Il libro di Giuseppe Zichi racconta una dinastia di imprenditori sardi ricostruendo, sulla scorta di un’abbondante documentazione archivistica, il percorso della famiglia da “prinzipales” a moderni imprenditori.
Il primo imprenditore della famiglia è Andrea, che, nei primi decenni dell'Ottocento unisce alla gestione della terra un primo embrione di attività industriale, quello della produzione di tegole. Il figlio Francesco, laureatosi in ingegneria al Politecnico di Milano, si dedicherà, invece, al commercio delle macchine agricole e industriali diffondendole in un'isola in cui era ancora in uso l'aratro di legno. Il figlio Giorgio, con la disapprovazione del padre, si indirizza su ancora su un’altra strada dando vita a «La Settimana Enigmistica», che nasce a Milano, in un minuscolo appartamento preso in affitto da Giorgio Sisini e Idell Breitenfeld, sua futura moglie.
Durante gli ultimi anni del fascismo, Giorgio si farà coinvolgere in un progetto cinematografico per la produzione di film a colori secondo il sistema ideato dall'ingegner Gualtiero Gualtierotti. Nel dopoguerra Giorgio prenderà parte anche ad altre attività imprenditoriali: la fondazione della prima compagnia aerea italiana, l’Airone, di un’azienda cartaria, di un moderno stabilimento rotocalcografico e di una casa editrice.