catalogazione e la messa a disposizione del pubblico di questi materiali costituisce uno degli impegni centrali del Centro, sin dalla fondazione. Da tempo, inoltre, è stata avviata la catalogazione computerizzata dei diversi fondi, con l'obiettivo di costruire nell'arco dei prossimi anni un unico, grande catalogo informatico da rendere consultabile in Internet.Il Centro studi, infine, è disponibile ad accogliere e a ordinare ulteriore materiale documentario, attinente ai suoi campi di interesse storico.Archivio personale di Piero GobettiIl nucleo originario centrale dell'archivio è costituito dalle carte di Piero Gobetti. Si tratta di circa 6500 documenti: materiali dell'infanzia e dell'adolescenza, tessere e documenti personali, fotografie, manoscritti e appunti di lavoro, documentazione di carattere amministrativo (relativo all'attività della casa editrice), ritagli di giornali dell'epoca. Fondamentale è la corrispondenza da lui intrattenuta con gli editori e i principali protagonisti della politica e della cultura del suo tempo. L'arco cronologico va dal 1901 alla seconda metà degli anni Venti. Nel 1992 questo fondo è stato dichiarato "di notevole interesse storico" dalla Sovrintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta. Tutto il materiale è catalogato con il programma informatico GEA (Gestione Elettronica Archivi), realizzato nell'ambito del progetto nazionale "Archivi del 900", promosso dal consorzio BAICR. In considerazione della particolare importanza di questo archivio, ogni singolo documento, appartenente alla serie "Corrispondenza", è stato inoltre riprodotto tramite scansione elettronica, al fine di renderlo consultabile in video.Archivio personale di Norberto BobbioDal luglio 2002 il professor Norberto Bobbio ha affidato al Centro studi Piero Gobetti a titolo di comodato e a tempo indeterminato (secondo le modalità stabilite da un'apposita convenzione) il proprio archivio consistente nell'insieme dei documenti, da lui prodotti o raccolti in oltre sessant'anni di attività come studioso e come uomo di cultura. In esso si riflettono i due grandi campi di studio in cui Bobbio ha esercitato il suo magistero: la filosofia del diritto e le scienze sociali e politiche, con un particolare riguardo per la storia della cultura in Italia. I vari documenti sono l'espressione degli studi da lui condotti nelle varie discipline (per esempio filosofia del diritto, filosofia della politica, storia del pensiero politico, scienza della politica), sulle correnti di pensiero (liberalismo, marxismo, pacifismo, comunismo), sugli autori (Locke, Hobbes, Hegel, Kant); sui concetti (rivoluzione, libertà, eguaglianza, potere). Una parte di documenti riguarda i rapporti con gli istituti e le associazioni culturali (l'Università, la Fondazione Luigi Einaudi, la casa Editrice Giulio Einaudi, la Società Europea di Cultura, il Centro studi Piero Gobetti). Un posto a parte occupano il nucleo privato dell'archivio e l'amplissimo epistolario (vero e proprio spaccato della cultura europea del ‘900) in cui figurano, tra gli altri, intellettuali come Nicola Abbagnano, Giovanni Spadolini, Augusto Del Noce, Ludovico Geymonat, Carl Schmitt, Bertrand Russell.L'arco cronologico va dagli anni Trenta ai primi anni del 2000, anche se il nucleo documentario più consistente riguarda il periodo dagli anni Cinquanta in poi. La sua caratteristica precipua (che lo rende particolarmente prezioso) sta nell'essere un “archivio di lavoro” che nasce e si sviluppa come uno strumento funzionale alle attività e alle ricerche dello studioso, tanto che si può dire che esiste una stretta connessione tra la struttura dell'archivio e il metodo di lavoro e le categorie del pensiero di Bobbio. Per la ricchezza e sistematicità del suo contenuto, esso consente di seguire, attraverso la particolare visuale del suo autore, i principali avvenimenti della storia politica e culturale del Novecento. L'ordinamento ha luogo rispettando la struttura originaria data