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AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Ateneo Veneto

Tabella: Scheda di dettaglio diAteneo Veneto
Descrizione Dettaglio
Presidente Michele Gottardi
Telefono +39 041 5224459
Fax +39 041 5200487
eMail info@ateneoveneto.org
Indirizzo San Marco 1897 - Campo San Fantin
Comune VENEZIA
Città VENEZIA
Provincia Venezia
Regione Veneto
Descrizione Nessuna informazione disponibile.
Storia  L'Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti nacque dalla fusione della Società veneta di medicina, dell'Accademia dei Filareti e dell'Accademia Veneta letteraria, il 12 Gennaio 1812, con decreto di Napoleone Bonaparte. Il primo presidente fu Leopoldo Cicognara.Antica sede della Scuola di Santa Maria e di San Girolamo "applicata alla giustizia", come si legge nei documenti ufficiali della Serenissima, o più comunemente detta di San Fantin."E' architettura di Alessandro Vittoria l'Oratorio di San Gerolamo sul Campo di San Fantino" afferma il Temanza nel 1778.Con il R.D. 25 Aprile 1878 firmato da Re Umberto I e controfirmato dal ministro della P.I. Francesco De Sanctis, l'Ateneo Veneto venne eretto in "corpo" morale e si dava uno strumento che fu approvato nel 1877 e, successivamente, modificato e perfezionato nel Giugno 1920, nell'Ottobre 1934, nel Maggio 1949 e nel Maggio 1969.Dal dicembre 1997 (DDL 460/1997 e rel. modifiche) l'Ateneo Veneto è divenuto "ONLUS", Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale.Nonostante le spoliazioni avvenute nel periodo napoleonico la sistemazione odierna dell'Ateno Veneto presenta opere notevoli.In origine, nel 1458, la Scuola era costituita da due Confraternite, quella di S. Girolamo e quella di S. Maria della Consolazione o della Giustizia con sede comune presso la Chiesa di S. Fantin, da cui più brevemente la denominazione Scuola di S. Fantin con scopi anzitutto assistenziali, esse svolgevano anche la pietosa funzione di accompagnare al "supplizio" i condannati a morte, funzione che portava ad attribuire alla Scuola il nome corrente di Scuola di S. Fantin dei "picai" o della "buona morte".Nel 1471 le Confraternite i trasferirono nella loro prima sede autonoma, limitata a due ambienti al piano terreno di un vicino edificio - oggi sede dell'Ateneo Veneto - che, dopo un periodo di quasi un secolo quale centro di attività assistenziale, nel 1562, venne distrutto da un incendio.Successivamente, con l'intervento di grandi architetti, pittori e scultori, ebbe luogo lungo tutta la metà del Cinquecento, fra manierismo e barocco, una profonda ristrutturazione che portò la Scuola agli inizi del Seicento alla nuova attuale configurazione.La chiesa a pianterreno è ora la sala delle conferenze, l'albergo, al primo piano è la sala di lettura; verso il 1664 si aggiunge l'albergo piccolo ora sala Tommaseo e, al pian terreno, la sagrestia nuova, ora sala delle riunioni. All'ultimo piano dell'edificio è sistemata la biblioteca che conta circa 36.000 volumi, alcuni dei quali di inestimabile valore storico e artistico.Nell'immaginare la ricchezza dell'impostazione e la complessità decorativa dell'insieme in quell'inizio di secolo, in relazione alla valutazione dell'attuale patrimonio artistico, è opportuno considerare le diverse vicende che hanno segnato la Scuola a partire da quegli anni, vicende particolarmente rilevanti durante l'Ottocento. A questo proposito infatti agli inizi del secolo, avvenne la soppressione della Scuola e il relativo edificio fu destinato nel 1808 alla Società Veneta di Medicina. Quest'ultima, fusasi con altri istituti culturali, diede vita il 12 Gennaio 1812 al nuovo sodalizio che prese il nome di Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, avendo come primo Presidente lo storico dell'arte Leopoldo Cicognara, morto a Venezia nel 1834.Tra i vari soci che l'Ateneo Veneto ha annoverato nel corso degli anni, vi sono nomi illustri quali: Daniele Manin, Nicolò Tommaseo, Pietro Paleocapa, Alessandro Manzoni, Antonio Fogazzaro, Diego Valeri, Carlo Rubbia.
Patrimonio documentale e altro Quanti dei frequentatori abituali delle biblioteche veneziane, sanno che esiste una biblioteca nella quale è possibile consultare 36.000 opere, tra le quali ben 20.000 di materia veneziana e triveneta, la maggior parte antiche e pregiate all'interno dello storico Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, edificio situato in campo San Fantin (adiacente al teatro "La Fenice"), nell'edificio dell'antica Scuola dei "Picai", o di San Girolamo "applicata alla giustizia"?A seguito di un radicale programma di rinnovamento dell'istituto "in toto", avviato durante quest'ultima Presidenza, anche la biblioteca è stata soggetta ad una nuova attrazione, al fine di definire precisamente la tipologia e i compiti che essa deve svolgere.La biblioteca dell'Ateneo Veneto è ora in grado di assumere una posizione precisa e un compito specialistico (grazie anche ad un prossimo futuro finanziamento regionale) all'interno del panorama delle altre istituzioni e fondazioni bibliotecarie, già attive e più frequentate in città sin dagli anni '90.
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