Il presidente Guido D’Ubaldo e l’Ordine dei Giornalisti del Lazio organizzano un ciclo di incontri nelle biblioteche storiche romane - in collaborazione con la Direzione generale biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura - per presentarle e renderne noti testi e storie: non solo luoghi di sapere accademico ma anche spazi, talvolta insospettabili, creati dalla lungimiranza di studiosi e dalla perizia di celebri architetti.
Mercoledì 30 ottobre 2024 dalle 9.30 alle 13.30, il nuovo appuntamento col “giornalismo culturale” ci guida alla Biblioteca di storia moderna e contemporanea dove osservare il più antico reportage di guerra ad opera di Stefano Lecchi, primo fotoreporter di guerra nella Repubblica Romana.
All’interno di Palazzo Mattei di Giove, ha sede (dal 1939 dopo diversi spostamenti) la Biblioteca, nata nel 1880 con la precisa vocazione di raccogliere libri, opuscoli e documenti relativi al Risorgimento italiano. Così, dopo lo scoppio del primo conflitto mondiale, la biblioteca è diventata uno scrigno di materiali e testimonianze legati alla Grande Guerra, considerata in quegli anni il coronamento del Risorgimento nazionale.
Il corso di formazione presenterà la vicenda di Stefano Lecchi, primo fotoreporter di guerra, autore del racconto fotografico realizzato sulle rovine di Roma, già nel luglio del 1849: si tratta del primo esempio di reportage di guerra finora conosciuto, dove l’immagine trascende la centralità del soggetto rappresentato per diventare memoria storica. Egli realizzò una serie di fotografie sui luoghi dove Garibaldi e altri patrioti accorsi da tutta Italia, avevano strenuamente difeso la città, assediata dal corpo di spedizione francese inviato a restaurare il potere papale. Un antesignano “giornalista sul campo” che, nato nel 1803, si era dedicato a sperimentare le sue abilità di fotografo: anni di ricerca e osservazioni, avevano spinto Lecchi a collaudare un metodo per colorare i dagherrotipi e in particolare il dispositivo di messa a fuoco, inventando un apparecchio fotografico innovativo. La Biblioteca conserva il copioso Fondo Lecchi: un racconto per immagini che documenta la Storia, subito dopo la caduta della Repubblica romana, avvenuta il 3 luglio 1849. Una narrazione documentaria e visiva, molto emozionante, che offrirà immancabili spunti di riflessione sulla “necessità” della professione e sui suoi rischi in tempo di guerra, oggi particolarmente attuale.
Si proseguirà con l’analisi di alcune fotografie che hanno segnato la storia del Novecento, immagini che hanno influenzato il racconto giornalistico e sono entrare nell’immaginario della collettività, come la foto del 1978 del ritrovamento del corpo dell'On. Aldo Moro nel bagagliaio della Renault 4 parcheggiata in via Caetani, la strada in cui si trova la biblioteca.
PROGRAMMA
mercoledì 30 ottobre 2024
- ore 9.30/13.30
Saluti istituzionali
Paola Passarelli - Direttrice generale Biblioteche e diritto d’autore del Mic
Guido D’Ubaldo – Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio
Contributi
Patrizia Rusciani – Direttrice Biblioteca storia moderna e contemporanea
Oriana Rizzuto – Funzionaria bibliotecaria Fondo Lecchi
Interventi
Paolo Conti – Corriere della sera
Maurizio Piccirilli – Il tempo
Maurizio Riccardi – AgrPress
Sabina Minardi – L’Espresso
Modera
Lorenza Fruci – il Mattino
Si ringrazia la direzione dell’ICBSA-Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi per la gentile concessione dell’Auditorium.