all'archivio nel corso della sua attività dal professor Bobbio. Nell’ottobre 2004 l’archivio è stato trasferito dall’abitazione del professore, via Sacchi 66, alla sede del Centro Gobetti, via Fabro 6, ed è ora situato in una stanza attrezzata per la normativa antincendio e per la protezione ambientale. É in corso il riordino e la schedatura con il programma Guarini della Regione Piemonte, a cura delle archiviste Marina Brondino e Enrica Caruso, con il coordinamento del responsabile dell’archivio per il Centro studi, Pietro Polito, che negli ultimi anni è stato assistente e collaboratore del professore. L’intero progetto (così come l’acquisizione e la gestione della biblioteca) è seguito da una commissione composta da Andrea Bobbio, Michelangelo Bovero, Laura Contini, Pietro Polito, Marco Revelli.Altri fondi archivisticiTra gli altri fondi più consistenti e storicamente rilevanti, segnaliamo:- Archivio Ada Prospero (moglie e principale collaboratrice di Gobetti, ma anche autrice e traduttrice, esperta in problemi dell'infanzia e dell'educazione, vicesindaco di Torino dopo la Liberazione); si tratta di 58 scatole di materiale, comprendente ricordi di famiglia, appunti e quaderni, corrispondenza, riviste e pubblicazioni varie; l'arco cronologico va dal 1890 al 1977;- Archivio Franco Antonicelli (letterato e politico antifascista, figura di spicco della vita culturale torinese); 30 scatole, anni 1924-1974; - Archivio Silvio Trentin (combattente nella prima guerra mondiale e antifascista di orientamento federalista); 8 scatole, anni 1909-1986;- Archivio Giuseppe Rapelli (politico e organizzatore sindacale cattolico); 38 scatole, anni 1920-1968; si tratta di uno dei più rilevanti fondi archivistici personali, relativi al sindacalismo di ispirazione cristiana;- Archivio Umberto Calosso (esule antifascista e socialista democratico); 11 scatole, anni 1915-1958;- Archivio Barbara Allason (letterata, scrittrice e corrispondente di guerra nella I guerra mondiale); 18 scatole, anni 1826-1968 (conserva anche documentazione relativa al padre Ugo);- Archivio dei Consigli di Gestione del Piemonte; 44 scatole, anni 1945-1962; conserva la documentazione ufficiale relativa agli organismi che nel secondo dopoguerra furono preposti alla ricostruzione delle fabbriche;- Archivio Marcello Vitale (intitolato a un militante della Nuova sinistra torinese); 177 scatole, anni 1953-1997; consiste in raccolte di volantini di propaganda, di giornali e numeri unici, di opuscoli e materiale di analisi e di discussione; è tra i più importanti fondi a livello nazionale, dedicati all'attività delle formazioni politiche e sociali degli anni Sessanta e Settanta; è composto da più fondi personali, pervenuti e raccolti in tempi diversi a partire dai primi anni Ottanta, e ai quali continuano tuttora ad aggiungersi nuove donazioni di materiale;- Archivio Domenico Zucaro (studioso torinese, socialista); 75 scatole, anni 1919-1990; la donazione testimonia il contributo dello studioso alla ricostruzione della figura di Gramsci e del confronto politico negli anni 1927-1939 tra socialisti, comunisti e militanti di GL.- Archivio Zino Zini (filosofo e scrittore socialista); 16 scatole, anni 1886-1987; (conserva anche documentazione relativa alla figlia Marisa). Archivio fotograficoIl Centro studi conserva anche un ricco archivio fotografico, di circa 10.000 pezzi, tra negativi, lastre, copie e provini, che sovente è stato utilizzato per mostre, pubblicazioni, documentari, trasmissioni televisive. Vi sono conservati documenti su vari momenti della storia italiana del Novecento (a partire dalla crisi dello Stato liberale, arrivando sino alle lotte sociali del secondo dopoguerra) e su numerosi personaggi della politica e della cultura. Alcune sezioni sono dedicate a momenti della storia di Torino, come il fascismo e l'occupazione delle fabbriche. Una specifica sezione dell'archivio riguarda inoltre le attività svolte dall'istituto (convegni, seminari, mostre, celebrazioni). |