Storia |
Nel 1981 per volontà di un gruppo di studiosi e politici si costituì questa associazione senza fini di lucro, finalizzata al raggiungimento di obiettivi quali la conoscenza e lo studio della realtà iblea, delle vicende sociali e della lotta politica e sindacale che ha contraddistinto la storia locale dei secoli XIX e XX. Il centro è stato intitolato a Feliciano Rossitto, sindacalista, uomo di rilevante statura politica e umana, attento ai problemi della cultura. A partire dal 1985 il Centro ha creato il primo punto di riferimento per la città, nella sede di piazza Gramsci. Da qui è iniziata la sua avventura di formazione, promozione e sostegno delle idee e della cultura. |
Patrimonio documentale e altro |
Il Centro Studi Feliciano Rossitto possiede una biblioteca aperta al prestito e alla consultazione. Il suo patrimonio librario è composto da una nutrita sezione storica, con particolare riferimento alla storia contemporanea, da una sezione letteraria, di poesia e narrativa, economia, etnologia, scuola, pedagogia e didattica, scienza e filosofia, saggistica varia.Una parte del patrimonio librario è stato offerto da donatori diversi e in particolare dal professore Giuseppe Miccichè, presidente del Centro e dalla vedova di Feliciano Rossitto. Inoltre consistenti contributi in libri sono inviati annualmente dalla Soprintendenza ai Beni Librari di Siracusa. La bliblioteca comprende una preziosa sezione di Storia contemporanea, che ha una sottosezione dedicata alla Sicilia e alla provincia di Ragusa.L’archivioE' una preziosa testimonianza della storia, del significato e dell'evoluzione del mondo politico e sindacale che ha contraddistinto la Sicilia, con particolare riferimento all'epoca compresa fra l'Unità d'Italia e il secondo dopoguerra. I documenti provengono dall'Archivio Centrale dello Stato dagli Archivi di Stato di Ragusa e Siracusa, dall'Istituto Gramsci di Roma e da archivi privati. Tale patrimonio documentaristico costituisce un valido strumento per storici, ricercatori e universitari che vogliono realizzare una lettura critica delle lotte sindacali, politiche e sociali del passato oltre che delle vicende dell'economia e della letteratura.EmerotecaE' ricca di numerosi periodici nazionali, dell'isola e della provincia di Ragusa, molti dei quali hanno cessato la loro pubblicazione, mentre altri continuano la loro attività. Fanno parte dell'archivio documenti del Casellario politico centrale che riguardano i confinati politici del ventennio fascista nella provincia iblea, la corrispondenza del Fondo Terranova, etc. Vi si possono consultare i numeri del quotidiano "L’Unità", che vanno dall’‘85 ad oggi, de "Il Corriere di Catania" e "Il Corriere di Sicilia", degli anni Cinquanta e Sessanta e alcune preziose collezioni di vecchie riviste di letteratura come il "Menabò" di Elio Vittorini o di cultura e politica come "Il Contemporaneo", " I quaderni piacentini " etc.C'è anche un'interessante raccolta di microfilm relativi a periodici dal secolo scorso ai giorni nostri. Orari per il pubblico: Dal Lunedì al Venerdì: dalle 9:30 alle 11:30 dalle 16:30 alle 18:30 |