Presentazione |
La notorietà storica di Iacopo Benedetti da Todi, detto
Iacopone (ca.1230-1306), una delle figure più affascinanti
del primo francescanesimo, e certo uno dei più grandi poeti
italiani di sempre, è legata agli ultimi anni della sua
vita, e alle vicende che lo legarono all'opposizione degli
Spirituali nei confronti del papato di Bonifacio VIII, con la
conseguente scomunica e col carcere perpetuo, da cui uscì
solo alla morte di Bonifacio.
Ma la vera importanza di Iacopone sta nella sua opera poetica, in
quella raccolta di un centinaio di laude che hanno avuto una
grandissima e lunga fortuna, colpendo nel profondo la
sensibilità popolare (a lui si ascrivono anche la notissima
sequenza Stabat mater dolorosa, e due brevi prose latine
sull’unione mistica). Tenuto ai margini della
religiosità ‘ufficiale’, e mai assurto agli
onori degli altari, Iacopone è penetrato con la forza della
sua poesia fino a costituire per secoli un punto di riferimento
della religiosità italiana. È infatti secondo solo a
Dante, tra i poeti delle origini, sia per l'ampiezza sia per la
diffusione dell'opera: del suo Laudario rimangono molte
decine di testimoni, riprodotti fino a tutto il ‘400.
La singolarità del poeta, oltre che per il realismo potente
e l’immediatezza della sua immaginazione, è anche, se
non soprattutto, un fatto di stile e di lingua. Tutt'altro che
improvvisata, la sua tecnica si mostra ben consapevole della
tradizione retorica tanto dell'innografia mediolatina quanto della
lirica volgare, anche profana, ma il linguaggio che egli costruisce
risulta completamente nuovo, e di sconcertante efficacia: unico
sicuramente nel ‘200 italiano per intensità e violenza
espressiva esso fa di Iacopone una voce inconfondibile nel panorama
della letteratura italiana.
Gli obiettivi delle iniziative in occasione del centenario saranno
incentrati su 2 filoni di interesse:
a) Portare a termine il plurisecolare lavoro di edizione dei testi
di Iacopone, che dall’editio princeps del 1495 alle
ultime edizioni del ‘900 ancora non ha trovato una soluzione
definitiva. In questo ambito si prevede di allestire un censimento
completo dei manoscritti, e di arrivare alla pubblicazione delle
edizioni critiche sia del Laudario, sia delle opere
latine.
b) Valorizzare appieno il significato e il successo della figura e
dell’opera di Iacopone, organizzando un grande convegno
internazionale che affronti tutti gli aspetti della sua complessa
personalità, e per la prima volta una serie di lezioni
dedicate a uno o più testi, in modo da coprire tutto il
Laudario, cioè una sorta di Lectura
Iacoponis sul modello delle Lecturae Dantis. Infine,
si prevede di organizzare a Todi una mostra che riunisca il
materiale manoscritto e iconografico più rappresentativo
della figura storica e letteraria di Iacopone.
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