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Violazione dei diritti di proprietà intellettuale

L’avvento inarrestabile delle nuove tecnologie ha posto problemi specifici di adeguamento della normativa in materia di diritto d'autore e di diritti connessi, che interessano tre distinti livelli:

  • le convenzioni internazionali in materia (Accordo Trips, Convenzione universale di Berna, Convenzione di Roma sui diritti degli artisti interpreti ed esecutori, accordi di Stoccolma istitutivi dell O.M.P.I., ecc...). Esse, peraltro, sempre più interagiscono con i trattati e le convenzioni internazionali sul commercio;
  • le normative europee per l'armonizzazione dei diritti nazionali degli Stati membri dell'U.E.;
  • la normativa interna che sempre più deve ispirarsi all'esigenza di garantire e favorire l'ordinato sviluppo del sistema economico e sociale della comunicazione. Il diritto d'autore, infatti, nell'era della società dell'informazione, cessa definitivamente di essere branca specialistica e, se vogliamo, marginale dell'ordinamento. Per assumere il ruolo di disciplina aperta a tematiche ben più vaste di quelle originarie sostanzialmente limitate ai rapporti tra autore ed editore. Essa oggi considera interessi di natura diversa e cioè quelli economici di investimenti industriali di rilevante e ingente portata e quelli sociali e culturali di utenza ormai globale. E' innegabile che per continuare la loro attività creativa e artistica, gli autori e gli interpreti debbano ricevere un adeguato compenso per l'utilizzo delle loro opere, come pure i produttori per poter finanziare tale creazione. Ora più che mai è quindi necessaria una adeguata protezione giuridica dei diritti di proprietà intellettuale per garantire la disponibilità di tale compenso e consentire un soddisfacente rendimento degli investimenti.
    Un sistema efficace e rigoroso di protezione del diritto d'autore e dei diritti connessi è uno dei principali strumenti in grado di garantire alla creazione e alla produzione culturale europea le risorse necessarie, nonché di preservare l'autonomia e la dignità degli autori.

Una inadeguata protezione di tali diritti comporta la mortificazione della dignità e della libertà creativa e, conseguentemente, un abbassamento di qualità del prodotto culturale.
Il danno, pertanto, non si traduce solo a sfavore dell'autore, ma anche e soprattutto a sfavore della società contemporanea e, in qualche modo, delle generazioni future. Per altri versi, ugualmente danneggiato dal fenomeno criminale in esame, è lo Stato, che vede lesi in modo significativo il proprio interesse e quelli diffusi e collettivi, in riferimento a vari fattori tra cui l'evasione fiscale che è un danno provocato alle finanze dello Stato che sottrae risorse all'intera collettività nazionale.
Ma la nuova frontiera della pirateria è costituita dall'utilizzo delle tecnologie applicate ad internet. Infatti, secondo le stime della Federazione contro la pirateria musicale (FPM) il valore della contraffazione digitale, ovvero della musica scaricata abusivamente da Internet in Italia si attesterebbe intorno ai 300 milioni di euro, superando il valore dell’intero mercato discografico nazionale che nel 2007 aveva fatturato 266 milioni di euro (fonte: www.dirittodautore.it). Il valore della pirateria musicale su internet ha quindi superato l’intero mercato legale in Italia.

Con l'avvento del formato di compressione mp3, la rete globale è adesso divenuta uno dei principali nodi di diffusione di musica illegale a basso costo. Tali nuove tecnologie consentono di distribuire e scaricare musica in pochi minuti senza aver bisogno di particolari competenze o attrezzature eccessivamente sofisticate. La comparsa in rete di programmi idonei a tale scopo ha reso il tutto ancora più semplice ed ha consentito una diffusione capillare della pirateria digitale.
L'anonimato, l'immediata disponibilità dei file desiderati, l'assenza di barriere fisiche, la rapidità delle trasmissioni dei dati anche alla luce delle innovazioni apportate dalle fibre ottiche, hanno provocato un aumento esponenziale nella diffusione della musica illegale. Ciò dimostrerebbe il notevole interesse delle organizzazioni criminali, che indirizzano la loro attività verso la rete, per i suoi facili guadagni, abbandonando in molti casi le forme più tradizionali di contraffazione.
Il rischio per i produttori e gli autori è che, dopo aver investito massicciamente sulla distribuzione, perdano il controllo di un mezzo così potente come internet.

La contraffazione è il tipico esempio di crimine preesistente all'esplosione delle nuove tecnologie che però, proprio grazie a queste, vive una sorta di seconda giovinezza. La contraffazione e la pirateria sono diventate oggi un fenomeno di portata internazionale, aventi gravi ripercussioni in ambito economico e sociale, sul corretto funzionamento del mercato interno e una diminuzione degli investimenti.

Nella prospettiva di contrasto di tali episodi criminosi sono da segnalare il recepimento nel sistema giuridico nazionale della Direttiva 2004/48/CE  - che a sua volta richiama principi contenuti nell’Accordo Trips - con il decreto legislativo 16 Marzo 2006 n. 140, relativo alle misure e alle procedure, anche penali, volte ad assicurare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale contro la pirateria; la legge 18 agosto 2000, n. 248 “Nuove norme a tutela del diritto d’autore” ed il decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 68. I tre provvedimenti hanno significativamente modificato la legge 22 aprile 1941, n. 633.

In ambito più specificatamente internazionale, invece, è opportuno ricordare che la UE, assieme a Stati Uniti, Canada, Australia, Svizzera e molti altri paesi hanno iniziato le consultazioni al fine di approdare ad un nuovo documento che, nelle sue premesse ha lo scopo di “contrastare il commercio globale di beni contraffatti e di opere pirata coperte da copyright”. Si tratta dell’ACTA (Anti Counterfeiting Trade Agreement).

Il Servizio II – Patrimonio bibliografico e diritto d’autore effettua studi sull’adeguamento ed aggiornamento della normativa in materia di diritto d’autore in ambito nazionale, europeo e internazionale; ha rapporti con le Forze dell’ordine e con altri soggetti istituzionali preposti alla tutela del diritto d’autore nonché con associazioni ed organismi privati di settore; svolge attività di supporto tecnico agli uffici di diretta collaborazione dell’organo politico; effettua studi e programmazione di campagne di sensibilizzazione ai problemi di tutela del diritto d’autore e della creazione letteraria, artistica e scientifica; organizza eventi e manifestazioni legati alla protezione ed alla valorizzazione delle proprietà intellettuale.

 

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