La Direzione generale, con il supporto del Servizio II, partecipa nell’ambito del MIC all’elaborazione della politica italiana in materia di diritto d’autore e di diritti connessi. A tal fine, anche a livello europeo, svolge una attività di analisi delle proposte di atti legislativi della Commissione europea e prende parte, unitamente alle altre direzioni generali del Ministero e con gli altri dicasteri interessati alla materia del diritto d’autore, al tavolo di coordinamento istituito presso il Dipartimento delle politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nell’ambito della Strategia per il mercato unico digitale, adottata il 6 maggio 2015, la Commissione europea ha presentato una serie di proposte di direttive e regolamenti che riguardano direttamente o indirettamente il diritto d’autore e con lo scopo di migliorare l'accesso online ai beni e servizi in tutta Europa per i consumatori e le imprese; creare un contesto favorevole affinché le reti e i servizi digitali possano svilupparsi; massimizzare il potenziale di crescita dell'economia digitale europea.
Tra i dossier conclusi della Strategia per il mercato unico digitale:
- il regolamento 2017/1128 che garantisce la portabilità transfrontaliera dei servizi di contenuti online nel mercato interno che si applica dal 20 marzo 2018;
- la direttiva 2017/1564 relativa a taluni utilizzi consentiti di determinate opere e di altro materiale protetto da diritto d'autore e da diritti connessi a beneficio delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa, e che modifica la direttiva 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione recepita dalla Legge 3 maggio 2019, n. 37 recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2018”
- il regolamento 2017/1563 relativo alla scambio transfrontaliero tra l'Unione e i paesi terzi di copie in formato accessibile di determinate opere e di altro materiale protetto da diritto d'autore e da diritti connessi a beneficio delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa che si applica dal 12 ottobre 2018.
- il regolamento 2018/302 recante misure volte a impedire i blocchi geografici ingiustificati e altre forme di discriminazione basate sulla nazionalità, sul luogo di residenza o sul luogo di stabilimento dei clienti nell’ambito del mercato interno e che modifica i regolamenti (CE) n. 2006/2004 e (UE) 2017/2394 e la direttiva 2009/22/CE che si applica 3 dicembre 2018;
- la direttiva 2018/1808 recante modifica della direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva sui servizi di media audiovisivi), in considerazione dell’evoluzione delle realtà del mercato termine per il recepimento 19 settembre 2020
- la direttiva 2019/790 sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale e che modifica le direttive 96/9/CE e 2001/29/CE recepita dal "decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 177";
- la direttiva 2019/789 che stabilisce norme relative all’esercizio del diritto d’autore e dei diritti connessi applicabili a talune trasmissioni online degli organismi di diffusione radiotelevisiva e ritrasmissioni di programmi televisivi e radiofonici e che modifica la direttiva 93/83/CEE del Consiglio recepita dal "decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 181".
Sempre in ambito europeo, la Direzione generale, con il supporto del Servizio II, collabora con l’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale (EUIPO) sia per quanto concerne la disciplina delle opere orfane sia per la partecipazione a iniziative a tutela della proprietà intellettuale come, ad esempio, il progetto agorateka.
La Direzione generale provvede inoltre a presentare osservazioni in ordine alle questioni pregiudiziali poste dai giudici degli Stati membri alla Corte di Giustizia dell’Unione europea in materia di proprietà intellettuale.