Descrizione |
L’Accademia Pugliese delle Scienze non persegue fini di lucro e ha per scopo l’incremento delle scienze fisiche e morali. Promuove studi e ricerche nei vari campi dello scibile e organizza sia seminari di altissima specializzazione che conferenze idonee a favorire la divulgazione della cultura scientifica. Gode del diritto di darsi propri ordinamenti, ai sensi dell’art. 33 della Costituzione, e assolve i propri compiti istituzionali in modo autonomo nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato. È formata da due Classi, una di Scienze Fisiche Mediche e Naturali e l’altra di Scienze Morali. Ciascuna Classe è composta di un numero massimo di 60 Accademici Ordinari e di un numero illimitato di Accademici Corrispondenti e Onorari. Fa parte della Unione Accademica Nazionale – UAN che consocia le Accademie Italiane con caratteri e fini Nazionali. |
Storia |
Fondata nel 1925, nello stesso anno dell'Università di Bari, l’Accademia Pugliese delle Scienze tenne la sua seduta inaugurale il 10 dicembre di quell’anno. Suo primo Presidente fu il Prof. Nicola Leotta (1925-1927), Direttore dell’Istituto di Chirurgia della Facoltà medica dell’Università di Bari, di cui divenne Rettore (1927-1929). Strutturata inizialmente nella sola Classe delle Scienze biologiche e naturali, già nel 1927 si ebbe una Sezione di Scienze politiche e morali, destinata in seguito a diventare Classe di Scienze morali. Con la fondazione prese l’avvio la pubblicazione annuale del Bollettino ed Atti dell’Accademia Pugliese delle Scienze. Si susseguono negli anni le presidenze dei Professori Giovanni Gallerani (1927-32), Paolo Gaifami (1932-34), Carlo Righetti (1934-36). Nel 1936, il Presidente Righetti si dimette dalla carica, probabilmente per effetto della conversione in Legge del decreto 1803 avvenuta il 2 gennaio 1936 che disponeva la nomina del presidente da parte del Ministero dell’educazione nazionale. Dal 1936 al 1941 l’attività dell’Accademia risulta sospesa. Nel 1941 l’attività riprende sotto la presidenza del Prof. Riccardo Ciusa. L’Accademia conta in quell’anno 22 Soci ordinari, 7 Soci nazionali e 30 Soci effettivi (corrispondenti). Nel 1942 con Decreto Reale del 16 marzo 1942 l’Accademia è eretta in Ente morale e ne è approvato lo Statuto. L’Accademia Pugliese delle Scienze entra così nel novero delle Accademie ed Istituti di alta cultura riconosciuti ed ammessi al sostegno statale. Una nuova sospensione dell’Attività accademica si ha dal 1943 al 1945 per gli eventi bellici e fino al 1947 per la necessaria riorganizzazione. La vita dell’Accademia riprende con la presidenza dello stesso Prof. Ciusa (1947-1948), mentre le due classi si distinguono in Classe di Scienze fisiche, mediche e naturali e in Classe di Scienze morali. La presidenza dell’Accademia è assunta nel 1948 dal Prof. Giuseppe Solarino che la terrà per oltre trent’anni fino alla morte nel 1983. Alla scomparsa del Prof. Solarino, il Ministero per i Beni Culturali affidò al Prof. Luigi Ambrosi, Rettore dell'Università di Bari, l’incarico di Commissario ad acta per sopperire alle necessità dell’Ente e per approntare la modifica statutaria e la costituzione degli Organi collegiali. Nel 1986, con DPR del 6 marzo 1986, inserito al n. 197 della Raccolta Ufficiale Leggi e Decreti e pubblicato sulla G. U. n. 116 del 21 maggio 1986, fu approvato il nuovo Statuto ed il relativo Regolamento dell'Accademia, tutt'ora vigenti. Nello stesso anno fu nominato Presidente il Prof. Luigi Ambrosi, che tenne la presidenza fino al 1995, allorché fu nominato il Prof. Giuseppe Semerari, ordinario di Filosofia teoretica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo barese, immaturamente scomparso nel 1996. Continuava ininterrotta la stampa dei volumi degli atti accademici. Nel dicembre 1996 l’Assemblea dei Soci ha eletto alla presidenza il Prof. Michele Dell’Aquila (1996-2004), ordinario di Letteratura italiana nella Università di Bari. Dal 1997 l’Accademia si è insediata nella nuova sede di Villa La Rocca graziosamente messa a disposizione dall'Università di Bari, e lì ha potuto trovare migliore collocazione la biblioteca dell’Accademia dotata di migliaia di preziosi volumi e pubblicazioni scientifiche.
Nel novembre del 2004 viene eletto alla presidenza il Prof. Vittorio Marzi, già professore ordinario di coltivazioni erbacee, che è rimasto in carica fino al 2014 quando è stato eletto il Prof. Eugenio Scandale, ordinario di Mineralogia, tuttora in carica.
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Patrimonio documentale e altro |
Il patrimonio librario è costituito da 532 testate di pubblicazioni periodiche, da circa 10.000 volumi di libri moderni e da 363 volumi di libri antichi, per un totale di circa 15.000 volumi. Nel 2017 si è proceduto alla ricatalogazione e alla informatizzazione di tutto il ricco fondo della Biblioteca. I record relativi sono stati inseriti nel catalogo Sebina Open Library in una sezione di collocazione dedicata, denominata APS. Si è registrato un crescente numero di richieste di materiale da altre sedi universitarie e del CNR. La Biblioteca è aperta alla pubblica consultazione, dal lunedì al venerdì 09.00-13.00, previo appuntamento.
L'Accademia pubblica annualmente, fin dal 1926, un proprio periodico, gli “Atti e Relazioni dell'Accademia”, all'interno dei quali sono pubblicate le attività svolte e le relazioni tenute dagli Accademici ed un “Annuario” in cui è contenuta la storia e le attività dall'Accademia, lo Statuto ed il Regolamento e l'elenco dei Soci costantemente aggiornato. Le pubblicazioni dell’Accademia sono dotate di codice ISBN e di codice ISSN. |