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San Cromazio di Aquileia. La Mostra.

Dal 6 novermbre a Udine la mostra "Cromazio di Aquileia: al crocevia di genti e religioni".

L'età di Cromazio vescovo
Dalla disfatta che i Romani da parte delle tribù dei Goti subirono ad Adrianopoli (378) al sacco di Roma (410). Questi gli estremi cronologici entro i quali si dispiega l'età di Cromazio vescovo di Aquileia. E’ questa l'epoca riconosciuta come uno spartiacque che dette inizio, e non in sordina, all’apertura di un’inedita pagina di storia: nella civiltà antica, quella dell'impero dei Romani, allora si stava innescando un processo, un susseguirsi di fatti che, mentre distaccava la storia dell’occidente europeo –fino ad allora compaginato in unità nell’impero di Roma- da quello dell’oriente, prospettava verso quella storia d’ Europa che tutt’oggi viviamo, ponendone le basi e le caratteristiche.

Il territorio con al centro Aquileia, la capitale amministrativa Venetia et Histria, la provincia più orientale dell'Italia romana, è caratterizzato nelle fasi storiche costantemente, pur nel variare e nel succedersi dei fatti, dall'essere per così dire “faglia” non solo geografica, ma luogo umano dell'incontro e dello scontro. Venetia et Histria è, infatti, il significativo binomio con cui i Romani hanno denominato la provincia più orientale della loro Italia. E questo è il carattere che imprimerà tutta la storia della Chiesa aquileiese, prima e dopo l'età di Cromazio.

Eppure fu allora che, nei decenni del trapasso tra IV e V secolo la Chiesa di Aquileia visse,grazie alla presenza e all’opera pastorale del vescovo Cromazio, la sua epoca d'oro: l'esperienza religiosa aquileiese permette di far emergere, all'interno di una situazione storica drammatica, quei caratteri costitutivi e quelle garanzie spirituali che la caratterizzano come Chiesa Madre al crocevia tra popoli e culture differenti: latino-italica, slava e tedesca.

La portata e le conseguenze di questa svolta epocale avrebbero marcato sempre più l’unità dell’antica civiltà mediterranea, approfondendo la scissione tra l’oriente e l’occidente, tra l’impero della tradizione - quello romano-bizantino - e quello franco-germanico, tra l’Europa nord-occidentale e quella balcanico-orientale. Si stava mettendo le premesse per la formazione di due civiltà differenti, e spesso tra loro antagoniste. Aquileia, dunque, espressa dalla sua Chiesa, ne sarebbe rimasta indissolubilmente implicata entro una storia posta sul limitare, drammaticamente e profondamente lacerata tra due mondi, e con alterna sorte.

Dell’affacciarsi di tali cambiamenti di rotta il vescovo Cromazio fu spettatore ed attore al contempo. Su questi eventi egli cercò per il bene del suo gregge di immettere luci di conoscenza e di fronte a tali sconvolgimenti di opporre rimedi per l’anima, con acutezza di intelligenza cristiana e con apporti di innovativo profilo culturale.


I modi della evocazione espositiva
Per favorire una migliore intelligibilità di così complessi e drammatici eventi la Mostra si caratterizza per far convergere tra loro i tradizionali modi espositivi:la classica esposizione delle testimonianze d'arte e di cultura con l’interazione di ricostruzioni filmiche e virtuali. La Mostra si articola in un succedersi concatenato di sette unità ognuna delle quali illustra di seguito i luoghi, l'epoca, i personaggi, gli avvenimenti storici e culturali che connotarono l'età di Cromazio e la città di Aquileia al crocevia di genti e religioni.
Transitando attraverso sette unità espositive - in ciascuna delle quali l'evocazione storica è offerta come premessa e come orizzonte per avvicinare la connessa esposizione artistica e documentaria - il visitatore potrà cogliere momenti e aspetti significativi inerenti all'epoca di Cromazio. E Cromazio sarà il mediatore per il visitatore, egli il principale interprete degli avvenimenti: la voce narrante intrecciata con quella di altri suoi contemporanei.

Ecco in sintesi il percorso nell’età di Cromazio vescovo:
Si succederanno le seguenti unità espositive, inerenti alle sezioni tematiche:
1. I luoghi, gli eventi e i personaggi che gravitarono in Aquileia, nella sua metropoli amministrativa, come nelle regioni dell'Illirico: imperatori, usurpatori, generali, barbari insieme ai vescovi di Aquileia Cromazio e di Milano Ambrogio;
2.  Aquileia: città di frontiera crogiolo di genti;
3.  Tra paganesimo e cristianesimo;
4.  Cromazio e la Chiesa del suo tempo;
5.  Aquileia: arte cristiana, architettura e liturgia;
6.  Aquileia e i Barbari;
7.  La cristianizzazione fra IV e V secolo nei territori nord italici e alla frontiera orientale;
8.  Il segno di Giona: ricostruzione (parziale) dell’Aula meridionale del complesso teodoriano: mosaico di Giona; affreschi parietali e del soffitto.

CROMAZIO DI AQUILEIA:
AL CROCEVIA DI GENTI E RELIGIONI
LA MOSTRA
Udine - Palazzo patriarcale
08 novembre 2008 – 08 marzo 2009


Per informazioni:
Comitato Nazionale
per il XVI centenario della morte
di San Cromazio vescovo di Aquileia
Via Treppo 5/B 33100 Udine Italy
Web: http://www.cromaziodiaquileia.it 
E-mail: segreteriamostra@cromaziodiaquileia.it
Tel: (+39) 0432 242628
Fax: (+39) 0432 242600
   
Ufficio Stampa:
Studio Pironio consulenti in comunicazione
Viale Venezia, 272/3 – 33100 Udine
E-mail: info@studiopironio.com
http://www.studiopironio.com
Tel: (+39) 0432/237047
Fax: (+39) 0432/205357

Informazioni

Data di inizio: 06 novembre 2008
Data di fine: 08 marzo 2009

Fotogallery

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